L’originalità non si esprime soltanto nel calice, ma anche nell’identità visiva. Per questo motivo, nell’edizione 2026 della guida Untold – Quello che non è ancora stato detto del vino abbiamo ritenuto opportuno assegnare il Premio alle Migliori Etichette: un riconoscimento al design che sa raccontare il vino ancor prima dell’assaggio.
Le Migliori Etichette di UNTOLD 2026 celebrano, quindi, il design come primo linguaggio del vino: un invito visivo che anticipa l’esperienza nel calice. Perché una bottiglia non è mai solo un contenitore: è una promessa, una grammatica visiva che restituisce identità e territorio, capace di raccontare la storia di un vino prima ancora che venga stappato.
In questa sezione abbiamo, quindi, premiato progetti grafici che superano la superficie, coniugando estetica e linguaggio del design per comunicare immediatezza, autorevolezza e memoria.
Migliori etichette di UNTOLD 2026: l’etichetta come racconto
Il design è la prima voce del racconto, ma l’etichetta ne è la struttura: leggibile, equilibrata, riconoscibile. È un microcosmo narrativo in cui segno e prodotto si fondono, un organismo vivo che veste il vino del proprio racconto e ne condivide la natura mutevole. La bellezza, qui, non è ornamento ma funzione: guida la scelta, crea valore simbolico, rafforza la memoria e trasforma un oggetto di consumo in un gesto culturale.
Per questo, il Premio Migliore Etichetta di UNTOLD 2026 non si limita a celebrare la forma, ma riconosce la capacità di un progetto grafico di allinearsi alla sostanza: la storia, l’origine, la tecnica e l’emozione del vino. È un riconoscimento al pensiero che il design non sia decorazione, ma struttura del racconto: un linguaggio visivo capace di dialogare con il pubblico e di accompagnare il vino dall’apertura al ricordo.
Migliori etichette di UNTOLD 2026: Il design come leva strategica
Negli ultimi anni, il design delle etichette ha assunto un ruolo sempre più strategico: non è più soltanto un elemento decorativo, ma un vero strumento di comunicazione capace di trasmettere valori, emozioni e unicità.
In un mercato globale dove lo scaffale è affollato e la concorrenza agguerrita, l’etichetta è spesso il primo contatto tra il consumatore e il vino: il momento in cui scatta la curiosità e nasce il desiderio di scoperta.
Un’etichetta ben progettata è un biglietto da visita che comunica filosofia produttiva, posizionamento e personalità. Per questo premiamo progetti grafici che uniscono estetica, chiarezza e coerenza con il contenuto, capaci di catturare lo sguardo e restare impressi nella memoria.
In un panorama sempre più competitivo, l’immagine diventa parte integrante della narrazione e contribuisce a creare un legame immediato e duraturo con il consumatore.
La scelta del nostro Chief Design Officer
La selezione delle etichette premiate è stata affidata direttamente a Simone Federico Giordano, Chief Design Officer di Decanto e autore dell’illustrazione dell’intero volume cartaceo. La sua sensibilità visiva e la sua esperienza nel design editoriale hanno contribuito a creare un’estetica che non è solo cornice, ma parte del racconto stesso.

