Recensione del Cremant du Jura Brut Nature, Domaine de La Renardière
Se diciamo bollicine francesi pensiamo subito allo Champagne. Tuttavia, ci sono altre zone in Francia in cui si possono trovare spumanti Metodo Classico di buona qualità.
Nella regione della Borgogna, al confine con la Svizzera e più precisamente nel dipartimento dello Jura (Giura) nasce nel 1990 la Domaine de la Renardiere, una delle realtà più simboliche della zona, ormai, vero e proprio punto di riferimento dei vini “artigianali” d’oltralpe.
Alla guida di questa azienda c’è Jean Michel Petit, personaggio unico, che dopo aver studiato le tecniche enologiche in California, decide di tornare nella sua piccola Jura e dedicarsi alla produzione di vino partendo dalle vigne di proprietà della famiglia Petit.
Oggi la cantina Domaine de la Renardier, possiede una superficie vitata di 7,5 ettari dislocati tra le colline dello jurassiane.
Conoscenza del territorio e sostenibilità sono i fattori chiave del suo successo; prima in vigna con una viticoltura rispettosa a basso impatto ambientale e poi in cantina con un limitato uso di processi invasivi.
Ambasciatorie del proprio suolo, Jean Michel ha concentrato i suoi sforzi sui vitigni locali: il Savagnin, il Poulsard e lo Chardonnay, tutti allevati con la certificazione di agricoltura biologica.
Il Brut Nature Crémant de La Renardiere rappresenta la ricerca di finezza e freschezza che contraddistingue tutte le etichette del Domaine. Le uve di Chardonnay provengono da vigne giovani, coltivate su terreni di matrice calcareo-argillosa, ricche di marne rosse. La fermentazione si svolge in acciaio in modo spontaneo e con lieviti indigeni, mentre la rifermentazione avviene in bottiglia con l’aggiunta di solo mostro. L’affinamento sui lieviti e di 18 mesi in bottiglia.
Il vino si presenta di colore giallo paglierino brillante, con un perlage fine e delicato. All’olfatto prevalgono le sensazioni floreali e di frutta fresca a polpa bianca, con leggere sfumature di crosta di pane e sentori minerali. Il sorso è fresco, sapido, ricco e avvolgente, con un centro bocca cremoso e un finale di grande freschezza minerale.
Ottimo abbinato con tartare di pesce, stuzzichini sempre di pesce, magari affumicato o con formaggi freschi.
Quello che non è ancora stato detto del vino
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