Un vitigno da un carattere forte, con una grandissima struttura e tannicità, che richiede anni di riposo prima di raggiungere un equilibrio perfetto. Il Sagrantino, protagonista indiscusso della viticolture tra le colline umbre,è uno dei vitigni più “strong” del nostro territorio.

Proprio in questo ambiente trova il suo habitat ideale: tra le colline di uno dei borghi più belli d’Italia, Montefalco. Ed è proprio qui che sorge la cantina Rocca dei Fabbri.

L’Azienda

Rocca dei Fabbri nasce nel 1982 per iniziativa di Pietro Vitali, patron di questa fortezza, il quale dopo numerose esperienze, comprese che la zona di Montefalco si sarebbe dimostrata habitat ideale per la nascita della cantina. Infatti l’intento di Vitali, fu quello di valorizzare l’intero  territorio sotto l’aspetto artistico, paesaggistico  e naturalmente enograstromico.

Le vigne dell’azienda di estendono per 60 ettari intorno alla Rocca permettendo un lavoro in cantina e in vigna svolto in simbiosi: l’uva appena raccolta viene trasportata direttamente in cantina per la lavorazione.

Il Vino

Il Sagrantino di Montefalco è il fiore all’occhiello di Rocca dei Fabbri. La zona particolarmente vocata per la produzione di vini rossi e la massima attenzione dell’azienda per la materia prima si riscontrano nel vino sotto forma di complessità e buona struttura. Dopo la vendemmia che comincia  a fine ottobre, svolge una macerazione per 20 giorni sulle bucce e successivamente una fermentazione in acciaio. Naturalmente l’affinamento è un processo lungo e impegnativo dalla durata di circa due anni e mezzo (12 mesi in acciaio e 18 mesi in legno).

Il vino si presenta con un colore rosso granato con riflessi aranciati dal quale intuiamo tutta la complessità del vino. Confetture di prugne, more, spezie e una leggera tostatura sono i sentori dominanti di questo vino il quale presenta una grande intensità e finezza. Al gusto le confetture e un finale speziato sono le sensazioni che spiccano maggiormente, ma ciò che ci sorprende di più è il tannino. Potente, levigato, elegante è riuscito a trovare il giusto equilibrio negli anni.  A stupire, inoltre, è la persistenza del vino, il quale continua ad espandersi ed a invadere la bocca anche dopo diversi minuti.

L’Abbinamento

Data la complessità e l’intensità di questo Sagrantino di Montefalco, l’abbinamento più consono potrebbe essere con  formaggi stagionati o, se vogliamo dar spazio al piacere del nostro palato, con una bellissima entrecôte alla griglia.


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