I migliori Brunello di Montalcino ed i Tre Cavatappi di Brunello Untold
Per l’ottava edizione di Untold ci siamo confrontati i migliori Brunello di Montalcino, Barolo e Barbaresco ovvero con quelle che all’estero chiamano le 3B del vino italiano.
Per l’occasione abbiamo riunito 24 esperti suddivisi in due commissioni da 12 che si sono rispettivamente concentrate su 44 referenze selezionate di Brunello di Montalcino e su 52 referenze selezionate di Barolo e Barbaresco per un totale di 96 vini in assaggio.
In questo articolo vi racconteremo questi vini in modo diverso dal solito: Abbiamo infatti confrontato e valutato in degustazione alla cieca le 44 referenze di 36 diversi produttori per scovare i migliori Brunello di Montalcino.
Gusta il videoracconto dell’esperienza di 3B Untold sul nostro canale YouTube!
Indice
Premi e criteri di valutazione
Per questa edizione di Untold abbiamo deciso di evolvere i criteri di valutazione in centesimi adottati nel corso delle precedenti edizioni per passare ad una metrica più sintetica e maggiormente espressiva della metodologia di confronto adottata.
La valutazione, infatti, è stata espressa da ciascun giurato attraverso un punteggio in scala da 1 a 5 su ciascuno dei seguenti cinque attributi:
- Attrattività
- Espressività
- Iconicità
- Piacevolezza oppure Prospettiva
- Coerenza
Per valutare tutti i vini in degustazione, abbiamo costituito due commissioni formate da 12 professionisti che hanno valutato tutti i 44 vini in assaggio adottando una scala in 25esimi.
Alla fine della degustazione abbiamo effettuato la media aritmetica dei punteggi attribuiti da tutti i membri della commissione e premiato i vini nelle seguenti categorie:
- Miglior vino
- Tre Cavatappi
- Vino con il miglior rapporto qualità-prezzo
- Vino con la migliore etichetta
Abbiamo, inoltre, assegnato il riconoscimento di Migliore Cantina all’azienda che ha realizzato il punteggio più alto sommando quelli ottenuti tra due vini inviati.
Abbiamo, infine, assegnato il riconoscimento di Migliore Cantina Emergente all’azienda fondata negli ultimi 20 anni che ha realizzato il punteggio più alto.
I TRE CAVATAPPI di Decanto
I vini che hanno ottenuto il punteggio più alto e che hanno saputo mettere d’accordo l’intera commissione si sono, inoltre, aggiudicati i TRE CAVATAPPI di Decanto.
- TRE CAVATAPPI: Vini con un punteggio compreso tra 21 e 25 punti
- DUE CAVATAPPI: Vini con un punteggio compreso tra 18 e 20 punti
- UN CAVATAPPI: Vini con un punteggio compreso tra 15 e 17 punti
La Commissione Valutatrice
Due sottocommissioni da 6 valutatori, ciascuna composta da enologi, giornalisti di settore e sommelier di diverse associazioni hanno assaggiato alla cieca ciascuna delle 44 referenze di Brunello di Montalcino per eleggere i migliori Brunello di Montalcino di 3B Untold.
Di seguito la lista dei giurati valutatori di Brunello di Montalcino Untold:
- Giulia Ferrero
- Danilo Amapani
- Gaetano Cataldo
- Ermanno Guerra
- Simone Feoli
- Cosimo Orlacchio
- Aurelio Fasano
- Mirco Gazzera
- Annalisa Mancaniello
- Cristina Santini
- Giuseppe Schiavone
- Antonio Zambrano
La degustazione alla cieca
La degustazione alla cieca si è svolta suddividendo le 44 bottiglie in 8 batterie da 5 vini ciascuna, organizzate in modo da mantenere il raggruppamento per tipologia (Annata e Riserva) ed un ordinamento per annata decrescente.
A questo punto le bottiglie sono state coperte da una calza ed è stato loro assegnato un numero identificativo utilizzato per attribuire i punteggi in modo non pregiudizievole.
