Cos’hanno in comune il dottor Watson, gli antichi romani, Galileo Galilei, Michelangelo Buonarroti e James Bond? Sorprendentemente, la risposta è: il Chianti. Ognuno ha omaggiato questo vino a modo proprio, con citazioni di film e romanzi, con un legame viscerale per il territorio tanto da abitare nella zona del Chianti o, ancora, per esserne un affezionato produttore e bevitore.

Il nostro omaggio sarà invece questo articolo, dove percorreremo la Strada del Chianti Classico, tra il verde degli oliveti, dei vigneti di Sangiovese e delle fitte chiome dei boschi. Di tanto in tanto, faremo sosta tra i colori dei castelli, dei borghi medievali e del bianco delle stradine di campagna tra Greve in Chianti a Castellina.

Troverai anche suggerimenti per esplorare il Chianti con attività all’aperto, le attrazioni principali e le migliori cantine da visitare dove poter fare degustazioni all’insegna del galletto nero, simbolo del Chianti Classico.

Ah, in questa mappa abbiamo disegnato un percorso pensando anche al buon cibo, sperando che la scelta ti garbi.

Sulle Colline del Chianti Classico

Vigneti sulle Colline del Chianti

Le colline verdeggianti caratterizzano il territorio con le loro linee sinuose, ricoperte perlopiù di vigneti e ulivi e si estendono per gran parte del territorio, variando la loro altezza. In questo panorama da cartolina toscana, molto ondeggiante è anche la zona di denominazione del Chianti, che viene molto spesso confusa o descritta in modo impreciso. 

Dal punto di vista storico, per Chianti si intende quel territorio che comprende i comuni appartenenti alla vecchia Lega del Chianti quali: Radda, Gaiole e Castellina, che avevano stipulato un accordo nel XIII secolo per la produzione del vino a base di uve di Sangiovese.

La mappa dell'area del Chianti Classico
Area del Chianti Classico

Oggi invece la zona del Chianti è molto più ampia (come puoi notare nella mappa) e comprende, oltre ai tre comuni appartenenti all’antica Lega, anche Castelnuovo Berardenga, Barberino Val d’Elsa, Greve in Chianti, San Casciano in Val di Pesa, Poggibonsi e Tavarnelle Val di Pesa.

Per saperne di più, leggi anche: Chianti Classico, ecco le undici Unità Geografiche Aggiuntive (UGA)

Chianti Classico: le caratteristiche del vino  

Capita spesso di vedere un marchio legato al food per sentire quella sensazione piacevole dell’acquolina ed essere travolti da profumi e, magari, anche dai ricordi, o per far correre la mente verso l’idea di qualità e garanzia.
E di fronte ad un Gallo Nero sul collo e sul tappo di una bottiglia di Chianti Classico, la percezione è pressoché la stessa.

Per chi ha già degustato questo vino, ne ricorderà sicuramente il profumo profondamente vinoso e il gusto asciutto, sapido tendente con il tempo al morbido vellutato. Nella mente spunterà un calice a tulipano, con un vino dal color rubino brillante, tendente al granato, oppure un bel grappolo d’uva di Sangiovese

Una curiosità sul Gallo Nero: perché è il simbolo del Chianti?

Gallo Nero a Greve in Chianti
Statua del Gallo Nero a Greve in Chianti

Stando alla leggenda, Firenze e Siena decisero una singolare sfida per scegliere i propri confini: al cantare del gallo un cavaliere delle due Repubbliche doveva partire e, dove si sarebbero incontrati, lì si definiva il confine. 

Siena scelse un gallo bianco, cibato e trattato con le migliori accortezze, Firenze invece scelse un gallo nero, tenuto a digiuno per lungo tempo. 

Nel giorno della sfida il gallo nero, stanco, cantò prima dell’alba, mentre il gallo bianco, più rilassato, cantò dopo l’alba. La sfida si concluse con un vantaggio per Firenze e così i due cavalieri si incontrarono a pochi chilometri da Siena, nei pressi di Fonterutoli dove fu posto il confine tra le due Repubbliche.

