Vino Nobile di Montepulciano
Il Vino Nobile di Montepulciano è uno dei più celebri vini rossi italiani, prodotto in Toscana all’interno del territorio comunale di Montepulciano. La sua fama ha radici antiche e si è consolidata nel corso dei secoli, divenendo un simbolo di eccellenza enologica. La denominazione di origine risale al 1966, quando venne riconosciuta come DOC, mentre il passaggio a Denominazione di Origine Controllata e Garantita (DOCG) è avvenuto nel 1980, a testimonianza del prestigio e dell’alto livello qualitativo raggiunto.
Le prime tracce storiche legate alla viticoltura nella zona di Montepulciano risalgono addirittura al periodo etrusco, come documentato dal ritrovamento di reperti archeologici e testi antichi. Non sorprende dunque che, nel tempo, la produzione vitivinicola abbia rivestito un ruolo centrale nell’economia locale, e che la reputazione del “Vino Nobile” si sia diffusa ben oltre i confini della regione. In epoca moderna, il contributo di enologi, ricercatori e produttori locali ha permesso di perfezionare le tecniche di vinificazione e di affinamento, sublimando le qualità intrinseche di un vino straordinariamente elegante e longevo.
Il disciplinare: Tipologie ammesse e composizione ampelografica
Secondo il disciplinare di produzione, il Vino Nobile di Montepulciano DOCG si distingue in due principali tipologie:
- Vino Nobile di Montepulciano (versione “base” o “annata”)
- Vino Nobile di Montepulciano Riserva
La base ampelografica è focalizzata su:
- Sangiovese (localmente detto Prugnolo Gentile) per almeno il 70%;
- Vitigni complementari, idonei alla coltivazione in Toscana, fino a un massimo del 30%;
- I vitigni a bacca bianca possono concorrere solo fino a un massimo del 5%;
- Sono esclusi i vitigni aromatici, ad eccezione della Malvasia Bianca Lunga.
Questa scelta ampelografica pone al centro della denominazione il Sangiovese, vitigno principe della Toscana, nella sua variante locale chiamata Prugnolo Gentile, che conferisce al vino profumi eleganti, tannini ben presenti e ottima struttura. La possibilità di aggiungere altre uve rosse (ad esempio Canaiolo Nero, Colorino, Merlot, Cabernet Sauvignon, ecc.) permette di modulare il profilo sensoriale, pur mantenendo ben salde le caratteristiche tipiche del Vino Nobile.
Dal punto di vista dei requisiti:
- Resa in uva: massima di 8 tonnellate per ettaro di coltura specializzata.
- Titolo alcolometrico volumico naturale minimo: 12,00% vol.
- Resa uva/vino: non superiore al 70%; se tale resa supera il 75%, tutto il prodotto perde il diritto alla DOCG.
Per i nuovi impianti, il disciplinare prevede una densità minima di 3330 ceppi/ha, in modo da garantire una buona competizione fra le viti e una resa qualitativa elevata.
Processo produttivo
La vinificazione e l’invecchiamento obbligatorio devono avvenire interamente nel comune di Montepulciano. Esistono deroghe limitate, autorizzate dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, per alcune strutture situate in prossimità dei confini comunali, ma soltanto a condizioni specifiche (ad esempio, distanza non superiore a 3.800 metri, vigneti iscritti da almeno cinque anni, e così via).
Le pratiche enologiche devono essere quelle tradizionali e leali, con l’obiettivo di esaltare l’eleganza e la longevità del vino. È vietata ogni forma di forzatura o manipolazione che snaturi la tipicità del prodotto. È consentita l’irrigazione di soccorso, ma unicamente per aiutare la pianta nei periodi di stress idrico, senza pregiudicare la qualità delle uve.
Dopo la vendemmia, l’uva viene avviata alla fermentazione, con tempi e modalità decisi dal produttore. Si ottiene così un vino giovane, la cui resa massima (uva/vino) è del 70%. Il passaggio successivo è il periodo di maturazione (o invecchiamento obbligatorio), che varia a seconda della tipologia:
- Vino Nobile di Montepulciano (base): almeno 2 anni di maturazione a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia. Durante questo periodo, è previsto almeno 1 anno in legno, ma il disciplinare offre diverse opzioni:
- 24 mesi interamente in legno;
- 18 mesi minimo in legno e il resto in altro recipiente;
- 12 mesi minimo in legno, 6 mesi in bottiglia, e i restanti mesi in altro recipiente.
- Vino Nobile di Montepulciano Riserva: minimo 3 anni di maturazione (a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia), di cui almeno 6 mesi di affinamento in bottiglia. Per la Riserva, il vino deve presentare un titolo alcolometrico volumico naturale di almeno 12,50% vol e, all’immissione al consumo, deve raggiungere i 13,00% vol totali.