I Partecipanti a Brunello di Montalcino Untold
Le 36 aziende da noi selezionate che hanno partecipato al contest Untold inviandoci le loro bottiglie sono state:
- Argiano
- Bellaria
- Cantina di Montalcino
- Carpineto
- Casa Raia
- Chiusa Grossa
- Col d’Orcia
- Col di Lamo
- Ferrero
- Franco Pacenti
- Frescobaldi
- Geografico
- La Colombina
- La Fiorita
- La Gerla
- La Palazzetta
- La Poderina
- Lambardi
- Le Gode
- Máté
- Mocali
- Patrizia Cencioni
- Pian di Macina
- Poggiarellino
- Poggio dell’Aquila
- Poggio Lucina
- Poggio Nardone
- San Polo
- SassodiSole
- Scopone
- Sesti
- Tenuta di Sesta
- Tenute Silvio Nardi
- Terre Nere
- Tiezzi
- Tornesi
La denominazione Brunello di Montalcino DOCG
La nascita del Brunello è datata a metà Ottocento, quando alcuni agricoltori di Montalcino iniziano a sperimentare la produzione di un vino rosso con le uve di una vite tradizionalmente coltivata nella zona.
Questa vite tradizionalmente chiamata “Brunello” o “Brunellino”viene identificata a metà ottocento come una varietà del Sangiovese.
E’ soltanto nel 1966, con la nascita della DOC, che la rilevanza del Brunello di Montalcino viene formalmente riconosciuta a livello nazionale e l’anno seguente viene istituito il Consorzio di tutela Brunello di Montalcino.
Nel 1980 viene poi istituita la DOCG e, nel 2010, è avvenuta la mappatura delle Menzioni Geografiche Aggiuntive (MGA) che hanno contribuito a connotare ancor maggiormente l’identità territoriale della denominazione.
Il Brunello di Montalcino, da disciplinare, affina almeno 24 mesi in contenitori di rovere.
il Brunello Annata deve poi sostare ulteriori 4 mesi in bottiglia, mentre la riserva ulteriori 6 mesi.
L’immissione al consumo degli stessi avviene soltanto dal 1 gennaio rispettivamente del quinto anno successivo alla vendemmia e del sesto per la riserva.
I risultati di Brunello di Montalcino Untold
Di seguito la lista completa dei vini che hanno partecipato, suddivisi per categoria di valutazione e ordinati alfabeticamente corredati dal numero di cavatappi conseguiti nel corso della degustazione alla cieca.
Brunello di Montalcino DOCG – Tutti i Cavatappi
- • Argiano – Brunello di Montalcino, 2018
- • Bellaria – Brunello di Montalcino “Assunto”, 2018
- • Bellaria – Brunello di Montalcino, 2018
- • Cantina di Montalcino – Brunello di Montalcino, 2018
- • Carpineto – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
- • Carpineto – Brunello di Montalcino, 2018
- • Casa Raia – Brunello di Montalcino, 2018
- • Chiusa Grossa – Brunello di Montalcino, 2018
- • Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
- • Col d’Orcia – Brunello di Montalcino, 2018
- • Col di Lamo – Brunello di Montalcino, 2018
- • Ferrero – Brunello di Montalcino, 2018
- • Franco Pacenti – Brunello di Montalcino, 2018
- • Frescobaldi – Brunello di Montalcino “CastelGiocondo”, 2018
- • Geografico – Brunello di Montalcino, 2018
- • La Colombina – Brunello di Montalcino, 2018
- • La Fiorita – Brunello di Montalcino “Fiore di NO”, 2018
- • La Gerla – Brunello di Montalcino, 2018
- • La Palazzetta – Brunello di Montalcino, 2018
- • La Poderina – Brunello di Montalcino Riserva “Poggio Abate”, 2017
- • La Poderina – Brunello di Montalcino, 2018
- • Lambardi – Brunello di Montalcino, 2018
- • Le Gode – Brunello di Montalcino “Vigna Montosoli”, 2018
- • Máté – Brunello di Montalcino, 2018
- • Mocali – Brunello di Montalcino “Le Raunate”, 2018
- • Mocali – Brunello di Montalcino, 2018
- • Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino “Ofelio”, 2018
- • Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino, 2018
- • Pian di Macina – Brunello di Montalcino, 2018
- • Poggiarellino – Brunello di Montalcino, 2018
- • Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
- • Poggio dell’Aquila – Brunello di Montalcino, 2018
- • Poggio Lucina – Brunello di Montalcino, 2018
- • Poggio Nardone – Brunello di Montalcino, 2018
- • San Polo – Brunello di Montalcino “Podernovi”, 2017
- • SassodiSole – Brunello di Montalcino, 2018
- • Scopone – Brunello di Montalcino, 2018
- • Sesti – Brunello di Montalcino, 2018
- • Tenuta di Sesta – Brunello di Montalcino, 2018
- • Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino “Vigneto Manachiara”, 2018
- • Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino, 2018
- • Terre Nere – Brunello di Montalcino, 2018
- • Tiezzi – Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso”, 2018
- • Tornesi – Brunello di Montalcino, 2018
I premiati e le menzioni speciali
Tutti i partecipanti al concorso hanno ricevuto l’attestato con i cavatappi di Decanto, ma soltanto i migliori Brunello dI Montalcino si sono aggiudicati i TRE CAVATAPPI di Decanto.
