Siamo stati a trovare degli amici in California e ci hanno portato a degustare vino in una denominazione sconosciuta ai più: Lodi, California. In questo articolo vi racconterò come funziona l’industria dell’enoturismo americana e come i vini possono essere fatti seguendo i gusti dei consumatori.

Le zone di vinificazione della california.

Il vino si coltiva in tutta la California con una prevalenza di vitigni rossi rispetto ai bianchi. L’area più vocata è sicuramente quella a nord della baia di San Francisco dove dolci colline incontrano le correnti marine della baia e dell’oceano creando zone microclimatiche ideali, dal clima mediterraneo. Qui troviamo le zone più rinomate e famose come Napa Valley e Sonoma county. 

Essendo basati a San Francisco, mi è venuto naturale chiedere ai miei amici americani di andare a fare un giro per cantine in quelle zone, ma la risposta è stata negativa: ormai le cantine in quelle zone sono super turistiche e con prezzi troppi alti anche per i californiani. Se volevo andare a fare un giro per cantine ci avrebbero pensato loro a portarmi in un posto davvero valido e fuori dalle rotte abituali.

Così ci siamo ritrovati in macchina verso Lodi – si pronuncia Lodai – sonnacchiosa cittadina nella central valley californiana – la famosa valle del libro Furore di J. Steinbeck, dove crescono grappoli di uva con acini grandi come noci. 

Al nostro arrivo in città ci ha accolto un cartello davvero singolare: “Lodi, California: the Zinfandel capital of the world” .

Lodi, California: perché capitale mondiale dello Zinfandel?

Perché sono bravi a fare marketing e comunicazione, questa è la verità. In più possiamo asserire con serenità che la loro visione del mondo è americanocentrica e quindi limitata al loro vasto cortile di casa senza considerare, anche in un campo dove non sono leader né innovatori, altri luoghi più famosi e vocati. 

La risposta alla domanda in oggetto comunque ce la dà il consorzio di promozione della denominazione, spiegando che circa il 40% del premium Zinfandel della California viene prodotto qui. 

Ho provato a fare qualche conto: a livello di superficie vitata Lodi conta 44.516 ettari di cui circa il 30% vitati a Zinfandel stiamo parlando quindi di circa 13.200 ettari, che se confrontati con i 12.000 di Primitivo coltivati in Italia, fanno di questa zona la più vasta area di coltivazione di questa varietà al mondo. 

Vedere come una denominazione poco famosa e recente – si è iniziato a fare vino seriamente negli anni 2000 – riesca a raccontarsi in modo così chiaro e netto ci offre spunti di riflessione su quanto il nostro mercato sia così scarsa nel fare marketing. Negli Stati Uniti il mondo del vino viene spesso gestito da imprenditori e da grandi aziende abituate a lavorare sul marketing.
In Italia invece i produttori sono piú “vignaioli” e spesso dedicano poco tempo a questi aspetti. 

Sul sito di Visit Lodi, California vengono esposti orgogliosamente alcuni dati per scoprire la denominazione e la zona:

  • 44.516 ettari vitati: la più grande denominazione della California.
  • 7 differenti suoli e clima mediterraneo.
  • +85 aziende vinicole.
  • Inizi del ‘900 prime coltivazioni di uva.
  • Diventata famosa negli anni 2000.
  • Sede dell’enologo dell’anno nel 2018.
  • Nominata regione vinicola dell’anno nel 2015.
Lodi California: capitale mondiale dello Zinfandel

L’accoglienza turistica di Lodi, California

Anche l’approccio all’accoglienza turistica è completamente differente per diverse ragioni.

La prima è il modo di vivere l’esperienza della degustazione di vino: per gli americani andare a degustare il vino è una attività come un’altra per stare in compagnia degli amici, non importa se il vino non è il massimo l’importante è essere in una bella cantina, passare il tempo e divertirsi.

La seconda è legata alle dimensioni delle aziende, Lodi ha 44.516 ettari vitati e 85 aziende: abbiamo quindi 523 ettari per azienda. Si tratta di vere e proprie imprese vitivinicole da milioni di bottiglie e di fatturato, con personale dedicato a tempo pieno anche alla parte di degustazione e wine shop che sono aperti tutti i giorni, molto semplicemente come se fosse un negozio dove la gente entra compra il vino ed esce.

Un ultimo elemento interessante è l’alto tasso di utilizzo dei wine club. Il wine club consiste in un abbonamento trimestrale a scelta tra i vari proposti dall’azienda grazie al quale il cliente riceve il vino direttamente a casa ad un prezzo scontato (circa -15/30%). 

