Bolgheri
La denominazione “Bolgheri” nasce nella Regione Toscana
e ottiene il riconoscimento come DOC ufficialmente con il
DPR del 1° agosto 1983. Anche se questa data segna l’avvio formale del
disciplinare, la tradizione vinicola dell’area di Bolgheri ha radici
antichissime, testimoniando un profondo rapporto umano con la terra e la
coltivazione della vite sin dai tempi degli Etruschi, per poi proseguire nei secoli
con la cultura romana e le successive epoche storiche.
È proprio la relazione tra l’uomo e il territorio a fare di Bolgheri
un caso esemplare: un contesto geografico con caratteristiche pedoclimatiche
peculiari che, grazie all’intuito e alla dedizione dei produttori, si è trasformato
in una zona di eccellenza per la produzione di vini di altissima qualità. Dalle
famiglie nobiliari che avviarono i primi esperimenti con vitigni francesi
nel XIX secolo, fino alle aziende vitivinicole moderne, l’impegno e la passione
hanno plasmato il prestigio di questa denominazione.
Il disciplinare: Tipologie ammesse e composizione ampelografica
Il disciplinare di produzione della DOC Bolgheri definisce con
precisione tutte le regole da seguire per poter utilizzare la denominazione e per
garantire lo standard qualitativo distintivo della zona. Nello specifico, la
denominazione “Bolgheri” è riservata alle seguenti tipologie di vino:
- Bolgheri Bianco
- Bolgheri Vermentino
- Bolgheri Sauvignon
- Bolgheri Rosato
- Bolgheri Rosso
- Bolgheri Rosso Superiore
Ulteriore menzione aggiuntiva prevista dal disciplinare per i vini rossi è
“Vigna”, che può accompagnare l’indicazione “rosso superiore”
se il prodotto rispetta i requisiti territoriali e qualitativi aggiuntivi.
Di seguito, vediamo la composizione ampelografica per ciascuna
tipologia, così come prevista nel disciplinare:
Bolgheri Bianco
Si ottiene da uve provenienti da vigneti con la seguente percentuale:
- Vermentino: da 0% a 70%
- Sauvignon: da 0% a 40%
- Trebbiano toscano: da 0% a 40%
- Altri vitigni a bacca bianca idonei alla coltivazione in Toscana, fino a un
massimo del 30%.
Bolgheri Vermentino
Questa tipologia deve contenere almeno 85% di Vermentino.
Il restante 15% può derivare da altri vitigni a bacca bianca ammessi in Toscana.
Il “Bolgheri Vermentino” è dunque un esempio di denominazione con
vitigno minimo 85%, costituendo di fatto una tipologia a sé stante.
Bolgheri Sauvignon
Analogamente a quanto visto per il Vermentino, almeno l’85%
deve essere di Sauvignon, mentre il resto (fino al 15%) può
provenire da vitigni bianchi idonei alla coltivazione in Toscana.
Bolgheri Rosso, Rosso Superiore e Rosato
Per i vini rossi e rosati, le percentuali si riferiscono a
Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, Syrah
e Sangiovese, con la possibilità di usare altri vitigni a bacca rossa, fino
a un massimo del 30%. In dettaglio:
- Cabernet Sauvignon: da 0% a 100%
- Merlot: da 0% a 100%
- Cabernet Franc: da 0% a 100%
- Syrah: da 0% a 50%
- Sangiovese: da 0% a 50%
- Altri vitigni a bacca rossa, fino a un massimo del 30%.
La categoria “Rosso Superiore” rappresenta il vertice qualitativo
della denominazione, con una resa di uva per ettaro più bassa (max 8 t/ha) e
un affinamento minimo di 2 anni di cui almeno 1 in botti di rovere, per ottenere
un vino di maggiore corpo e longevità.
