Nell’universo dei vini bianchi campani, il Fiano di Avellino “Cerreto” 2018 di Struzziero si distingue come una stella polare, una bottiglia che sembra racchiudere la storia e la tradizione del suo territorio.
Questo vino rappresenta il frutto di un’annata straordinaria e dell’attenta vinificazione di un’azienda con radici profonde in Irpinia.
Una curiosità legata a questa bottiglia è il richiamo al vigneto “Cerreto,” il cru iconico che Struzziero ha reso sinonimo di eccellenza.
La qualità del Fiano di Avellino Cerreto 2018 è stata confermata dalla guida “Untold – Quello che non è ancora stato detto del vino”, in cui ha ottenuto i prestigiosi Tre Cavatappi 2025, grazie alla sua capacità di coniugare le migliori caratteristiche di giovinezza e maturità, risultando verticale e dirompente.
Untold è più di una guida: è una lente che osserva il mondo vinicolo con una prospettiva inedita, raccontando non solo la qualità del prodotto, ma anche le emozioni, i valori e la storia che ogni bottiglia porta con sé.
Struzziero: La Storia dell’Azienda
Fondata nel cuore dell’Irpinia, l’azienda Struzziero è un baluardo della viticoltura campana.
Le sue origini risalgono agli inizi del Novecento, quando la famiglia Struzziero avviò un’attività vinicola basata sulla valorizzazione delle uve autoctone.
L’attuale generazione, Mario Struzziero, prosegue questa eredità con una visione moderna ma profondamente radicata nel rispetto della tradizione.
L’azienda è guidata con passione dalla famiglia, che ha saputo coniugare sapientemente innovazione tecnologica e sostenibilità.
Il lavoro nei vigneti segue principi di agricoltura integrata, con un’attenzione particolare alla biodiversità e alla conservazione del suolo.
In azienda si cura ogni fase della produzione per garantire che ogni bottiglia sia un riflesso fedele del terroir.
I vigneti si estendono su 13 ettari, collocati tra alcuni dei cru più prestigiosi dei vari areali irpini: ‘Villagiulia” a Montefusco, per il Greco di Tufo; “Campoceraso”, tra Venticano e Torre Le Nocelle, per il Taurasi; “Vignapezze” e “Cerreto” a Lapio per il Fiano.
Caratteristiche del Fiano di Avellino Cerreto 2018
Il Fiano di Avellino Cerreto 2018 è prodotto esclusivamente con uve del vigneto “Cerreto,” situato a Lapio, una delle zone più vocate dell’Irpinia.
I terreni, ricchi di argilla e calcare, e l’esposizione favorevole a circa 450 metri sul livello del mare conferiscono al vino una freschezza e una mineralità che rappresentano l’essenza del territorio.
L’anno dell’impianto è il 2007 e la superfice è di circa 3,5ha con allevamento a Guyot bilaterale.
La raccolta manuale delle uve assicura una selezione scrupolosa, con una resa volutamente bassa per favorire la concentrazione aromatica.
Il mosto fermenta in acciaio a temperatura controllata per preservare l’integrità dei profumi varietali.
Segue un affinamento sui lieviti per alcuni mesi, una scelta che dona al vino complessità e struttura.
La gradazione alcolica si attesta intorno al 13,5%, bilanciata da una freschezza vivace e da una mineralità incisiva.
Il risultato è un vino che sposa alla perfezione tradizione e modernità, capace di coniugare intensità e finezza.
La Degustazione del Fiano di Avellino DOCG “Cerreto”
La degustazione di questo vino è un viaggio sensoriale attraverso l’Irpinia: nel calice si presenta con un colore giallo paglierino intenso tendente all’oro, indice di una maturità che anticipa complessità olfattiva e strutturale.
L’approccio olfattivo rivela una stratificazione significativa.
Il primo impatto porta note di frutta a polpa bianca matura, fiori di campo, agrumi maturi, miele di castagno e una leggera nota affumicata seguite da rimandi mediterranei di macchia.
La componente minerale emerge progressivamente, accompagnata da sfumature di frutta secca e ritorni di tiglio.
La progressione aromatica rivela una complessità che si sviluppa nel tempo, dove ogni nota trova il suo spazio senza sovrapposizioni.
L’ingresso in bocca definisce immediatamente una struttura di peso specifico notevole. L’acidità si presenta come elemento architettonico, sostenendo una progressione gustativa articolata.
La sapidità emerge come complemento naturale alla struttura, definendo un equilibrio di precisione non comune.
La permanenza gustativa rivela una successione di sensazioni che attraversano il palato con ritmo costante: dalla frutta iniziale alla mineralità, fino a un finale che richiama note terziarie.
La persistenza è decisamente significativa, confermando una struttura costruita per il tempo. L’annata 2018 si colloca in una fase evolutiva ottimale, con prospettive di ulteriore sviluppo nel medio e lungo periodo.
L’Abbinamento con il Fiano di Avellino “Cerreto” 2018
La versatilità di questo Fiano lo rende ideale per accompagnare una vasta gamma di piatti; stabilisce relazioni gastronomiche di particolare interesse con la cucina territoriale campana.
Trova la sua massima espressione con preparazioni di pesce strutturate (tipo baccalà alla napoletana), crostacei nobili, formaggi di media stagionatura.
Tuttavia, grazie alla sua struttura e complessità, si abbina egregiamente anche a portate più sofisticate, come risotti ai frutti di mare, carni bianche con salse delicate o formaggi erborinati.
Il nostro punteggio gastronomico è 4/4, segno di un vino straordinariamente duttile, capace di valorizzare ogni piatto con cui viene accostato.
Conclusione
Il Fiano di Avellino Cerreto 2018 di Struzziero è molto più di un vino: è un ambasciatore del territorio, una bottiglia che racchiude storia, passione, tradizione e maestria artigianale.
Ideale per chi cerca un bianco dalla forte identità e dalle infinite sfumature, questo Fiano è destinato a lasciare un segno indelebile nella memoria di chi lo assapora.
Una vera perla dell’Irpinia, da custodire e condividere con chi sa apprezzare la bellezza del vino.