Un viaggio alla scoperta del Trentodoc tra le bollicine di montagna
Sarà per le sue 75 riserve naturali, i 300 specchi d’acqua e l’aria frizzante di montagna: essere in Trentino sembra proprio un libro di fiabe, sempre aperto e pronto a stupire chi abbia voglia di atmosfere incantate.
In questo libro fiabesco chiamato Trentino, ci siamo immersi solo in una parte, nell’area della Trentodoc, sfogliando i capitoli sulle le sue meraviglie: dai piatti tipici ai luoghi da visitare a Trento e dintorni, fino alle migliori cantine da visitare e che ogni wine lover dovrebbe includere nel suo viaggio.
Sappiamo bene che ciò che troverai qui sarà un riassunto delle tante pagine che il Trentino e l’area della Trentodoc mettono a disposizione, ma abbiamo raccolto tutte le informazioni utili per un wine tour da e viaggiarono per sempre felici e contenti.
Indice
La denominazione Trentodoc Metodo Classico
Tra le Alpi e il Lago di Garda, vigneti tra i 200 e i 900 metri di altitudine, tra forti escursioni termiche durante il giorno: è proprio da qui che nasce la denominazione Trentodoc, dedicata ai vini spumanti bianchi e rosati ottenuti con il Metodo Classico.
Questa denominazione nasce nel 2007 per costruire un’immagine iconica ed unitaria per i tanti spumanti delle montagne trentine ed è anche tra le prime in Italia, seconda solo allo Champagne.
Se la storia del Trentodoc è molto recente, la tradizione delle bollicine trentine è invece ultracentenaria, fatta di sperimentazione e tanta pazienza dei produttori.
Quali sono le uve ammesse per un trentodoc?
Nel disciplinare appaiono i vigneti di:
- Chardonnay
- Pinot Bianco
- Pinot Nero
- Pinot Meunier
Da queste uve nascono i vini spumanti che esprimono tutto il territorio con la loro complessità aromatica, eleganza e freschezza e anche tanta pazienza, perché la maturazione di un Trentodoc può richiedere dai 15 mesi fino a 10 anni.
Le migliori cantine da visitare nel Trentodoc
Sapevi che ci sono circa 60 case spumantistiche? Ognuna di esse ha la sua unicità, ma tutte si somigliano per la passione per le bollicine, la maestria e la precisione nel lavoro.
Come capirai, qui è impossibile elencare tutte. Per questo abbiamo scelto quelle con storie più antiche e una particolare offerta per la visita.
Cantine Ferrari
Il racconto di questa cantina potrebbe cominciare con un C’era una volta, perché il sogno si è avverato e l’happy ending dura fino ad oggi. Quindi, c’era una volta nel 1902, Giulio Ferrari che un giorno ebbe un’idea frizzante: quella di creare uno spumante all’altezza dello Champagne francese. È proprio durante i suoi viaggi in Francia che si accorse dell’estrema somiglianza fra la regione dello Champagne e il Trentino, per il clima e il suolo. Da quel momento in poi si ha l’inizio di una nuova storia.
Nel 1952 è poi Bruno Lunelli ad acquisire l’azienda e l’ha resa la più grande azienda in Italia.
Se questa favolosa azienda ti ha affascinato e vuoi visitarla, la strada da fare è molto facile : si trova a pochi passi da Trento ed è raggiungibile dall’autostrada. Qui ti aspettano tutto l’anno varie opzioni di degustazione in cantina con prodotti locali in accompagnamento. Alcuni format includono anche il pranzo nella vicina Locanda Margon, ristorante due stelle Michelin gestito dalla famiglia Lunelli.
Ti consigliamo una visita all’azienda dei Fratelli Lunelli, soprattutto se ti avvicini per la prima volta al mondo del metodo classico e Trentodoc.
Moser
Una storia che nasce da una passione per la vigna da tre generazioni, da Cantine Moser potrai visitare la cantina dove conoscerai i processi di vinificazione e affinamento, e degustare gli spumanti nella modernissima sala dedicata.