Le 5 migliori cantine nel Chianti: visite e degustazioni tra Firenze e Siena

Sono davvero tante le cantine tra Firenze e Siena nell’area del Chianti Classico.
Anzi per avere un’idea più precisa, soffermati per qualche secondo su queste mappe.

Le Cantine nel Chianti Classico, a sud di Firenze
Le Cantine nel Chianti Classico, a sud di Firenze
Mappa delle cantine nel Chianti Classico nella zona di Siena
Le Cantine nel Chianti Classico nella zona di Siena

Come potrai intuire, sarebbe impossibile inserirle tutte in questo articolo e, per questo, ne abbiamo scelte solo alcune, in base alla particolarità dell’esperienza proposta.

Cantina Antinori nel Chianti Classico, Bargino (FI) 

Caratteristica scala elicoidale della Cantina Antinori e vigneti sullo sfondo
La scala elicoidale di Cantina Antinori

L’insolita vigna sul tetto, la struttura futuristica e a basso impatto ambientale che si affaccia sui vigneti, valorizzando anche il legame con la tradizione e i valori di famiglia. La Cantina Antinori ti accoglierà per un tour alla scoperta del mondo enologico, tra emozioni, arte e architettura.  

Qui puoi scegliere ben quattro diversi percorsi per vivere un’esperienza unica:

  • Visita Tinaia: il tour inizia con la visita dell’iconica scala elicoidale, prosegue per la vigna sul tetto della cantina e per le aree di produzione del vino, concludendosi nello spazio museale. La degustazione finale comprende l’assaggio di 3 vini.
    Durata: circa un’ora e mezzo 
  • Visita Bottaia: snodandosi tra l’interno e l’esterno della cantina, il percorso rivolge l’attenzione ai processi produttivi del vino. La degustazione compre l’assaggio di 4 vini.
    Durata: due ore circa 
  • Visita Cru: è incentrata nella cantina, sulla degustazione di 7 vini con pranzo, che si svolge nella saletta Bottaia o nella suggestiva sala sospesa.
    Durata: più di 2 ore e mezzo
  • Tailor Made Experience: protrai scegliere questo tour per una visita personalizzata, creata su misura per te.

Se il tour con visita non comprende il pranzo, sappi che sul tetto della Cantina Antinori c’è il ristorante Rinuccio 1180 dove potrai assaggiare piatti della tradizione toscana, rivisitati in chiave contemporanea.

Potrebbe interessarti anche: Un viaggio nel mondo della famiglia Antinori

Castello di Verrazzano, Greve in Chianti (FI)

Il Castello di Verrazzano sulla collina (fonte: pagina facebook Castello di Verrazzano)

Un blend tra storia del famoso navigatore Giovanni da Verrazzano, sostenibilità delle tecniche di coltivazione, prodotti genuini dell’azienda, colline verdeggianti e interessanti aneddoti.

L’esperienza “classica” al Castello di Verrazzano inizia con la visita ricca di particolari e curiosità nei giardini e in cantina.
Segue poi la degustazione nel salone rustico, tra calici di Chianti e prelibatezze, che di solito consistono in un ricco tagliere di salumi e formaggi, concludendo con Vin Santo e cantuccini. Tutto prodotto in modo biologico dall’azienda.

L’Azienda Ricasoli 1141 – Castello di Brolio, Gaiole in Chianti (SI)

Il Castello di Brolio e i vigneti
Il Castello di Brolio e i vigneti (fonte: ricasoli.com)

Mi affaccio dalle mura del Castello e guardo questo panorama: chiudo gli occhi e immagino un quadro del Rinascimento. È un po’ come essere agli Uffizi e contemplare un’opera d’arte composta dal binomio uomo-natura.

