La Sicilia è terra di agricoltura e agricoltori. La maggior parte delle terre coltivate sono agrumeti, uliveti e naturalmente vigneti. Da Palermo ad Agrigento passando per Messina e Catania, il vitigno ha un ruolo di assoluto protagonista. Ed è proprio in provincia di Catania che si trova la cantina Palmento Costanzo, esattamente a Passopisciaro. La particolarità di questa azienda è la localizzazione. Si trova sul versante Nord del vulcano attivo più grande d’Europa, l’Etna. In questa zona hanno trovato terreno fertile vitigni autoctoni come il Carricante, il Catarratto, il Nerello Mascalese e il Nerello Cappuccio. E proprio questi ultimi sono i protagonisti nel nostro vino, l’Etna Rosso DOC “Mofete” 2017. Ma prima di analizzare tutte le particolarità del vino, vorrei raccontare la storia di questa splendida cantina.

La cantina Palmento Costanzo

Palmento Costanzo nasce nel 2010 quando la famiglia Costanzo acquista i vigneti che circondano l’antico palmento, luogo tradizionale dove veniva vinificato il vino. In seguito la famiglia Costanzo si è impegnata a modernizzarlo, mantenendone però la struttura originale. Difatti quest’ultima si può definire a piramide: l’uva giunge nel primo livello dove viene selezionata e finisce nella pigiatrice. Successivamente il mosto finisce nel secondo livello, dove si trovano i tini di fermentazione. E infine nel terzo e ultimo livello si trovano le botti per l’affinamento.

L’amore per la terra e la passione per questo magico territorio, spinge la cantina ad adottare un’agricoltura biologica e più tradizionale possibile. Dalla vendemmia rigorosamente manuale di alberelli situati su terrazzamenti a 700 metri d’altitudine, al lavoro svolto in cantina utilizzando tecnologie che permettono di ottenere un vino sempre migliore. L’obiettivo della cantina Palmento Costanzo è quello di ottenere uve di alta qualità rispettando l’ambiente, la pianta e il suolo.

Il Mofete 2017

Esempio perfetto della filosofia di Palmento Costanzo è il Mofete 2017. Questo Etna Rosso è un blend di Nerello Mascalese e, in quantità minore, di Nerello Cappuccio. Le uve crescono su alberelli relativamente giovani, di circa 30 anni e la vendemmia avviene nella seconda parte di ottobre. La vinificazione avviene in acciaio mentre l’affinamento viene fatto in più step. Il primo anno il vino riposa per il 50% in acciaio e il 50% in botti grandi di legno. Successivamente continua per un altro anno il suo affinamento, stavolta in bottiglia, prima di essere messo sul mercato.

Il Mofete 2017 di Palmento Costanzo si presenta nel calice di un rosso rubino. All’olfatto la complessità dei sentori la fa da padrona: dalla frutta a bacca rossa come mora e ciliegia, si passa a profumi di pepe nero, note erbacee e anche una sottile dolcezza di liquirizia. All’assaggio il vino non tradisce le aspettative. L’acidità spicca sul resto delle caratteristiche, seguito da una buona corposità e sapidità. Il tannino è ben levigato, deciso e il sorso lasciaal p alato dei ricordi di liquirizia. Nonostante questo vino abbia già raggiunto un ottimo equilibrio, è possibile lasciarlo riposare ancora qualche anno in cantina.

Abbinamento col cibo

Questo ottimo vino si sposa benissimo con carne a cotture diverse; ad esempio in umido o alla brace. In alternativa si potrebbe proporre un ottimo piatto di pasta fresca con sugo di carne. 

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