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Blind Tasting:Cos’è la Degustazione alla Cieca e come si effettua

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Blind Tasting o Degustazione alla cieca è un modo di degustare e valutare un vino senza la pur minima indicazione ad esempio l’etichetta, il packaging, il nome del produttore e le varie indicazioni che la bottiglia potrebbe darci. Questo ci da la possibilità di sfruttare al meglio i nostri sensi come ad esempio vista, olfatto e gusto. Quando si è davanti a una bottiglia coperta sono proprio questi i sensi che ci permettono di giudicare e descrivere un vino.

In molti corsi è una pratica molto usata, come lo è per molte guide di settore. Basti pensare che l’esame visivo è il primo senso che mettiamo in funzione quando ci viene versato il vino nel calice.

Degustazione alla Cieca: Concentriamoci senza indicazioni

Se non si conosce il contenuto di una bottiglia è molto più facile porre concentrazione sul vino nel calice, restando imparziali senza farsi condizionare dal nome delle cantine più o meno blasonate. In molti casi questo genere di degustazione permette di trovare somiglianze e caratteristiche comuni tra i vari vini ritrovando quel filo conduttore che potrebbe ricondurci a vitigno e a zona di produzione.

Questa degustazione potrebbe esser utile anche in fase di esami da sommelier, per ripassare la parte teorica ed immagazzinare quelle caratteristiche (sentori, freschezza, sapidità, tannino ecc.) che potrebbero servire nel descrivere il vino, anche se il miglior allenamento è pur sempre la parte pratica.

Perché degustare alla Cieca

La Degustazione alla cieca può avere molteplici obbiettivi, sia per professionisti che per amatori.

Cercare di identificare il vitigno di provenienza del vino che abbiamo nel calice, cercando di capire le somiglianze o quelle caratteristiche che ci indirizzano alla scelta o viceversa ad escluderne altri.

  • Molto interessante è anche “giocare” nel capire da che Terroir provengono i vini nei calici dello stesso vitigno. Cambiando Terroir possono cambiare totalmente le caratteristiche che troverò nel vini che ho in degustazione. La variazione del microclima e dei suoli influirà sul vitigno stesso.
  • La degustazione alla cieca è una tecnica usata dalle Guide o da chi dovrà recensire o giudicare determinati vini scelti. Molti concorsi utilizzano questa degustazione per evitare pregiudizi o preconcetti che un etichetta può dare, arrivando alla conclusione con un giudizio del tutto imparziale.
  • Può esser utile anche per aver un confronto tra vini della stessa tipologia, può esser il colore, l’effervescenza, la quantità di zucchero presente ad esempio negli spumanti.
  • Nelle degustazioni comparative rientrano le Orizzontali e le Verticali.

Degustazione Orizontale

Vengono messi in degustazione vini della stessa tipologia, stesso vitigno, stessa denominazione, stessa annata ma di cantine diverse. Molto utile per capire lo stile produttivo di ogni cantina e le differenze che i terreni e sottozone possono dare a parità di annata.

Degustazione Verticale

Vengono messi in degustazione vini della stessa tipologia, stesso vitigno, stessa denominazione, stesso produttore ma con annate diverse. Una degustazione molto utile per capire ciò che ogni annata è riuscita a regalare e soprattutto l’evoluzione che un vino può avere nel tempo.

Come migliorare nella Degustazione alla Cieca

In molti casi il modo migliore è partecipare a degustazioni dove a condurle vi sono dei professionisti con molta esperienza che ci potrebbero permettere di migliorare il nostro bagaglio tecnico e la nostra capacità di analizzare il vino, indirizzandoci verso ciò che vi è nel calice.

Bisogna sempre puntare a migliorare il proprio bagaglio tecnico. Ogni volta che si degusta, cosa molto importante è annotare quelle caratteristiche che potrebbero ricondurci al vino e soprattutto, una volta rilette serviranno da memoria degustativa , molto utile per futuri assaggi. Più si degusta e più si riuscirà a esser precisi nel riconoscere quei sentori che ci potrebbero ricondurre al vino.

Sentiamo la Pesca, è una pesca matura o croccante, bianca o gialla? Vi sono delle Spezie o erbe officinali? Sono spezie dolci o piccanti? Ricordiamoci sempre la precisione, non fermiamoci al “semplice ”floreale ma cerchiamo di identificare almeno un componente di quel gruppo.

Più degustiamo e più immagazziniamo sensazioni e caratteristiche dei vari vini migliorando sempre più la memoria degustativa. Le degustazioni con persone esperte, di settore o semplicemente molto più “allenate” di noi, ci permettono un confronto e uno scambio di opinioni che porterà sicuramente a una nostra crescita. Il capire come gli esperti espongono la descrizione di un vino alla cieca ci aiuterà sicuramente per il futuro.

Oltre alla pratica sicuramente, il consiglio che molti danno e di annusare qualsiasi cosa che possa richiamare un sentore del vino, ad esempio dal fiorista i fiori, le spezie che potremmo avere anche a casa, i vari frutti che potrebbero comparire nel calice e cosi via. Degustiamo il più possibile anche vini dello stesso vitigno o della stessa ragione, che siano cinque, sette o dieci assaggi il nostro cervello immagazzinerà più informazioni possibili. Si perché il cervello va allenato e non solo l’olfatto e il gusto.

Stimoliamo il Cervello Degustando

Degustazione alla Cieca con Bottiglie coperte.

