Le cattedrali sotterranee sono un dedalo di tunnel e saloni che si trova nel sottosuolo di Canelli, in provincia di Asti. L’inizio della realizzazione di questa immensa opera dell’ingegneria umana sembra risalire al 1500, ma la costruzione fu ultimata solo nel 1800.

A partire dal 2014, le cattedrali sotterranee sono entrate a fare parte del patrimonio dell’umanità UNESCO, insieme ad altri paesaggi vitivinicoli del Piemonte (in questo articolo di Giulia Ferrero trovate le migliori cantine della regione).

Attualmente, le cattedrali sotterranee sono accessibili visitando le cantine di quattro storici marchi dello spumante italiano: Bosca, Contratto, Coppo e Gancia.

Abbiamo visitato le cantine Bosca, le uniche rimaste ancora di proprietà della famiglia fondatrice.

Bosca: una storia di famiglia

L’azienda vinicola fu fondata nel 1831 da Pietro Bosca, vignaiolo intraprendente che comprese l’importanza di commerciare uva (e non solo di coltivarla) e di proporre i suoi vini su nuovi mercati.

Il figlio Luigi ereditò la visione imprenditoriale del padre e, durante la “Grande Emigrazione” della seconda metà dell’Ottocento, iniziò a esportare i suoi vini negli Stati Uniti, guadagnandosi l’appellativo di “Vivandiere degli emigranti”.

Anche Carlo, quarto figlio di Luigi, proseguì l’attività oltre oceano diventando “Mr. Moscato” nella comunità italiana di New York.

Durante il difficile periodo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale, Luigi II continuò l’espansione internazionale dell’azienda verso il Nord Europa, l’ex Unione Sovietica, l’Australia e l’India.

Nella storia più recente della cantina troviamo Luigi III, uno dei promotori del riconoscimento delle cattedrali sotterranee come patrimonio dell’umanità UNESCO, e l’attuale proprietà dell’azienda in capo ai fratelli Pia, Gigi e Pollina.

Cantine Bosca - Acquarelli

Percorso di visita

La visita dell’azienda inizia in un’ampia sala dove troverete un vero e proprio muro di bottiglie (vuote!) e il cartonato del fondatore dell’azienda: Pietro Bosca. Anche tutti gli altri membri della famiglia sono raccontati, in questa forma originale, durante il proseguimento della visita.

Cantine Bosca - Ingresso

Appena scesi nelle cantine, si capisce subito perché sono chiamate “Cattedrali sotterranee”. Infatti, i muri e le volte realizzati in mattoni danno al visitatore l’impressione di trovarsi in un luogo di culto. In realtà, si è circondati da centinaia di bottiglie di spumante accatastate, che riposano in questo ambiente suggestivo a un temperatura costante tra i 12 e 14 gradi.

Cantine Bosca - Cattedrali sotterranee

A circa metà del percorso sotterraneo, vi imbatterete in un cumulo di bottiglie decisamente sporche di fango. Questa “onda” è stata realizzata con le bottiglie risparmiate dall’alluvione del 1994, che allagò le cantine dell’azienda, rendendo inutilizzabile (ancora oggi) il piano più sotterraneo delle stesse.

Cantine Bosca - Cattedrali sotterranee - Onda

Degustazione

Alla fine della suggestiva visita alle cattedrali sotterranee, risaliamo in superficie dove ci attende la degustazione di tre bottiglie: due spumanti e una bevanda a bassa gradazione alcolica.

“Mille giorni Ispiro”

Il primo vino in degustazione è lo spumante “Mille giorni Ispiro”, un metodo classico brut prodotto con l’80% di Pinot Nero e il 20% di Chardonnay. Il nome deriva dal tempo minimo di affinamento di questo prodotto (1.000 giorni). La gradazione alcolica è del 12% e la temperatura di servizio consigliata è fra gli 8 e i 10 gradi.

Il vino si presenta di colore giallo paglierino carico con riflessi dorati. Le bollicine sono numerose, fini e persistenti.

Al naso è uno spumante intenso e di buona complessità. Oltre alla crosta di pane e al lievito, si avvertono, soprattutto, sentori fruttati (mela e pesca) e floreali (acacia). Al palato è un vino fresco, di buona struttura e ben equilibrato.

“Piemonte DOC Esploro”

Il secondo vino in degustazione è sempre uno spumante, ma prodotto con il metodo Martinotti-Charmat, ossia con rifermentazione in autoclave. Si tratta di “Piemonte DOC Esploro”, un extra dry rosé ottenuto con uve Pinot Nero in purezza. La gradazione alcolica è del 12% e la temperatura di servizio consigliata è di 8-10 gradi.

Il colore è un rosa molto tenue e le bollicine appaiono più grandi e meno persistenti, rispetto alla precedente bottiglia.

Al naso, il vino si contraddistingue per una buona intensità e complessità. I sentori predominanti sono quelli di piccola frutta rossa (fragolina di bosco e melograno) e floreali (rosa). In bocca è abbastanza intenso e fresco con una leggerissima tannicità.

“Fragola Sparkletini”

La degustazione si conclude con un prodotto della linea “Drinks”, ideata dall’azienda per offrire sul mercato bevande prive di alcol o, comunque, con una bassa gradazione.

La bottiglia proposta è “Fragola Sparkletini”, una bevanda dal basso tenore alcolico (appena 5%) prodotta con cereali, vino e aromi naturali al profumo di fragola senza coloranti.

Il colore è un rosso molto brillante e al naso si avverte, naturalmente, la fragola! Intendiamoci non è un vino, ma è comunque un prodotto dissetante adatto per le calde giornate estive.

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