Un esempio di crescita e qualità su tutto il territorio nazionale. La cantina Feudi San Gregorio è riuscita ad imporsi sul mercato nazionale e internazionale grazie alla produzione concentrata sui vitigni autoctoni. A coronare il grande progetto è arrivata la sede di Sorbo Serbico, un vero capolavoro architettonico.

La storia e la passione di Feudi San Gregorio

La cantina Feudi San Gregorio della famiglia Capaldo è stata fondata nel 1986 sulle colline dell’Irpinia e oggi è un simbolo dell’enologia del sud Italia. Trecento ettari di vigneti che, grazie ai terreni vulcanici e a un microclima unico, riescono a produrre vini di qualità pregiata e dal grande potenziale. Nel corso degli anni questa cantina ha saputo rivoluzionare il mondo del vino in questa regione, ponendo l’Irpinia al centro di questa nuova visione.

Una zona particolare quella dove sorge la cantina Feudi San Gregorio. Un clima montano con latitudini mediterranee che contribuiscono a dar vita a vini che presentano caratteristiche simili anche a quelli del nord Italia. Quello che caratterizza questa cantina è anche lo stretto rapporto con l’arte. Persino la realizzazione dele etichette dei vini è stata affidata all’artista Massimo Vignelli che dal 2001 rende ancor più unici questi prodotti.

L’incontro tra Italia e Giappone

A Hiraku Mori, socia dello studio ZitoMori, è stato affidato il delicato compito di riprogettazione della cantina Feudi San Gregorio. Con sedi a Milano e ad Avellino, lo studio, rappresenta il perfetto connubio fra arte italiana e giapponese. Questa unione fra Hiraku Mori e Maurizio Zito nasce nel 1996 con l’intento di fondere queste due culture differenti in un unico stile architettonico.

Oggi la loro attività riguarda la pianificazione e il marketing territoriale con restauri e rifunzionalizzazioni di edifici di interesse privato o pubblico. Alla base di ogni loro progetto c’è il rapporto diretto con il cliente con il quale si interfacciano per confrontarsi al fine di personalizzare al meglio ogni elemento, rendendolo unico e identificativo.

Il progetto di Feudi San Gregorio

Gli studi effettuati per la riqualificazione della cantina Feudi San Gregorio hanno come scopo principale quello di dare una casa ai propri vini che diventasse quasi un luogo sacro. Il progetto si fonda sull’idea di dar vita ad un edificio che possa rispecchiare la tendenza dinamica dell’azienda e che renda unica la struttura di una cantina che vuole stare al passo con i tempi e con le novità architettoniche.

Si è cercato di mettere in risalto l’edificio progettando qualcosa che fosse riconoscibile e facilmente identificabile, proprio a rimarcare il carattere di unicità della cantina.

Legame con il territorio e la tradizione

La cantina Feudi San Gregorio sorge su un crinale non molto lontano da Avellino. Quello che è stato fatto in questo progetto è stato ricreare un ambiente magico, fatto di nuovi elementi naturali che dialogassero con quelli preesistenti del paesaggio dell’Irpinia.

Lo sviluppo principalmente interrato non va ad intaccare il territorio circostante, rendendo meno impattante la struttura stessa. Lo stile dell’architetto Hiraku Mori è riuscito a unire la funzionalità delle strutture allo stretto legame con la natura del territorio, minimizzando l’impatto ambientale.

Tecnologie impiegate nella cantina Feudi San Gregorio

Un design moderno e ben integrato nel territorio circostante grazie al sapiente utilizzo dei materiali. Il tetto in acciaio si fonde alla perfezione con le pareti in vetro, zinco e cemento. Una geometria precisa e l’impiego dell’acciaio corten aiutano la struttura a crescere insieme all’ambiente naturale.

Esigenze funzionali

Nella Cantina Feudi San Gregorio l’esigenza principale era quella di riuscire a sfruttare il più possibile tutti gli spazi disponibili, senza crescere in altezza, andando quindi a disturbare il paesaggio, ma propagandosi sottoterra. In questo modo è stato possibile anche ricreare le condizioni climatiche e di umidità ideali per consentire al vino di invecchiare al meglio.

Il concept architettonico

Il concept di cantina Feudi San Gregorio è molto influenzato dallo stile minimalista e giapponese dell’architetto Mori. Impossibile non notare la mano e l’ispirazione di Mies Van der Rohe, il celebre architetto che fece suo il motto ‘less is more’, meno è meglio. Da qui le linee essenziali, le forme geometriche e l’essenzialità che contribuisce a rendere elegante, ma anche funzionale l’intera struttura.

Distribuzione degli spazi

Vi è una perfetta comunicazione fra gli spazi esterni con l’anfiteatro, i giochi d’acqua e i giardini pensili e quelli interni dove il ristorante stellato appare come una struttura sospesa sopra la bottaia. L’edificio si presenta come un magistrale gioco d’incastri dove le zone di produzione si alternano a residenze, uffici e sale degustazione senza quasi accorgersi della successione degli spazi.

I principi di Design e lo stile di Feudi San Gregorio

Sostenibilità

Come è proprio dello stile giapponese, l’intero progetto è pensato per garantire una massima sostenibilità ambientale. Essendo il 70% dell’intera azienda interrato, si ha avuto modo di minimizzare le spese per la gestione delle temperature e dell’umidità delle zone di lavorazione e conservazione del vino.  Grazie al tetto giardino è stato possibile ricreare un microclima perfetto anche per le zone funzionali della cantina.

Innovazione

L’innovazione nel progetto della cantina Feudi San Gregorio sta nel rapporto con la luce. Proprio su questo tema è stata data maggiore attenzione, ponendo al centro dei progetti la verticalità dell’asse che accompagna la luce dell’esterno al buio che si ritrova in cantina.

Lo Stile

Lo stile della cantina Feudi San Gregorio è minimalista e naturale. Lo scopo di ricreare un ambiente conviviale e accogliente è stato reso possibile grazie al susseguirsi di ambienti esterni pensati per massimizzare l’aspetto artistico dell’azienda. All’interno, specialmente per quanti riguarda il ristorante stellato, è possibile ammirare la linearità e la semplicità che richiamano sia lo stile giapponese che quello minimalista di Van der Rohe.

Impatto sul territorio

Grazie alla progettazione studiata per non impattare negativamente sul territorio, la cantina Feudi San Gregorio interagisce perfettamente con l’ambiente circostante. Innovative scelte progettuali e tecnologie architettoniche hanno permesso di realizzare una struttura che si è integrata e ha saputo dimostrare di poter essere un esempio in tutto il mondo.

La cantina Feudi San Gregorio è una delle prime cantine d’autore in Italia e non è un caso se sia stata esposta per due volte alla Biennale d’Architettura a Venezia grazie alla sua perfetta realizzazione.

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