La Malvasia Nera del Salento: Lizzano Rosso DOC Belvedere di Cantine Lizzano
Una famiglia numerosa quella delle Malvasie: 17 tipologie diverse (quelle finora registrate) con un’origine affascinante.
Fu, infatti, merito dei mercanti veneziani, che dall’XI secolo commerciavano con la Grecia, l’aver importato in Italia prima il vino (detto Cretico, perchè derivante da Creta) poi il vitigno, che prende il nome dal porto di Monemvasia, città del Peloponneso dove attraccavano le navi della Serenissima e, all’epoca, fiorente mercato del vino.
La Malvasia è diffusa in quasi tutte le regioni d’Italia e conosciuta soprattutto per le sue varianti a bacca bianca. Meno note sono, invece, le sue sorelle a bacca nera, presenti in Piemonte, Basilicata e Puglia.
In particolare, in Puglia si distingue la Malvasia nera di Brindisi da quella di Lecce, sebbene studi recenti abbiano dimostrato l’identità genetica di tutte le malvasie a bacca nera del Sud Italia (inclusa quella di Basilicata).
L’uva, vinificata in purezza, dà un vino corposo ma elegante sotto il profilo organolettico.
Rispecchia queste caratteristiche anche Belvedere, Lizzano Rosso DOC, di Cantine Lizzano, una delle più grandi cooperative dell’Italia centro-meridionale, con circa 400 soci conferitori, che negli ultimi anni ha orientato la propria produzione verso standard di qualità sempre più elevati.
E la Malvasia nera è uno dei risultati di questo ambizioso progetto.
Di un rosso granato impenetrabile e compatto.
Il naso percepisce un profumo intenso di cioccolato fondente e caffè. Sentori terziari che il passaggio in botti di rovere ha reso prevalenti ed esaltati, probabilmente, dalla naturale aromaticità del vitigno.
Confettura di prugne e note erbacee terrose e muschiate completano l’interessante profilo olfattivo.
Il sorso è avvolgente e caldo con un tannino leggero, quasi scivoloso.
Decisamente persistente, sul finale si percepisce un piacevole ritorno aromatico di quel cioccolato percepito già al naso.
Un vino da bere con carni grigliate o arrostite, formaggi stagionati e, perché no…anche da solo per concedersi un po’ di relax!
Quello che non è ancora stato detto del vino
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