Il pollo alle mandorle è un “sempre verde” apprezzato sia al ristorante che tra le mura domestiche, perché gustoso ma, allo stesso tempo, semplice e veloce da preparare.

È un piatto di origini cinesi nato, da quanto si narra, dai capricci dell’Imperatrice Dowager Cixi, durante l’ultima dinastia Qing (1644-1911); all’inizio, per questa ricetta revitalizzante, doveva essere utilizzata la quaglia ma la Cina non ne era particolarmente fornita per cui, con il tempo, questo volatile venne sostituito dal pollo.

Nonostante abbia origini cinesi, questo piatto è talmente versatile che si presta ad ogni occasione. Semplice da cucinare, gustoso e di buon impatto scenografico. Scopriamo che vino potremmo abbinarci!

Pollo alle mandorle: la ricetta

Quantità per 4 persone:

  • 500 gr di petto di pollo intero da tagliare a bocconcini
  • 1/2 cipolla bianca
  • 2 – 3 cucchiai di farina ’00 (in alternativa farina di riso)
  • 5 cucchiai di salsa di soia
  • 130 grammi di mandorle pelate (senza buccia)
  • un po’ di zenzero fresco

Prima di tutto, occorre tagliare il petto di pollo a quadretti di circa 2 cm ed infarinarli uno ad uno.

Far soffriggere, in un wok o in una pentola antiaderente, la cipolla tagliata molto sottile ed aggiungere i bocconcini di pollo. Far rosolare a fuoco vivo per circa 3/4 minuti, girandoli con delicatezza per cuocere tutti i lati.

Aggiungere i primi 3/4 cucchiai di salsa di soia e continuare la cottura per circa 2 minuti.

Intanto, in una padella antiaderente, tostare le mandorle a fuoco vivo tenendole costantemente d’occhio: infatti basta davvero poco perché si brucino! Eventuali scoppiettii, comunque, sono normali.

A questo punto, occorre aggiungere le mandorle tostate ai bocconcini.

Aggiungere la salsa di soia rimanente, una grattuggiatina di zenzero e far cuocere per circa 3/4 minuti facendo roteare la padella con delicatezza in modo che il composto si amalgami bene.

Se necessario, o a piacimento, aggiungere della salsa di soia.

Attenzione: la salsa di soia è parecchio salata!

Il piatto è pronto da servire, magari con del riso basmati o riso Selvaggio.

Pollo alle mandorle: qual è il vino perfetto?

Il pollo alle mandorle è condito prevalentemente con Salsa di Soia, nota per il suo carattere spiccatamente sapido. Il pollo, dal canto suo, ha un carattere tendenzialmente dolciastro senza particolari spicchi di sapore e le mandorle, conferiscono un retrogusto leggermente amaro.

Considerando la prevalenza della sapidità, il pollo alle mandorle andrebbe accompagnato da un vino che smorzi questa connotato. Quindi, è preferibile un vino con caratteristiche di morbidezza, probabilmente anche con delle uve con profumi e richiami “dolciastri”. Non dobbiamo però sottovalutare, la succulenza che si viene a creare dalla cremosità ottenuta dell’interazione degli ingredienti e che ci consiglia un vino alcolico e tannico.

Le nostre proposte di abbinamento

Pollo alle Mandorle: che vino possiamo abbinare?
Quando sono entrata in enoteca per scegliere il vino che avrei abbinato, avevo bene in mente le caratteristiche del piatto e quello che cercavo per il suo abbinamento: un vino bianco fermo, morbido e semiaromatico, con un grado alcolico non inferiore a 13% vol. Puntavo a delle uve aromatiche o semiaromatiche ma senza eccessi, morbidezza ma con carattere.

Un azzardo da tentare

Non viene consigliato spesso un vino rosso in abbinamento al pollo ma noi siamo qui per osare (con compostezza) su possibili e non meno improbabili abbinamenti tra cibo e vino.
Mi ricordo di un vino regalatomi tempo fa, un Barbera d’Asti Superiore: assolutamente delizioso, ricco di profumi e di struttura.
Ricordo, oltre alla frutta matura, il cacao, le spezie e la vaniglia ma soprattutto il piacere di berlo: un vino “romantico” di quelli che ti seducono davvero con la loro unicità.

L’ho pensato per il pollo alle mandorle per una sicura assonanza di profumi e per la freschezza che spalleggia la parte aspra della salsa di soia e che, con la sua struttura riuscirebbe, molto probabilmente a sostenere la sapidità del piatto.

Un grande classico

Profumato, minerale con una morbidezza avvolgente il Gewürztraminer è forse uno dei migliori abbinamenti con il pollo alle mandorle.

Il suo profumo, intenso e speziato, richiama i profumi vivaci della salsa di soia e dello zenzero creando una perfetta armonia olfattiva.
Al gusto, la morbidezza del vino asseconda la dolcezza del pollo e non sovrasta la sapidità della salsa di soia accompagnando, senza smorzarla, la sua vena accentratrice.

Testato per voi

Non ho potuto resistere ad un Terre Siciliane IGP, un blend di Traminer aromatico e Sauvignon Blanc.

Sto parlando del Kikè, delle Cantine Fina, consigliatomi in enoteca.

Sentori di frutta esotica, spezie e delicate note floreali. Sorso pieno ed intenso, lo definirei senza particolari sbilanciamenti gustativi ovvero, non troppo sapido, non troppo fresco, non troppo morbido. Questo non significa che si tratti di un vino scadente, ma piuttosto di un vino equilibrato, che si adatta perfettamente ad un piatto poliedrico come il pollo alle mandorle.

Un vino sorprendente, consigliatomi dall’enotecario che ha compreso benissimo le mie esigenze, sorprendendomi con questo originale mix di uve.

In conclusione

L’abbinamento cibo/vino è sempre piuttosto complesso, soprattutto in relazione a pietanze dai sapori esotici, come il pollo alle mandorle. Ma il gusto resta comunque un elemento soggettivo, per cui l’abbinamento migliore è quello che piace.

C’è chi preferisce scegliere per concordanza e chi per contrapposizione rispetto al gusto del piatto.
Scegliendo la prima opzione, si avrà una continuità ed armonia di sensazioni, mentre nel secondo caso, si creerà un contrasto interessante, davvero in grado di valorizzare il piatto.

Sbizzarritevi!

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