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I nostri assaggi a Champagne Experience 2025

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Si è conclusa l’ottava edizione dello Champagne Experience svoltosi quest’anno a BolognaFiere.

Questa manifestazione ha registrato 7 mila professionisti del settore e amanti dello Champagne, con un incremento del 20% rispetto alla precedente edizione modenese.

All’evento, organizzato da Excellence srl Società Italiana Distributori e Importatori, erano presenti 145 produttori tra Maison e Vigneron da tutte le zone dallo Champagne, che hanno messo a disposizione in totale più di 700 etichette.

I nostri assaggi

Montagne de Reims

La prima zona in cui ci siamo imbattuti nei nostri assaggi è la Montagne de Reims, una delle regioni più rinomate per lo Champagne, zona di principale produzione di Pinot Noir e Pinot Meunier. Gli Champagne di questa zona sono noti per essere strutturati e complessi, come quelli della produttrice Sylvie Moreau. La Maison, che nasce nel 1962, punta in modo particolare sulla vinificazione del Pinot Meunier, con piante che raggiungono anche 60 anni di età.


Il “Racines” è uno Champagne composto da 50% Pinot Meunier, 30% Chardonnay, 20% Pinot Noir, con una sosta sui lieviti di minimo 36 mesi.
Di colore giallo paglierino, sfodera profumi intensi che ricordano la mela golden e la panificazione, mentre il sorso è dinamico e vibrante.

Abbiamo assaggiato anche “Carrè Or Extra Brut”, formato dallo stesso uvaggio di Racines ma con ben 140 mesi sui lieviti.
Dal colore dorato, questo Champagne risalta per i profumi di pasticceria secca, paste al burro e frutta secca. Un sorso avvolgente e rotondo, accompagnato, nonostante il lungo affinamento, da una freschezza che invoglia la beva.

Vallèe de la Marne

La Valle de la Marne è la zona più eterogenea dello Champagne sia per il suolo prevalentemente argilloso che per i vitigni coltivati, dove la fa da padrone il Pinot Meunier. Appolonis Michel Loriot sin dal 1675 valorizza al meglio questo territorio e questo vitigno con grande coerenza.

Abbiamo assaggiato varie versioni del Pinot Meunier. Il “Meunier”, uno Champagne che, come dice il nome, viene prodotto con100% Pinot Meunier, con un affinamento post tiraggio di 24 mesi sui lieviti. Si presenta nel bicchiere di colore verdolino, con sentori fragranti di frutta e fiori bianchi ed un sorso teso e scattate.

Mentre con lo Champagne “Melodie”, un millesimato 2013 da 108 mesi sui lieviti, abbiamo riscontrato l’avvolgenza e l’eleganza che ci aspettiamo da un grande Champagne.
Con un colore dorato luminoso, i sentori di panificazione e noci anticipano una bocca piacevole, con un’estrema morbidezza e persistenza.

Côte des Blancs

La Cote de Blancs è una zona prestigiosa per la produzione di Chardonnay. I loro vini sono noti per l’eleganza e la mineralità. Tutto questo lo ritroviamo negli Champagne di Frank Bonville che, attraverso i suoi 15 ettari, produce Champagne tutti qualificati Grand Cru.
Un’attenzione particolare merita il design delle etichette: ognuna racconta e anticipa, attraverso la grafica, le caratteristiche del vino che sia lineare e diretto o rotondo e avvolgente.


Abbiamo assaggiato tutte le quattro versioni di Chardonnay,  i quali variano solo la sosta sui lieviti cominciando da minimo 30 mesi sino 84 mesi.
Siamo stati piacevolmente colpiti dal “Unisson Brut Grand Cru Blanc de Blancs”, uno Chamoagne che sosta sui lieviti 48 mesi. Un colore paglierino, con sentori di crosta di pane amalgamati ad una dolcezza di pasticceria fanno presagire un sorso morbido, vellutato e, come mostrato in etichetta, rotondo.

Sempre nella Cote des Blancs un altro vigneron che ci ha stupiti è Gonet Sulcova. Con soli 40 anni alle spalle, Sulcova riesce a tirare il meglio dai propri Champagne grazie a lunghi affinamenti sui lieviti.

Abbiamo assaggiato “Expression du Mesnil Grand Cru Brut Millesime”, uno Champagne millesimato 2006, con ben 240 mesi sui lieviti!
Un vino raro con straordinaria evoluzione e complessità aromatica. Il colore dorato anticipa i sentori mielosi, una pasta sfoglia al caramello, albicocca disidratata, un connubio tra profumi dolci e tostature. È uno Champagne profondo, con una decisa freschezza ben equilibrata da una morbidezza evolutiva e con una bolla elegante e raffinata. Una vera esperienza sensoriale.

Côte des Bar

Ci troviamo nell’Aube, una regione dove negli ultimi anni c’è stata una  grande crescita qualitativa. La Maison Jacques Defrance ne è la prova. Nata nel 1867, dal 2017 è certificata HVE 3, uno dei più alti riconoscimenti in fatto di sostenibilità.


Abbiamo assaggiato i loro tre Champagne: vini che esprimono la territorialità con struttura e mineralità con affinamenti che partono da 24 a 90 mesi sui lieviti.
L’ “Excellence Extra Brut”, prodotto da 100% Pinot Noir, si presenta con un colore verdolino, sentori intensi di crosta di pane e frutta fragrante. In bocca risulta piuttosto vivace e persistente.
La versione Rosè Argile Rosè Brut” sosta 24 mesi sui lieviti e si presenta con un colore rosa salmone, dai profumi intensi di frutta fresca. Un gusto tagliente ma piacevole dove l’aroma della frutta rende il tutto equilibrato.

Masterclass Collet


Abbiamo avuto l’onore di partecipare alla Masterclass della Maison Collet, guidata dal relatore Eric George, il quale ha avuto il piacere di condividere con i partecipanti tutte le peculiarità del territorio in cui si espande la Maison.
Ci ha presentati 4 vini che esprimono al meglio la diversità dei terroir dello Champagne e le varie lavorazioni.
Tra questi un Rosè a base di 50% Pinot Noir e 50% Chardonnay, 48 mesi sui lieviti: colore salmone vivo, con sentori di frutta fresca e gusto ben equilibrato.
L’ultimo Champagne assaggiato è stato l’ “Espirt Couture” : 60% Chardonnay e 40% Pinot Noir, 84 mesi sui lieviti.
Il color dorato introduce profumi di frutta disidrata, note di pasticceria dolce, frutta secca, un sentore di speziatura dolce di cannella. Al primo sorso è sinuoso, contornato da una importante avvolgenza. Sicuramente la persistenza è un suo punto di forza dove ritornano i sentori di frutta disidrata e retrogusto dolce che bilancia il sorso.





Untold

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