Chief Design Officer di Decanto
Simone affronta ogni progetto con un approccio sartoriale: osserva il vino, ascolta la storia del produttore, analizza il territorio e traduce tutto questo in segni, colori e tipografie che parlano la stessa lingua del contenuto. Per lui, un’etichetta efficace deve essere immediatamente riconoscibile ma anche capace di svelare dettagli e sfumature a chi la osserva con attenzione. Nel processo di selezione, ha valutato non solo la bellezza formale, ma anche la coerenza narrativa, la leggibilità e la capacità di evocare sensazioni coerenti con il vino stesso. Il lavoro di Simone, con il suo equilibrio tra rigore tipografico e creatività illustrativa, incarna perfettamente la filosofia di Untold: ogni dettaglio grafico è pensato per dialogare con il contenuto, amplificare il messaggio e rafforzare il legame tra bottiglia e appassionato.
Le Migliori Etichette di UNTOLD 2026: i vini premiati
Per l’edizione 2026, le etichette selezionate rappresentano un ventaglio di stili e territori, accomunati dalla capacità di coniugare identità visiva e coerenza con il vino.
Ecco la lista delle migliori 5 etichette di UNTOLD 2026:
Ferrari Trento – Trento DOC Cuvée Zero18 Perlé Zero
Un’etichetta che incarna l’essenzialità: fondo bianco puro, tipografia nera e dettagli dorati. La scelta di eliminare ogni elemento superfluo riflette la filosofia “zero” del vino, dove nulla è aggiunto e tutto è calibrato. La stampa a caldo oro e l’uso sapiente degli spazi vuoti trasmettono rigore, trasparenza e un’eleganza senza tempo, in perfetta sintonia con la precisione del metodo classico trentino.
Colterenzio Schreckbichl – Alto Adige DOC Sauvignon “Lafóa” 2023
Un piccolo quadro in etichetta: su fondo nero opaco, una figura in blu e oro richiama suggestioni pittoriche che sfiorano Klimt e l’Art Nouveau. La composizione verticale e la tipografia elegante guidano lo sguardo verso il nome “Lafóa”, mentre la texture e la lamina dorata aggiungono profondità tattile. È un design che unisce arte e territorio, trasformando la bottiglia in un oggetto da contemplare.

Guerritore – Aglianico Colli di Salerno IGT Rosato “Diecimare” 2024
Geometrie nette e colori caldi – arancio, verde, beige – evocano la terra e il sole della Campania. Il pattern, moderno e modulare, lascia intravedere il rosa del vino, creando un dialogo tra contenuto e contenitore. La stampa serigrafica opaca e la disposizione equilibrata degli elementi rendono l’etichetta fresca, contemporanea e immediatamente riconoscibile.
Le Moire – Calabria IGT “Annibale” 2022
Due elefanti rossi, speculari, campeggiano su fondo bianco: un’immagine potente che richiama l’epopea di Annibale e la sua traversata. La grafica, ispirata a forme primitive e simboliche, è rafforzata da una tipografia verticale e geometrica che amplifica il senso di solidità. La scelta cromatica intensa e il contrasto netto creano un impatto visivo memorabile, in linea con il carattere deciso del vino.
Pellegrino 1880 – Pantelleria DOC Zibibbo “Nes” 2023
Il nome “NES” domina la scena, con caratteri ampi e puliti su fondo chiaro. I dettagli dorati e l’emblema circolare richiamano la luce e il calore di Pantelleria, mentre la composizione essenziale trasmette luminosità e immediatezza. La finitura lucida e la precisione tipografica conferiscono un’eleganza sobria, capace di raccontare il vino dolce dell’isola con autenticità e raffinatezza.
Dopo aver descritto sinteticamente queste etichette è bene sottolineare come le stesse, pur diverse per stile e provenienza, condividono la capacità di trasformare la bottiglia in un racconto visivo che anticipa e amplifica l’esperienza di degustazione.
Conclusioni
Il Premio Migliore Etichetta di UNTOLD 2026 dimostra come il racconto di un vino inizi ben prima di stapparlo. Un’etichetta di qualità non è solo un elemento estetico, ma un ponte narrativo tra produttore e consumatore, capace di evocare emozioni, trasmettere valori e imprimersi nella memoria.
In un’epoca in cui l’immagine è sempre più determinante nelle scelte d’acquisto, il design diventa un alleato strategico per i produttori. Non si tratta di estetica fine a sé stessa, ma di un linguaggio visivo che deve essere autentico, coerente e capace di resistere al tempo, proprio come un grande vino.

Grazie alla visione e alla cura di Simone, questa selezione diventa anche un manifesto di come il design possa essere parte integrante dell’esperienza del vino, trasformando ogni bottiglia in un oggetto che parla, seduce e invita alla scoperta. E, come ogni grande storia, anche quella di un’etichetta ben riuscita continua a vivere nella memoria di chi l’ha incontrata, molto dopo che l’ultimo sorso è stato versato.
E con questo è tutto, vi do appuntamento con il prossimo articolo dedicato ai Premi Speciali di UNTOLD 2026
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