– Francesco Ricasoli, proprietario e presidente dell’azienda Ricasoli 

Sarà che gli occhi si perdono nel verde del paesaggio, sarà la mite austerità del castello, sarà il fascino delle vicissitudini medievali o la tradizione millenaria nella produzione di vino, ma appena si entra nell’azienda Ricasoli si è come sospesi nel passato.

Se desideri conoscere i segreti del Chianti Classico e degustarlo qui, tra storia e conservazione del territorio, puoi scegliere tra questi tour:

  • Classico: comprende visita al castello, cantina e la degustazione di vini 
  • Vigneti: visita guidata tra i vigneti e degustazione dei vini dell’azienda
  • Privato gran cru: se desideri un’esperienza esclusiva, con visita all’impianto di vinificazione, degustazione di vini e pranzo 
  • Privilege: se desideri visitare il castello e accedere alle sale di norma chiuse al pubblico e degustare i migliori vini dell’azienda 

E se hai dei bambini?
Il Castello di Brolio ha pensato anche ai più piccoli e ha ideato il tour Brolio4Kids. Questo tour, disponibile da aprile a ottobre, consiste in una caccia al tesoro nel loro bosco inglese. L’ingresso è gratuito per i bambini fino ai 12 anni. 

Tenuta Perano Frescobaldi, Gaiole in Chianti (SI)

Se con Tenuta Perano Frescobaldi sarà amore a prima vista per il giardino vivacemente colorato e lo stile country chic, l’esperienza in cantina lo suggellerà per sempre. 

La visita si snoda tra barrique e botti di legno che riposano nella cantina, protette dalle volte a crociera e dalle colonne che sembrano sorvegliarle. Dopo i racconti e le spiegazioni delle guide, da qui arriverai nell’Osteria Perano, dove ci saranno dei piatti deliziosi per accompagnare i vini durante la degustazione.

Per vivere così un’esperienza favolosa, che rimarrà nel cuore e nelle papille gustative davvero a lungo.  

Leggi anche:
Una visita speciale tra le colline del Chianti Classico

Le diverse declinazioni del Chianti: un viaggio nella Tenuta Perano di Frescobaldi

Poggio Amorelli, Castellina in Chianti (SI)

La terrazza panoramica di Poggio Amorelli soleggiata con divanetti e tavolo
La terrazza panoramica di Poggio Amorelli (fonte: pagina facebook)

Dopo strade sinuose, ulivi e vigne tipiche della campagna toscana, si arriva davanti ad un complesso rurale ristrutturato. 

La visita da Poggio Amorelli comprende un tour tra stanza di fermentazione, barricaia, cantina privata, con spiegazioni accurate di tutte le fasi di produzione del vino, dalla vendemmia alla vinificazione.

Puoi scegliere tra l’opzione Wine Tasting, che comprende degustazioni di vini rossi e bianchi prodotti dall’azienda, accompagnati da salumi, formaggi e altre prelibatezze a chilometro zero. La formula Light Lunch permette invece di esprimere al meglio i sapori dei vini con pasta fatta in casa, verdure di stagione e dolci preparati direttamente dall’azienda.

Se il tempo lo permette qui potrai godere l’esperienza della degustazione, dalla bellissima terrazza panoramica.

I prodotti e i piatti tipici del Chianti

Calice di Vin Santo con cantucci alle nocciole
Cantucci e Vin Santo

“L’arte del cibo è un’avventura della mente”, sostiene lo chef Alessandro Borghese. Quindi non possiamo che continuare l’itinerario sulle Colline del Chianti tra le sue numerose eccellenze gastronomiche per scoprire (e capire) meglio questo territorio. 

