Cantina Ceretto: gastronomia, arte e architettura
Quella di Cantina Ceretto è una filosofia che abbraccia il mondo dell’arte a 360 gradi. Dalla cucina, passando per la pittura fino all’architettura è un’ode alla bellezza.
Indice
Produttori di vino dal 1937: Cantina Ceretto
Una tradizione di famiglia che nasce negli anni ’30, quando Riccardo Ceretto acquistava uve da terzi per vinificare in prima persona il proprio prodotto. Con l’avvento dei figli Bruno e Marcello si ebbe un ritorno alle origini, alla coltivazione e alla terra. Un progetto aziendale che prese a modello le vigne della Borgogna e che oggi è a sua volta diventato un esempio in tutto il mondo.
Una filosofia legata alla cultura, anche quella gastronomica, che sfocia in grandi nomi della ristorazione piemontese come il ristorante Piazza Duomo del tristellato Enrico Crippa e La Piola, luoghi dove potersi cimentare con la cucina e i vini locali.
Diversi luoghi per altrettanti architetti e artisti
La forza delle Cantine Ceretto sta anche nella diversificazione. Quattro sono i principali centri che caratterizzano l’azienda. L’Acino, il Cubo, la Casa dell’Artista e la Cappella del Barolo. Stili che si differenziano e che richiamano l’architettura high-tech e contemporanea.
L’Acino e il Cubo, progettati da Luca e Marina Deabate sono il perfetto esempio di luoghi d’incontro volti ad accogliere i visitatori. Un progetto nato dall’idea di questo studio torinese che da sempre si occupa di preservare e restaurare il territorio piemontese. La casa dell’artista nasce invece con lo scopo di ospitare personaggi illustri del mondo dell’arte, per consentir loro di entrare in pieno contatto con il territorio.
Infine, la Cappella del Barolo è il risultato dell’opera di Sol LeWitt e David Tremlett. Si tratta di un lavoro di squadra che ha visto i due artisti avvicendarsi nel restauro della cappella e del rifacimento degli esterni seguendo la tecnica del wall-drawing.
Il progetto di Cantina Ceretto
Un’architettura moderna dove l’innovazione sfocia nelle opere della Tenuta Monsordo Bernardina, con l’Acino e della Cantina Bricco Rocche di Castiglione Faletto con il Cubo. Un futurismo che potrebbe sembrare azzardato, ma che qui riesce ad abbracciare le esigenze aziendali a quelle del territorio.
Un progetto che coinvolge architettura, arte e cucina, unite da un comune denominatore: il vino. Vino che accompagna le prelibatezze dei ristoranti della famiglia Ceretto e vigneti che guidano la vista del visitatore dalle sedi diffuse sul territorio della Langhe
Legame con il territorio e la tradizione
La scelta progettuale si è concentrata sul prototipo dell’architettura-paesaggio, dove il legame tra struttura e territorio segue un filo comune nel quale nessuno sovrasta mai l’altro. Nell’Acino è possibile vedere questa filosofia nella bolla ovale, forma che richiama appunto un acino d’uva, che si protrae verso i vigneti come a simboleggiare il suo volersi unire alla natura circostante.
Tecnologie impiegate nella Cantina Ceretto
Al centro dei vari progetti di ristrutturazione e ampliamento si trova la sala degustazione, l’Acino. Si tratta di una struttura realizzata con due mensole in legno lamellare, corredata da una struttura secondaria avente il ruolo di distribuire il peso in modo uniforme sugli appoggi in legno della copertura trasparente.
Esigenze funzionali
L’ampliamento della sede di Cascina Monsordo ad opera dello studio Deabate nasce dall’esigenza di espansione dell’azienda. Dopo i lavori di ristrutturazione e restauro svolti negli anni precedenti, è stato necessario progettare nuovi spazi da adibire a barricherie, invecchiamento e rapporto con il pubblico.
Il concept architettonico
Il legno è il materiale principale dell’ampliamento di Cantina Ceretto, utilizzato anche nella particolare seduta interna che vuole sembrare un prolungamento della pavimentazione come se fosse un risvolto. altro materiale fondamentale è l’EFTE, leggero, trasparente e ideale per realizzare una copertura che potesse dare continuità fra interno ed esterno.
Distribuzione degli spazi
Per non sconvolgere l’aspetto esterno dell’edificio, i progettisti hanno sviluppato un piano interrato ideato come un percorso nel quale passare dai locali storici già esistenti a quelli di nuova realizzazione. Una strada nella storia che termina emergendo in superficie accolti dalla vista dei vigneti.
Un principio che gli architetti hanno utilizzato per due degli edifici della Cantina Ceretto: per l’Acino, ma anche per il Cubo. Anche qui, infatti, l’elemento trasparente esterno è situato al termine del percorso sotterraneo della cantina.
Anche l’idea di realizzare la Casa dell’Artista nasce dall’esigenza di avere uno spazio dedicato all’ospitalità. La famiglia Ceretto ha voluto creare un alloggio affacciato sui vigneti per far immergere gli artisti nel territorio e per far vivere loro un’epserienza completa.
I principi di Design e lo stile di Cantina Ceretto
Sostenibilità
L’uso del legno e di materiali innovativi con l’EFTE è il perfetto esempio di come la proprietà abbia voluto rimarcare un concetto molto caro alla Cantina Ceretto, ossia quello della sostenibilità. Così come nella vigna, anche nell’architettura i progettisti hanno creato un sistema che potesse rendere il meno possibile impattante la struttura sull’ambiente.
Sulla copertura, ad esempio, sono stati inseriti dei cuscinetti pneumatici in grado di garantire un buon isolamento termico e acustico, riducendo l’impatto climatico della cantina.
Innovazione
In ogni angolo di Cantina Ceretto è possibile scorgere dell’innovazione. Dall’idea di realizzare spazi adibiti alla permanenza degli artisti, fino alla realizzazione di strutture trasparenti che fossero il prolungamento stesso della cantina sotterranea. Basti solo pensare alla Cappella del Barolo e ai suoi colori accesi che la fanno spiccare anche a distanza di chilometri per capire che qui niente è convenzionale, ma tutto è innovativo.
Lo Stile
Uno stile che punta all’innovazione a all’architettura high-tech con l’utilizzo di nuove tecnologie per ridurre i consumi e la collaborazione con artisti contemporanei. Una sinergia che apparentemente non può legare, ma che a Cantina Ceretto riesce a trovare ragione di vivere. Un’avanguardia nel mondo delle cantine design, che ha segnato un punto di svolta nella progettazione.
Impatto sul territorio
Ogni struttura è pensata per essere un prolungamento del territorio. Sembra quasi non esistere una differenza fra spazi interni ed esterni. I giochi di luce e trasparenze, la possibilità di ammirare il paesaggio da ogni angolo, tutto è pensato per integrare al massimo gli edifici con il territorio delle Langhe.
Cantina Ceretto è una realtà molto radicata a livello locale, ma che ha saputo farsi conoscere in tutto il mondo per via dei suoi vini pregiati e delle sue idee artistiche uniche e innovative.
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