Se oltre ad essere un wine lover ami anche il ciclismo, vicino la sala degustazione, potrai visitare anche un piccolo museo delle imprese ciclistiche della famiglia Moser, in cui sono esposte bici d’epoca, ma anche maglie e trofei che hanno fatto la storia degli ultimi 50 anni del ciclismo italiano.
Letrari
È un giardino incantato quello della casa spumantistica Letrari, con olivi, limoni, piante di mirto e corbezzolo, che accoglie ogni visitatore tutto l’anno. La cantina svela i segreti delle bollicine, ripercorrendo le tappe della trasformazione dell’uva in vino. Può accogliere, previa prenotazione, visite guidate di gruppo con possibilità di degustazione, pranzo e visita ai vigneti.
Villa Corniole
A 25 minuti d’auto dal centro di Trento, nella Valle di Cembra, ai piedi delle Dolomiti del Trentino-Alto Adige, sorge Villa Corniole, una cantina tanto piccola quanto grande per il suo fascino e il suo interesse.
La cantina ti accoglierà per un’interessante tour guidato dalle donne di famiglia, un’interessante degustazione nella sala dedicata e terrazza sull’incantevole vallata.
I prodotti e i piatti tipici di Trento
La cucina di Trento, ma in generale quella trentina, è tanto semplice quanto sostanziosa come accade per la maggior parte delle cucine regionali. I piatti tipici sono legati quindi legati alla storia, ai bisogni e all’offerta del territorio.
- I Canederli: forse tra i più conosciuti e apprezzati della cucina trentina, i canederli sono delle palline a base di un impasto con pane, uova, farina, latte, spezie e aromi al quale si possono aggiungere carne, salumi o formaggi.
- Strangolapreti: altro primo piatto trentino, sono degli gnocchetti dal tipico colore verde dovuto agli spinaci nell’impasto e conditi con burro e salvia. Conclude questa bontà il formaggio grattugiato.
- Gli spezzatini: tra i secondi più apprezzati è il tonco de pontesel, uno spezzatino molto ricco con carni miste di maiale, manzo e vitello, alle quali si aggiungono lardo, pancetta e pezzi di luganega (una salsiccia tipica del nord Italia). Altro spezzatino molto diffuso in Trentino è a base di carne di cervo.
- La carne salada: un salume tipico della provincia di Trento che si prepara con i tagli di manzo, lingua di vitellone o coscia di cavallo.
- Lo Strudel: il dolce più conosciuto d’Italia, le cui origini sono abbastanza incerte. C’è chi sostiene venga dall’Ungheria chi dall’Austria o addirittura la Turchia. Ma qualsiasi sia la sua vera origine, certo è che lo Strudel è una prelibatezza che si realizza con mele, cannella, uvetta e pasta sfoglia. Una volta tagliato, si crea quello che in tedesco si chiama strudel, cioè un vortice. E il vortice di bontà per il palato è assicurato.
- Gli Straboi: delle frittelle a base di zucchero, acqua, farina, uova, latte e un goccino di grappa, ideale come merenda o spuntino. Se sentirai dire stràboli, stràuli, fortaie o strauben, si sta parlando sempre di questo dessert fritto che dalla forma ricorda una chiocciolina.
- La trota trentina: uno dei prodotti tipici troviamo, forse come sorpresa per molti, che ha ricevuto il riconoscimento di prodotto igp. Da gustare al forno, alla griglia, in padella o al cartoccio.
Dove mangiare a Trento
Dopo la lista delle prelibatezze la domanda: è dove mangiarle? Qui ti segnaliamo alcuni dei migliori ristoranti di Trento.
- Antica Trattoria ai due Mori: si trova a due passi dal Castello del Buonconsiglio ed è uno dei ristoranti più antichi della città…le sue origini risalgono al Quattrocento! Tra le specialità ci sono piatti tipici tipici di Trento, interpretati in chiave moderna o più classica. Per i primi piatti da provare ci sono gli strangolapreti e i canederli, per i secondi la carne salada.