  • L’olio extravergine di oliva Chianti Classico DOP: un prodotto tipico e forse uno dei più antichi. Il suo colore, dal verde più intenso alle sfumature dorate, con il suo odore fruttato e il sapore piccante lo rendono speciale da sempre e si adatta bene ad insaporire i piatti della cucina tipica toscana.
  • Il Vin Santo: un vero simbolo della Toscana, che fa il paio con i cantucci a fine pasto, che sia una pranzo o una cena particolare oppure solo una scusa per coccolarsi un po’.
  • La pappa al pomodoro: un piatto della cucina chiantigiana tanto semplice quanto gustoso: la base è il pane raffermo, condita con pomodori pelati; l’aglio, il basilico e l’olio evo aggiungono, infine, più aromaticità al piatto.
  • La ribollita: come la pappa al pomodoro, la ribollita è un piatto a base di pane, ma stavolta amalgamato al cavolo verza, cavolo nero, fagioli e altre verdure di stagione. 
  • La panzanella: a base di pane raffermo, in questa ricetta il pane viene sbriciolato e condito con cipolla rossa, pomodoro, cetriolo e basilico condito con olio, aceto e sale.
  • La bistecca di chianina: è la regina di questa zona per le carni (o meglio, della ciccia), ed ha un bassissimo apporto calorico e quantità di colesterolo davvero contenute. Per contro, ha una grande quantità di ferro e sapore.

Dove mangiare nel Chianti? 

Dopo queste meraviglie della cucina chiantigiana, la domanda è lecita: dove mangiare nel Chianti? Di seguito ti suggeriamo dei ristoranti, scelti in base alle recensioni (Google e Tripadvisor).  

  • Osteria di Passignano a Passignano: il nome potrebbe far pensare ad un locale dal tono modesto e popolare, ma al suo interno si nasconde un ristorantino molto chic. Il locale è sinonimo di eleganza, ma è anche di genuinità, grazie alla scelta di materie prime stagionali e a chilometro zero.
    Numero di telefono: 055 807 1278
  • Osteria le Panzanelle a Radda in Chianti: un’osteria retrò, nella quale potrai scegliere tra oltre 300 etichette tra vini italiani ed esteri. Per i piatti, la scelta cambia molto in base alla stagione, ma potrai ordinare di sicuro specialità toscane proposte, tra le quali la classicissima bistecca alla fiorentina. 
    Numero di telefono:  0577 733511
  • Malborghetto a Gaiole in Chianti: si trova nel piccolo borgo di Gaiole in Chianti. Qui potrai gustare la pappa al pomodoro, la ribollita, le pappardelle al cinghiale, per i secondi la bistecca alla fiorentina e la tagliata con tartufo fresco. Tutte le ricette rispettano la tradizione e l’ambiente, dato che le verdure provengono dall’orto del ristorante.
    Numero di telefono: 0577 746201

Cosa fare nel Chianti? 

  • Passeggiare nel borgo di Greve in Chianti: una piccola città che sprigiona atmosfera medievale con Montefioralle, il suo borgo un chilometro e mezzo da Piazza Matteotti. Dall’alto del suo borgo, potrai ammirare un bellissimo paesaggio, si apriranno degli scorci stupendi tra un vicolo e l’altro per scattare delle meravigliose fotografie.
  • Andare al Castello di Meleto a Gaiole in Chianti: un’esperienza da vivere mescolando tradizioni, cultura, natura e relax con visite al castello, degustazione di vini, trekking tra le vigne e la natura circostante, corsi di cucina, yoga tibetano o un percorso per creare il tuo blend. Qui potrai vivere il Chianti in tutta la sua bellezza anche grazie alle camere del castello e del borgo nelle quali potrai soggiornare nella storia, nell’arte e nel silenzio. 
  • Fare un bike tour nel Chianti: tra le morbide colline di queste zone si aprono le tipiche stradine bianche, tutta ghiaia e brecciolino, per far compagnia agli appassionati del ciclismo e ai ciclisti meno esperti che pedalate eroiche! Ci sono infatti itinerari di diversa difficoltà, tanto da adattarsi anche ai più piccini.
  • Museo Archeologico a Castellina in Chianti: qui potrai trovare molti dei reperti etruschi, emersi dagli scavi nella zona del Chianti senese. Con lo stesso biglietto del museo, potrai accedere anche alla rocca medievale. Il museo è chiuso da gennaio o marzo.
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