Quando degustiamo il nostro corpo non usa solamente olfatto e gusto, ma coinvolge anche il nostro cervello. Basti pensare che ogni molecola odorosa in quantità tale da esser percepita, arriva fino all’epitelio olfattivo. L’epitelio olfattivo  una volta ricevuti odori o profumi, scompone l’informazione e mediante impulsi elettrici, invia l’informazione al nostro cervello che avrà il compito di aprire ogni singolo cassetto della memoria olfattiva e cercare se vi è immagazzinato il “ricordo” di quel sentore.

Nel caso non vi fosse memoria questo non significa che all’interno del calice non vi è veramente quel sentore  ma semplicemente il nostro cervello non ha identificato una memoria olfattiva che lo comprendesse. Ovviamente il cervello non è uguale per tutti. Per molti sarà più facile ricordare i vari sentori, per altri ci vorrà più allenamento. Molti potrebbero associare più facilmente il ricordo dei vari profumi perché legati a un bel ricordo o perché no anche un ricordo negativo. Il fattore psicologico è molto importante.

Molti studi hanno portato alla conclusione che il cervello di un degustatore esperto sia molto più ricettivo di un cervello di una persona poco allenata. Ecco che entra in campo l’importanza di annusare qualsiasi cosa possa ricondurre al vino, arricchendo la memoria olfattiva del nostro cervello.

Un vero e proprio allenamento.

Come si fa una degustazione alla Cieca

Per realizzare  una degustazione alla cieca esistono diverse metodologie che possono essere adottate

Metodologia 1:

Si potrebbe optare per una persona esperta che sceglie le bottiglie per tutti gli ospiti, conducendo e indirizzando i degustatori alla scoperta dei vini proposti alla cieca.

Metodologia 2:

Si potrebbe scegliere un gruppo di amici dove ognuno porta una bottiglia coperta, magari dopo aver scelto il tema se la platea è alle prime armi. Le degustazioni tra amici sono sempre molto interessanti in quanto non vi è il timore dello “sbaglio” e soprattutto per le prime volte si è molto più liberi mentalmente.

Metodologia 3:

Si potrebbe scegliere anche l’utilizzo di un Calice Nero o di una degustazione bendata, dove non vi è neanche l’indicazione visiva inerente al colore del vino. Degustazione in questo caso da esperti in quanto la parte visiva gioca un ruolo molto importante nella degustazione. In questo genere di degustazione capita di scambiare vini bianchi per rosati o addirittura rossi.

Metodologia 4:

Diversa è la degustazione dove si è chiamati alla valutazione su vini inseriti nelle Guide di settore. La degustazione in questo caso potrebbe essere divisa in batterie, divise per esempio per tipologia e annata.

Vengono date queste informazioni ai degustatori per permettere agli stessi di avere indicazioni in linea di massima delle caratteristiche che il vino dovrebbe avere e di poterle comparare, pur sempre alla cieca per non permettere di lasciarsi influenzare dall’etichetta o dal nome della cantina.

Si possono citare alcuni esempi in merito a degustazioni alla cieca con finali a sorpresa.

Giudizio di Parigi:

  • “Il giudizio di Parigi” , siamo nel 1976 ed è uno di quei momenti difficili da dimenticare nel panorama Vitivinicolo. In una degustazione alla cieca dove vi erano i vini del 1973 di Bordeaux in confronto a quelli della Napa Valley della stessa annata. Gli Chardonnay e Cabernet Franc californiani ebbero la meglio sui vini di Bordeaux, permettendo agli USA di capire che tra le mani avevano un potenziale produttivo da far invidia e la Francia si sentì un pò meno irraggiungibile.

Gilbert & Gaillard International Wine Competition:

  • Altro episodio recente al Gilbert & Gaillard International Wine Competition, dove una bottiglia acquistata in un supermercato a 2 euro e cinquanta, mascherata da “Chateau Colombier” vinse la medaglia d’oro ricevendo molti complimenti.

Molte critiche furono riversate sull’incompetenza dei Sommelier che dettero il responso. Studi neuro scientifici come quelli di Rengel della Caltech University, dimostrano che non è cosi, in quanto tutto dipende dalla valutazione che il nostro cervello può dare, L’area orbito-frontale laterale, è una parte di cervello che elabora la piacevolezza gustativa. Si attiva inconsciamente se per esempio il prezzo del vino è più alto, associando prezzo alto-miglior qualità, portando il cervello a una iperattività.

Se il Sommelier sa che il vino è costoso, nel suo inconscio sente un sapore migliore. Purtroppo la competenza non può far nulla sugli automatismi mentali del nostro cervello. Il prezzo è solo un esempio, questo può succedere anche con il nome del brand , con la sua storia e con il nome dell’enologo che ha realizzato il vino.

Ecco perché le degustazioni alla cieca in Concorsi Ufficiali è sempre meglio farle senza indicazioni, per esser il più neutrali possibili, esprimendo giudizi e valutazioni non influenzabili dal nostro sistema celebrale.

Conclusioni:

E’ opportuno ricordare che il mondo del vino è un mondo immenso e complesso, proprio come la degustazione alla cieca. Bisogna risvegliare i propri sensi, esser curiosi e approfondire vitigni, annate, territori e produttori rendendo ogni degustazione stimolante. Se non si partecipa a un concorso o gara non è importante sapere chi è il più bravo ma apprendere il più possibile dal più esperto.

Degustate, degustate e degustate sempre con passione e tanta curiosità.

Thomas Senatore
Thomas Senatore
Sommelier, Amante delle degustazioni Blind, degli abbinamenti cibo-vino ma soprattutto Nebbiolo Lover e eterno curioso!Visitatore seriale di Cantine!

Untold

"Untold - Quello che non è ancora stato detto del vino" è la prima edizione della guida ai vini d'Italia di Decanto distribuita in volume cartaceo e App nel 2024.

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