Requisiti garantiti dal disciplinare
Il disciplinare, oltre a stabilire la composizione ampelografica,
prescrive:
- Resa massima di uva per ettaro differenziata: per i bianchi
fino a 12 t/ha, per il rosato e rosso base fino a 9 t/ha, per il rosso superiore
fino a 8 t/ha. - Titolo alcolometrico volumico naturale minimo:
10,50% vol per i bianchi (Vermentino, Sauvignon e Bianco), 11,50% vol per
rosato e rosso, 12,00% vol per il rosso superiore. - Operazioni di vinificazione (pigiatura, fermentazione,
affinamento, imbottigliamento) nell’intero territorio del comune di
Castagneto Carducci. - Resa in vino non oltre il 65% per i bianchi e non oltre il 70%
per i rossi e rosati. Superate tali soglie (ma entro limiti ben definiti), l’eccedenza
non può fregiarsi della DOC. - Affinamento obbligatorio per il Bolgheri Rosso (non prima del
1° settembre dell’anno successivo alla vendemmia) e, in modo più
restrittivo, per il Rosso Superiore (minimo 2 anni, di cui 1 in legno).
Processo produttivo
Alla base del processo produttivo della DOC Bolgheri sta un
approccio tradizionale e rigoroso, affiancato da competenze moderne e
tecnologie enologiche aggiornate:
- Selezione delle uve in vigneto, al fine di rispettare i limiti
di produzione per ettaro imposti dal disciplinare (es. 9 t/ha per Bolgheri
Rosato e Rosso, 8 t/ha per Bolgheri Rosso Superiore). - Vinificazione in zona: tutte le fasi di pigiatura, fermentazione
e invecchiamento (ove previsto) devono avvenire entro i confini del comune
di Castagneto Carducci. - Resa in vino: per il bianco e il Vermentino/Sauvignon non deve
superare il 65%, mentre per i rossi e i rosati si attesta al 70%. Superare
tali limiti (entro determinate soglie) determina la declassificazione della
parte eccedente. - Affinamento e invecchiamento: per il Bolgheri Rosso è richiesto
un periodo di affinamento (almeno fino al 1° settembre dell’anno seguente
la vendemmia), mentre per il Rosso Superiore si prevedono 2 anni di
invecchiamento totale (a partire dal 1° gennaio successivo alla vendemmia),
con almeno 1 anno in botte di rovere.
Il disciplinare permette l’irrigazione di soccorso nei periodi di
particolare siccità, ma vieta ogni forzatura che possa artificialmente
incrementare la resa produttiva a scapito della qualità. L’impianto dei vigneti
deve presentare densità di almeno 4500 ceppi per ettaro, con distanza
massima di 2,5 m tra le file, per favorire una corretta competizione tra le piante
e massimizzare la qualità delle uve.
Zone di produzione e legame con il territorio
L’area di produzione dei vini a denominazione “Bolgheri” ricade
interamente nel comune di Castagneto Carducci, in provincia di
Livorno, escludendo i territori situati a ovest del vecchio tracciato
dell’Aurelia. Questa fascia territoriale, a ridosso delle colline che
corrono parallele alla linea di costa, è considerata unica per la sua orografia
e il microclima particolare.
Sottozone classiche o maggiormente adatte:
Il disciplinare non individua formalmente “sottozone” geografiche interne
(come avviene altrove), ma esistono aree collinari e pedecollinari
(San Guido, Grattamacco, ecc.) storicamente riconosciute come
particolarmente vocate. Negli anni, l’esperienza dei produttori ha consentito di
identificare le parcelle pedecollinari e pianeggianti (vicine al mare) come
ottimali per i vitigni rossi cosiddetti “bordolesi”, mentre i bianchi trovano
condizioni ideali nelle fasce con suoli più sabbiosi e buona ventilazione.
Fattori naturali
- Microclima: I Monti di Castagneto Carducci (altezza compresa
fra 250 e 400 m s.l.m.) proteggono i vigneti dai venti freddi provenienti
dall’entroterra, mentre la presenza del Mar Tirreno a ovest e i
corsi d’acqua (fiumi Cecina e Cornia) creano correnti d’aria miti e umide
che garantiscono una maturazione più regolare delle uve. - Morfologia e suolo: I terreni variano notevolmente passando
da sabbiosi a argillosi fino a componenti limo-argillose, con pH che va
dal neutro al leggermente alcalino. Questa eterogeneità del suolo si
traduce in una spiccata complessità dei vini, favorendo la
creazione di cuvée multi-vigneto. - Esposizione al sole: I vigneti si trovano in una zona collinare
media (fino a 400 m s.l.m.) che assicura un ottimo irraggiamento, mentre
le brezze marine moderano le temperature estive più calde. - Altitudine: Mediamente i vigneti non superano i 200-300 m
s.l.m., un equilibrio ideale tra la necessità di “elevazione collinare”
e la presenza di suoli profondi e ben drenati.