- Osteria Le Due Spade: nato durante il concilio di Trento per accogliere pellegrini e viandanti, oggi accoglie turisti e chi ha voglia di gustare menù sia di carne che di pesce. Tra il fascino storico che conserva questo ristorante, puoi solleticare il tuo palato con entré della casa e la trota marinata e affumicata.
- Osteria Il Cappello: se farai un giro al castello, al Duomo e alla chiesa di San Pietro ed è ora di pranzo, l’osteria Il Cappello ti aspetta proprio lì vicino. La sua cantina propone una scelta di circa 150 etichette con un’attenzione particolare al Trentino Alto Adige, con una possibilità di degustare, oltre ai piatti tipici del territorio, una selezione di vini anche al bicchiere.
- Ristorante il Libertino, il ristorante enologico: situato in uno dei quartieri più antichi della città, questo ristorante è il paradiso per i wine lovers, perché propone centinaia di etichette da accompagnare a piatti gustosi piatti regionali: tortel de patate, fagottino di carne salada, canederli di verza, controfiletto di cervo, ma anche proposte di pesce di lago.
Trento e dintorni: cosa fare e vedere
In Trentino hai davvero tanta scelta su cosa fare e vedere. Qui abbiamo raccolto alcune idee, che potrai inserire nel tuo itinerario in base alle tue passioni.
- Fare “el giro al sas”, una visita diversa nel centro di Trento: entrare nel cuore di Trento significa immergersi in una città dal gusto rinascimentale e storico con il famoso Duomo e la sua torre adiacente. Ma per apprezzare al meglio e catturare tutti i dettagli della città, ti proponiamo una visita diversa dalle solite proposte: “el giro al sass”, il classico tour del sabato pomeriggio per un abitante di Trento…doc. Il percorso inizia da Piazza Pasi e prosegue per Via Oss Mazzurana, Via Manci, Via San Pietro e via Oriola. per poi arrivare di nuovo a Via Oss Mazzurana, formando così un quadrilatero.
Perché si chiama el giro al sas? Il sas significa sasso. Ed erano fatte proprio di sas le case del quartiere “Fossato del Teatro”, il quartiere più antico della città che era nato sopra le rovine della città romana (oggi visitabili).
- Visita al Castello del Buonconsiglio: imponente e austero ai suoi visitatori di oggi, come agli abitanti di allora, il Castello mantiene circa la sua struttura originaria del XIII secolo. Inalterati nel tempo sono anche i dipinti e gli affreschi cinquecenteschi al suo interno, soprattutto nella Torre dell’Aquila, le cui pareti sono affrescate con il “Ciclo dei Mesi”, un capolavoro del gotico internazionale.
- MUSE, Museo delle Scienze: una tappa facilmente raggiungibile in 10 minuti a piedi dalla piazza del Duomo. Nel museo ci sono mostre interattive sulla fauna ed illustrano l’ambiente della regione e spazi dedicati alla conservazione dell’ambiente e allo sviluppo sostenibile. MUSE è adatto a tutta la famiglia, anche per i bambini dai 0 ai 5 anni, grazie ad uno spazio dedicato per imparare a scoprire e a stupire. I bambini faranno oooh! Anzi, un Maxi Ooh!! come il nome della sala per i più piccoli.
- Passeggiare nella natura intorno al Lago di Toblino: se hai voglia di stare lontano dalla città e respirare la frizzante aria di montagna e della natura, se non ami particolarmente lo sport o hai voglia solo di riposare e fare scorta di relax. Il Lago di Toblino è uno dei laghi più carini del Trentino, circondato da boschi dove poter trascorrere del tempo in tranquillità in compagnia di amici o della famiglia per delle passeggiate intorno al lago o per esplorare i dintorni in mountain bike in un’atmosfera fatata. La leggenda narra proprio che il lago sia dimora delle fate, molto rispettate dagli abitanti del luogo, tanto da esserci una targa del castello di Toblino a ricordarle.
- Orrido di Ponte Alto: se vuoi vivere un’altra esperienza fatata, ma più avventurosa non puoi perdere lo splendido canyon con cascate di oltre 40 metri, dove potrai entrare accompagnato con guide.
Quello che non è ancora stato detto del vino
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