Ci sono diversi livelli di membership in base a quanto vino uno vuole ricevere a casa e i costi variano da 80€ a 350€ a trimestre per 4-12 bottiglie (spese di spedizione escluse). Oltre al vino l’iscrizione al wine club offre:

  • Degustazione sempre gratuita per il possessore e per un massimo di 3 ospiti. 
  • Sconto su tutti gli acquisti di vino extra in store.
  • Vendita esclusiva riservata ai membri del wine club di edizioni speciali di produzione limitata o cru.
  • Regali speciali agli iscritti per il giorno del compleanno o in base a iniziative della cantina.
  • Sconto sulla spedizione per gli ordini di casse extra durante tutto l’anno.
  • Biglietti in prevendita per eventi locali con prezzi riservati ai membri del club.
  • Accesso a eventi speciali riservati ai membri.

In Italia un wine club di questo genere non esiste. Da noi i wine club sono iscrizioni alla newsletter aziendale con informazioni e qualche sconticino qua e là.

Le Cantine visitate a Lodi, California

Nel nostro viaggio in California, abbiamo visitato 5 cantine in 2 differenti aree geografiche oltre che aver bevuto vino tutti i giorni nei pranzi e cena con amici. 

A parte qualche eccezione non abbiamo mai trovato dei vini che fossero in linea con i gusti di noi italiani. Purtroppo l’uso massiccio di barrique, spesso con tostature forti, appiattisce i profumi primari facendo emergere troppo i terziari e dando al vino un gusto di astringenza e legno. Ci si ritrova così a bere vini pastosi, profumati di sentori come caffè, tabacco, cuoio, incensi, dove l’uva sparisce e la bocca si allappa in un sorso.

Michael Davis Winery

Michael Davis è una delle cantine storiche e più famose di Lodi, oltre che essere una delle preferite di una nostra amica che è socia del wine club. 

La cantina è enorme e non visitabile. Si entra direttamente nello shop che in compenso è grande come una cantina media italiana dove al bancone e su tavoli alti stanno già degustando altre persone.

La degustazione è semplice e gratuita grazie alla nostra amica che è socia. Ci porgono un menù dal quale scegliere i 5 vini da degustare, ci servono di volta in volta i vini senza spiegazioni in bicchieri senza il gambo e, una volta finito, se non compriamo niente ci salutano. Facile, veloce, indolore, come se foste andati in un bar a bere.

Degne di nota oltre al bicchiere senza gambo, perchè la gente li rompe, le etichette assurde e particolarmente colorate.

Michael David Winery freakshows, Lodi California
Michael David Winery freakshows, Lodi California

Van Ruiten Family Winery

Cantina importante nata nel 1999, ma che da fine anni 50 già coltivava grappoli di uva. La cantina è più spartana rispetto al suo vicino Michael Davis e il vino viene servito in un vassoio con 5 bicchierini di plastica e un calice che deve essere usato per tutti i 5 shottini di vino.

I nostri amici ci vogliono mostrare la zona di affinamento che è riservata solo ai soci. Il ragazzo dell’accoglienza però, ci fa questa cortesia, quando scopre che veniamo dall’Italia.
Così ci apre la porta e dice: “ecco qua, bella grande vero?” indicando uno capannone degno di una zona di vinificazione di una nostra cantina sociale, ma pieno di barrique

A parte questi dettagli che rendono l’esperienza davvero buffa e autentica, qui i vini erano già più interessanti ci siamo seduti comodamente ad un tavolo per la degustazione.

Van Rute Family wine

d’Art Winery

In mezzo alla campagna, lontano dalla via principale troviamo d’Art Winery, un’azienda più piccola e gestita in maniera più artigianale da una coppia: Helen and Dave Dart. 

Quando Helen capisce che siamo italiani, cambia le bottiglie che aveva inizialmente portato al tavolo. Era sicura che a noi quel vino tipo di vino non ci sarebbe piaciuto. Così ci porta in tavola un Lodi Supertuscan e un Lodi Sangiovese che abbiamo apprezzato davvero tanto. 

Il nome dell’azienda gioca sul cognome dei proprietari e sulle opere d’arte che Dave crea.

Ogni etichetta infatti è creata da Dave e nella sala degustazioni si trovano molte opere e fotografie realizzate da Dave.

d'Art Winery

Conclusioni di un viaggio nei vini della California

Un viaggio nelle zone di produzione di vino californiane è sicuramente interessante. Ma più che per i vini in sè, per comprendere meglio l’industria e l’accoglienza vinicola di questa regione.

Lodi di sicuro non brilla per bellezza, mentre l’area vinicola di Russian River Valley AVA, nella contea di Sonoma è molto bella paesaggisticamente, con dolci colline e foreste secolari di sequoie, ma con prezzi per la degustazione importanti.
Stiamo parlando di 35$ a testa per 3-5 vini da degustare. Un prezzo che potrebbe anche risultare corretto se pensiamo alle visite fatte nelle nostre cantine. Ma qui purtroppo il tutto avviene senza spiegazione, senza visita in cantina e senza nulla da mangiare.

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