Durante la permanenza in legno, i produttori possono scegliere tra botti grandi, tonneaux o barrique, secondo la propria filosofia enologica. L’equilibrio fra fusto e vino contribuisce a definire lo stile finale, che va da versioni più tradizionali, con spiccata impronta di legno grande, a interpretazioni più moderne, in cui la barrique e tempi di macerazione più brevi regalano note più morbide e immediate.
Un altro aspetto disciplinare importante è l’imbottigliamento, che deve avvenire entro la zona di produzione (comune di Montepulciano), con un’unica eccezione per i soggetti che tradizionalmente (da almeno tre anni prima del 1999) già imbottigliavano fuori zona ma pur sempre nell’ambito regionale toscano. Questa regola protegge l’integrità e la qualità del vino, assicurando che tutte le fasi più delicate avvengano sotto il controllo diretto dei produttori e dei consorzi di tutela.
Zone di produzione e legame con il territorio
Il “Vino Nobile di Montepulciano” nasce in provincia di Siena, più precisamente all’interno del comune di Montepulciano. L’area è caratterizzata da colline che si estendono tra i 250 e i 600 metri sul livello del mare, su substrati geologici di origine pliocenica: sabbie, argille, sedimenti marini e, in misura minore, depositi continentali.
Le sabbie e le argille marine sono una peculiarità di questa zona collinare rispetto ad altri distretti vitivinicoli toscani (ad esempio, Montalcino e Chianti Classico). Questa composizione conferisce al Prugnolo Gentile un corredo aromatico e fenolico tipico, che si esprime in sentori di ciliegia matura, amarena e spezie dolci, con accenni floreali (viola) e note balsamiche.
Oltre alla conformazione del suolo, il microclima locale influenza in modo determinante la maturazione delle uve: estati calde, ma con notti fresche nella fase tardo-estiva, favoriscono un ottimo sviluppo di aromi e un accumulo zuccherino equilibrato. Le precipitazioni sono concentrate nei mesi invernali e autunnali, mentre il periodo estivo è mediamente più secco, utile a frenare l’eccessivo rigoglio vegetativo della vite e a valorizzare la qualità del frutto.
Dal punto di vista storico, la zona di Montepulciano vanta una secolare vocazione vitivinicola. Documenti risalenti al Medioevo regolavano già la vendita e l’esportazione del vino locale, e personalità come Francesco Redi e Cosimo Villifranchi tessevano lodi del “Nobile” in testi divenuti celebri. Le antiche cantine sotterranee del centro storico testimoniano la rilevanza che la produzione enologica ha sempre ricoperto per le famiglie aristocratiche e per l’economia del territorio.
Caratteristiche organolettiche
All’atto dell’immissione al consumo, il Vino Nobile di Montepulciano deve presentare le seguenti caratteristiche, sancite dal disciplinare:
- Colore: rosso rubino, che tende al granato con l’invecchiamento.
- Odore: profumo intenso, etereo, con tratti distintivi di frutta rossa (ciliegia, amarena), spezie dolci, viola e leggere note boisé se il passaggio in legno è prolungato.
- Sapore: asciutto, equilibrato, persistente, con buona struttura tannica e possibili sfumature di legno, soprattutto nella tipologia Riserva.
- Titolo alcolometrico volumico totale minimo: 12,50% vol per la versione base e 13,00% vol per la Riserva.
- Acidità totale minima: 4,5 g/l.
- Estratto non riduttore minimo: 23 g/l.
La versione Riserva tende a esibire un profilo aromatico più complesso, grazie ai tre anni di maturazione, di cui almeno 6 mesi in bottiglia. Il lungo affinamento favorisce lo sviluppo di note speziate, tostate e una maggiore finezza gustativa, rendendo il vino perfettamente in grado di sostenere anche decenni di evoluzione.
In generale, il Vino Nobile di Montepulciano è apprezzato per la sua longevità, la rotondità dei tannini e il perfetto bilanciamento fra componente fruttata, acidità e corpo. Tutti questi elementi lo rendono un vino ideale da abbinare a piatti a base di carne, selvaggina, formaggi stagionati e ricette ricche di sapori tipiche della tradizione toscana.
Il Vino Nobile di Montepulciano DOCG è dunque l’emblema di una terra e di una cultura enologica che, nel corso di secoli, hanno saputo coniugare sapienza contadina, selezione dei vitigni, rispetto per l’ambiente e capacità di innovare le tecniche di produzione. Il risultato è un vino di grande eleganza, in cui la componente aromatica e la struttura si combinano armoniosamente, facendo del Nobile una delle massime espressioni della Toscana vinicola.
Dall’antica gloria presso le corti europee alle più moderne declinazioni d’assemblaggio e affinamento, il Vino Nobile di Montepulciano continua a raccontare la storia e la passione di un territorio unico, consacrato come culla di eccellenze enologiche.