Andiamo di seguito a premiare i migliori vini della degustazione Untold per le varie categorie.
Il migliore Brunello di Montalcino
Per la categoria miglior Barbaresco, il vino a totalizzare il migliore punteggio è stato il Brunello di Montalcino “Vigna Nastagio”, 2016 di Col d’Orcia che ha convinto tutti e 12 i giurati con un punteggio medio di 22.76 punti su un massimo di 25.
Nastagio (anticamente Nastasio) è il nome di un antico podere della Fattoria di Sant’Angelo, già presente sulle mappe Leopoldine.
Il Vigna Nastagio ha convinto le commissioni con la sua eleganza e persistenza, associate a una spiccata freschezza che sembra renderlo più giovane di quanto in realtà non sia.
Annata: 2016
Uvaggio: 100% Sangiovese
Bottiglie Prodotte: 13.000
Titolo Alcolometrico: 14,0% vol.
Densità di Impianto: 5.300 ceppi / ha
Altitudine: 200 m.s.l.m.
Affinamento: 12m in tonneaux di rovere francese, 24m botte di rovere. 12m di affinamento in bottiglia.
Conduzione Enologica: Antonino Tanchida
Prezzo Medio al consumo: 38,00 €
Il Premio Migliore Etichetta
Noi abbiamo assaggiato tutti i vini coperti all’interno delle calze riservando ai nostri utenti di Instagram il privilegio di eleggere la migliore etichetta votando attraverso le storie pubblicate.
Aggiorneremo questo premio quando sarà completata la votazione su Instagram.
Il Premio Migliore Cantina
Il premio migliore cantina se lo aggiudica l’azienda “Carpineto” per aver portato sia il Brunello 2018 la Riserva 2017 provenienti dall’appodiato di Montalcino ad ottenere i TRE CAVATAPPI.
Carpineto è una storica azienda toscana, fondata nel 1967 e di proprietà delle Famiglie Sacchet e Zaccheo, che, sotto la conduzione enologica di Caterina Sacchet e Gabriele Ianett continua a stupirci dopo aver già ottenuto ottimi risultati nel corso di Chianti Classico Untold e Nobile di Montepulciano Untold.
La Carpineto coltiva in maniera sostenibile e neutrale all’impronta del carbonio 500 ettari suddivisi tra 5 tenute. E’ certificata da VIVA per Aria, Acqua e Territorio, dalla IFS e ISO 14001.
Il Premio Migliore Cantina Emergente
Il premio migliore cantina emergente se lo aggiudica l’azienda “Casa Raia” fondata soltanto nel 2006 dalla passione di Jean Pierre Monnoyer, di origini a metà tra la Corsica e la Borgogna.
L’azienda Casa Raia nasce da 1,5ha del vigneto “scarnacuoia” che era stato piantato dalla famiglia Biondi Santi nel 1975 e poi ha rilevato ulteriori 1,5ha circostanti per un totali di 3ha vitati.
Il suolo è di origine argilloso con presenza di detriti marini e resti fossili più lapilli di origine tufaceo vulcanica.
L’azienda, oggi sotto la conduzione enologica di Antonio Mori, ha ottenuto la certificazione biologica.
I TRE CAVATAPPI di Decanto
Di seguito la lista dei vini che ha ottenuto un punteggio tra 21 e 25 punti, riuscendo a mettere d’accordo l’intera commissione valutatrice ed aggiudicandosi i 3 cavatappi di Decanto.
I migliori Brunello di Montalcino
I 17 vini elencati di seguito hanno ottenuto i TRE CAVATAPPI di Decanto .