Tutto ciò si traduce in condizioni pedoclimatiche ottimali per
vitigni come Cabernet Sauvignon, Merlot, Cabernet Franc, ma anche Vermentino
e Sauvignon, che in questa fascia costiera riescono a raggiungere maturazioni
complete senza perdere acidità e freschezza.
Caratteristiche organolettiche
Il disciplinare definisce parametri analitici e descrittori
sensoriali per ogni tipologia. Vediamo di seguito i tratti salienti:
Bolgheri Bianco
- Colore: giallo paglierino
- Odore: fine, delicato
- Sapore: secco, armonico, sapido
- Titolo alcolometrico minimo: 11,00% vol
- Acidità totale minima: 4,5 g/l
- Estratto non riduttore minimo: 16,0 g/l
Bolgheri Vermentino
- Colore: giallo paglierino
- Odore: delicato, caratteristico
- Sapore: secco, armonico, morbido
- Titolo alcolometrico minimo: 11,00% vol
- Acidità totale minima: 4,5 g/l
- Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l
Bolgheri Sauvignon
- Colore: giallo paglierino
- Odore: delicato, leggermente aromatico, caratteristico
- Sapore: asciutto, armonico
- Titolo alcolometrico minimo: 10,50% vol
- Acidità totale minima: 4,5 g/l
- Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l
Bolgheri Rosato
- Colore: rosato
- Odore: vinoso, con profumo delicato
- Sapore: asciutto, armonico
- Titolo alcolometrico minimo: 11,50% vol
- Acidità totale minima: 4,5 g/l
- Estratto non riduttore minimo: 18,0 g/l
Bolgheri Rosso
- Colore: dal rubino al granato
- Odore: intensamente vinoso
- Sapore: asciutto, armonico
- Titolo alcolometrico minimo: 11,50% vol
- Acidità totale minima: 4,5 g/l
- Estratto non riduttore minimo: 22,0 g/l
Bolgheri Rosso Superiore (e/o Vigna)
- Colore: rosso rubino intenso o granato
- Odore: vinoso, ricco ed elegante
- Sapore: asciutto, pieno, robusto, armonico, con struttura elegante
- Titolo alcolometrico minimo: 12,50% vol
- Acidità totale minima: 4,5 g/l
- Estratto non riduttore minimo: 24,0 g/l
Specificità del prodotto: i vini Bolgheri DOC, grazie all’equilibrio
tra il clima mite, i venti marini e la variabilità dei suoli, offrono un
profilo sensoriale sempre contraddistinto da freschezza, sapidità e
persistenza. Il Rosso Superiore, in particolare, mette in evidenza doti di
longevità e complessità che hanno reso Bolgheri famoso nel mondo.
Conclusioni
La DOC Bolgheri rappresenta un esempio paradigmatico di come
l’integrazione fra l’ambiente naturale e l’opera dell’uomo possa generare
vini di straordinaria qualità. Il rigore del disciplinare e le peculiari
caratteristiche del territorio – dai terreni pedecollinari con suoli eterogenei
al microclima influenzato dalla vicinanza al mare – definiscono un’identità
enologica inconfondibile.
Dal bianco sapido e delicato, al rosso armonico e longevo, fino al
rosso superiore che incarna la massima espressione del potenziale dei
vitigni internazionali in terra di Toscana, questi vini raccontano la storia di
una denominazione sempre attenta alle innovazioni ma profondamente
rispettosa delle tradizioni. Un dialogo continuo fra passato e
futuro che rende Bolgheri una meta imprescindibile per gli amanti del vino di
qualità.