Manifesto

Decanto nasce dall’idea che il vino, la cucina e i luoghi che li custodiscono non siano soltanto prodotti da valutare, ma patrimoni culturali da raccontare con rispetto, onestà e competenza.

Per questo abbiamo scelto un percorso che mette al centro l’indipendenza e la trasparenza, affinché ogni lettore possa fidarsi, ogni azienda sentirsi trattata con equità e ogni territorio veder riconosciuta la propria unicità.

Le nostre degustazioni sono condotte alla cieca, seguendo un metodo chiaro, pubblico e verificabile. Nessuno dei nostri giudizi può essere influenzato da rapporti commerciali: il valore di un vino, di una carta dei vini o di un’esperienza gastronomica viene stabilito esclusivamente sul merito. 

Prima viene la valutazione, poi — solo eventualmente — la collaborazione: un confine netto che tutela la credibilità di ogni parola che scriviamo.

La guida cartacea e il sito web convivono all’interno di questa architettura etica. Il primo è il luogo dell’analisi tecnica, dell’indagine sul campo, dei riconoscimenti assegnati unicamente in base alle degustazioni. 

Il secondo è lo spazio del racconto più ampio: notizie, articoli, approfondimenti, itinerari. Qui trovano posto anche contenuti premium richiesti dalle aziende che hanno ottenuto un riscontro positivo: materiale di approfondimento, contenuti multimediali, percorsi narrativi personalizzati. 

Sono contributi dichiarati e riconoscibili, che non intervengono mai sulla sostanza del giudizio già espresso e che non ne alterano la natura giornalistica.

I nostri itinerari nascono dall’osservazione, dallo studio e dal desiderio di favorire un turismo enogastronomico consapevole: Tracciamo mappe culturali, non commerciali. 

Puntiamo a valorizzare vitigni autoctoni, vigneti storici, prodotti tipici, ristoranti con visione, produttori coraggiosi e distretti meno conosciuti che meritano attenzione.

La nostra voce è plurale. In redazione convivono sensibilità diverse, perché il vino non è un monologo, ma un dialogo continuo tra tradizione e innovazione. Ci impegniamo nella formazione costante per affinare le nostre capacità di degustatori e giornalisti, e per mantenere uno sguardo critico, curioso e rispettoso.

Infine, sappiamo che un giudizio non è un verdetto ma un contributo al miglioramento collettivo. Anche le osservazioni più severe devono essere costruttive, mai demolitorie. Ogni produttore, ogni chef, ogni imprenditore che incontriamo merita ascolto e correttezza.

Questo manifesto nasce per essere una promessa mantenuta, un patto tra chi scrive e chi legge, tra chi produce e chi accoglie, tra chi assaggia e chi viaggia. È la nostra base comune, la bussola con cui lavoriamo e il fondamento di tutto ciò che costruiremo.

Il decalogo del nostro lavoro quotidiano

1. Indipendenza

Ci impegniamo a tutelare in ogni circostanza l’assoluta indipendenza del nostro giudizio, separando integralmente attività editoriale e attività commerciale.

2. Integrità

Adottiamo degustazioni cieche integrali, condotte secondo un protocollo trasparente e verificabile, affinché ogni riconoscimento sia attribuito esclusivamente sul merito.

3. Trasparenza

Rendiamo pubblici criteri, processi, conflitti di interesse e regole interne, affinché nulla che possa influire sul giudizio rimanga opaco al lettore.

4. Chiarezza

Garantiamo la netta separazione tra contenuti giornalistici e contenuti promozionali rifiutando categoricamente di promuovere prodotti la cui qualità non sia stata appurata alla cieca.

5. Meritocrazia

Riconoscimenti a vini, ristoranti e professionisti vengono assegnati unicamente in base alla loro qualità, tipicità, coerenza territoriale e visione culturale.

6. Responsabilità

Il lettore è il nostro primo interlocutore: ogni informazione deve essere accurata, onesta, utile e formulata nell’interesse esclusivo di chi consulta la guida o il sito.

7. Rispetto

Promuoviamo un enoturismo rispettoso e consapevole, valorizzando territori, vigneti storici, biodiversità, tradizioni e pratiche sostenibili.

8. Competenza

I nostri degustatori, giornalisti e collaboratori sono tenuti a un percorso costante di formazione, verifica ed aggiornamento dei principi ispiratori della nostra Guida.

9. Pluralismo

Riconosciamo la diversità di stili, territori, approcci produttivi e linguaggi culinari, e ci impegniamo a rappresentarla in modo equilibrato, aperto e non dogmatico.

10. Diritto di Critica

Le nostre valutazioni devono essere rigorose ma costruttive, orientate al miglioramento del settore e suscettibili di fondamento tecnico e argomentativo.

Ci assumiamo il compito di contribuire alla crescita culturale dell’enogastronomia italiana, con visione lunga, integrità quotidiana e apertura al dialogo.