- Col d’Orcia – Brunello di Montalcino Riserva “Nastagio”, 2016
- Chiusa Grossa – Brunello di Montalcino, 2018
- Terre Nere – Brunello di Montalcino, 2018
- Tenute Silvio Nardi – Brunello di Montalcino “Vigneto Manachiara”, 2018
- Poggiarellino – Brunello di Montalcino, 2018
- Patrizia Cencioni – Brunello di Montalcino “Ofelio”, 2018
- Sesti – Brunello di Montalcino, 2018
- Tornesi – Brunello di Montalcino, 2018
- La Colombina – Brunello di Montalcino, 2018
- Máté – Brunello di Montalcino, 2018
- Le Gode – Brunello di Montalcino “Vigna Montosoli”, 2018
- Carpineto – Brunello di Montalcino, 2018
- Frescobaldi – Brunello di Montalcino “CastelGiocondo”, 2018
- Carpineto – Brunello di Montalcino Riserva, 2017
- Tiezzi – Brunello di Montalcino “Vigna Soccorso”, 2018
- Casa Raia – Brunello di Montalcino, 2018
- Argiano – Brunello di Montalcino, 2018
I TRE CAVATAPPI premiati al Vinitaly
La nostra redattrice Iolanda Cavallo è stata al Vinitaly 2023 in nostra rappresentanza per premiare i migliori Brunello di Montalcino che si sono aggiudicati i Tre Cavatappi.
Conclusioni su Brunello di Montalcino Untold
La nostra squadra è stata messa alla prova con 44 Brunello di Montalcino provenienti da 36 diverse aziende emergenti e realtà affermate che ci hanno fornito uno spaccato completo unico nel suo genere su questa DOCG.
L’esperienza di degustazione che ha coinvolto i giurati assegnati alla commissione di assaggio del Brunello di Montalcino è stata avvincente, complessa e impegnativa allo stesso tempo.
La difficoltà ha consistito nel poter identificare sfumature tra vini di elevato valore, talvolta simili tra loro, e nel fatto che le batterie non erano formate da bottiglie di eccellenza crescente, bensì diffusa.
Insomma la commissione ha dovuto esprimersi con estrema meticolosità. La scelta che è stata operata ha consistito nella ricerca dei Brunello più rispettosi del profilo gusto olfattivo in misura della pulizia enologica e della coerenza, rispetto alle diverse zone ed annata, oltre che per la prospettiva sul potenziale evolutivo.
La sorpresa maggiore è stata il trovare così tanti vini già ricchi ed equilibrati, nonostante la giovane annata, con tannini energici, come tipico nei Brunelli giovani, ma già avvolti di un gusto setoso, di piacevole freschezza e promettente persistenza.
Una qualità variopinta anche nei profumi, ben articolati tra note fruttate, speziate ed erbacee, con qualche fuga verso sensazioni boschive e terziarie, di cuoio, incenso e ceralacca. Una ricchezza così elegante quasi non ce la saremmo aspettata, visto l’andamento climatico un po’ irregolare che ha preceduto la vendemmia 2018.
La gustosa gioventù dei Brunelli classe 2018 ha saputo anche tenere testa alla maggiore pienezza e complessità delle Riserve.
Un racconto gustativo con trame avvincenti, a conferma dell’innegabile potenza ed espressività di un gran rosso toscano come il Brunello di Montalcino.
Concludiamo questa esperienza con la consapevolezza di aver assaggiato alcuni tra i migliori Brunello di Montalcino in un confronto di livello elevatissimo, anche testimoniato dalla percentuale di bottiglie che hanno ottenuto i TRE CAVATAPPI.
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Ma come si può valutare alla pari una riserva 2016 con tutti gli altri che vedo elencati delle due annate successive decisamente meno fortunate?
Già è difficile orientarsi nella miriade di etichette esistenti, con un confronto così non è che si riesca a ricavere informazioni oggettive, no?
Vorrei comprendere meglio il senso, se possibile, magari mi sfugge qualcosa.
Grazie
Saluti
La sua osservazione è giusta, tuttavia per un confronto del genere che non viene ripetuto “annualmente” dal nostro team abbiamo deciso di concentrarci su due diverse annate per la versione annata 2018 e 2017 e due diverse annate per la riserva 2017-2016. Grazie, Luigi