L’Umbria vitivinicola sorprende per la varietà e la qualità delle sue etichette. Nell’edizione 2026 di UNTOLD “Quello che non è ancora stato detto del vino” la nostra commissione ha degustato 24 campioni provenienti da diverse denominazioni regionali dei quali solo 6 hanno raggiunto l’eccellenza, conquistando i Tre Cavatappi di Decanto.
I Migliori Vini dell’Umbria di UNTOLD 2026 testimoniano, quindi, la capacità di questo territorio di unire radici profonde e visione contemporanea.
I Tre Cavatappi dell’Umbria
Cuore verde d’Italia, l’Umbria incanta con vini che sanno raccontare il paesaggio e la cultura locale attraverso profumi intensi e strutture avvolgenti. Le 6 etichette premiate con i Tre Cavatappi in questa edizione di UNTOLD, quindi, rappresentano il vertice della produzione regionale e sono il risultato di passione, competenza e rispetto per la tradizione, interpretati con uno sguardo innovativo capace di proiettare l’enologia umbra verso il futuro.
Tendenze emerse dalle degustazioni
Le degustazioni di UNTOLD 2026, quindi, hanno messo in luce vini capaci di unire precisione tecnica e ricchezza sensoriale. Nei bianchi, spicca un giallo paglierino luminoso, morbido ed equilibrato. I profumi agrumati si intrecciano con banana e frutta esotica, mentre fiori di biancospino e cedro completano un bouquet armonioso. La componente alcolica è percepibile con gentilezza, sostenendo un sorso gustoso e persistente.
Tra i rossi, alcuni campioni hanno offerto un caleidoscopio aromatico di spezie dolci, ciliegie liquorose e freschezza mentolata con struttura, perfettamente integrata che rivela maturità espressiva e si presta ad abbinamenti complessi, come piatti a base di tartufo o funghi.
Altri vini hanno mostrato un’integrazione tannica discreta, accompagnata da fiori secchi e frutta macerata. L’astringenza calibrata diventa parte integrante della beva, mentre la complessità elegante celebra il tempo come ingrediente fondamentale.
Non sono mancati rossi dal colore granato intenso, con aromi di confettura scura, china e ginepro sostenuti da un’acidità vivace unita a note balsamiche di tabacco e liquirizia con un finale che possa su sensazioni speziate che ricordano i boschi autunnali.
Il Sagrantino, in alcune interpretazioni, ha sorpreso per l’equilibrio tra alcol e tannini. Un vino nel quale frutti di bosco e note balsamiche si alternano a sfumature di violetta, offrendo un sorso raffinato e immediatamente godibile. In altri casi, la coerenza tra naso e palato ha raggiunto livelli eccellenti: rabarbaro e rosa fusi un profilo aromatico stratificato, dove ogni elemento trova il proprio spazio senza sovrapporsi.
Focus sui vitigni principali
Il patrimonio vitivinicolo umbro si fonda su varietà che raccontano il territorio con autenticità. Tra i bianchi, il Grechetto si distingue per freschezza, struttura e versatilità. Nei campioni premiati si esprime con colori luminosi, profumi di agrumi e fiori bianchi, e una sapidità che sostiene la beva. La sua capacità di coniugare immediatezza e potenziale evolutivo lo rende un pilastro della produzione regionale.
Tra i rossi, il Sagrantino rappresenta la massima espressione di potenza e longevità. Nei vini valutati, si manifesta con intensi aromi di frutta nera matura, spezie e note balsamiche, sostenuti da tannini fitti ma ben integrati. Le versioni più giovani puntano su vivacità e ricchezza aromatica, mentre quelle più mature rivelano complessità e armonia, frutto di un’evoluzione lenta e costante.
Il Sangiovese, anch’esso ampiamente coltivato, apporta eleganza e freschezza. Nei campioni premiati si riconoscono note di ciliegia, viola e spezie dolci, unite a una struttura equilibrata che lo rende adatto a molteplici abbinamenti gastronomici.
Questi vitigni, radicati nella storia e interpretati con tecniche moderne, offrono vini che uniscono tradizione e innovazione, mantenendo uno stile riconoscibile e apprezzato anche oltre i confini regionali.
I Migliori Vini dell’Umbria di UNTOLD 2026: elenco completo
Di seguito i 6 vini umbri – su 24 campioni degustati – premiati con il nostro maggiore riconoscimento: i Tre Cavatappi di Decanto.
Quella di seguito è la selezione ufficiale dei Migliori Vini dell’Umbria di UNTOLD 2026. I vini sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata, così da facilitarne la lettura.
I Migliori Vini dell’Umbria – Bianchi
- Todini – Grechetto di Todi DOC “Bianco Del Cavaliere” 2023
I Migliori Vini dell’Umbria – Rossi
- Daniele Rossi – Torgiano DOC Rosso “Amdarò” 2022
- Còlpetrone – Montefalco Sagrantino DOCG “O’ Di Còlpetrone” 2019
- Tenuta Alzatura – Montefalco Sagrantino DOCG 2018
- Tenute Lunelli – Castelbuono – Montefalco Sagrantino DOCG “Carapace” 2020
- Tenute Lunelli – Castelbuono – Montefalco Sagrantino DOCG “Carapace Lunga Attesa” 2018
Focus sulle annate degustate
Le annate degustate offrono un quadro variegato, in cui le condizioni climatiche hanno inciso in modo determinante sul profilo dei vini premiati. Le vendemmie più recenti, come il 2022, sono state caratterizzate da un’estate calda e siccitosa, mitigata in parte da piogge settembrine che hanno favorito una maturazione equilibrata delle uve bianche, regalando freschezza aromatica e buona acidità. Nei rossi, la concentrazione zuccherina e fenolica ha prodotto vini ricchi, dal frutto maturo e dalla struttura importante.
L’annata 2020 ha beneficiato di un andamento climatico regolare, con un’estate calda ma non estrema e precipitazioni ben distribuite. Questo ha permesso di ottenere vini armonici, in cui la maturità fenolica si accompagna a tannini setosi e a un equilibrio naturale tra alcol e freschezza. Nei campioni premiati, questa annata si distingue per eleganza e capacità di esprimere il territorio con precisione.
Il 2018 ha visto un clima più fresco e piovoso nella prima parte della stagione, seguito da un’estate asciutta e luminosa. Questa combinazione ha favorito una maturazione lenta che ha esaltato complessità aromatica e potenziale evolutivo, soprattutto nei rossi strutturati. I vini di questa vendemmia, oggi in fase di piena espressività, mostrano un equilibrio raffinato tra potenza e finezza.
Nel complesso, le annate premiate dimostrano come la gestione agronomica e la sensibilità in cantina siano state decisive per valorizzare le peculiarità di ciascun millesimo. L’interpretazione attenta delle condizioni climatiche ha permesso di ottenere vini capaci di coniugare tipicità, qualità e longevità.
Cantine e territori
Il panorama enologico umbro premiato in questa edizione di UNTOLD 2026 si concentra in aree di grande vocazione, dove il legame tra vitigno e territorio è indissolubile. Montefalco, con i suoi suoli argillosi e il clima continentale mitigato da correnti appenniniche, continua a essere il cuore pulsante della produzione di rossi strutturati e longevi. Qui nascono interpretazioni capaci di evolvere nel tempo, mantenendo intatta la loro identità e guadagnando complessità con gli anni.
Accanto a queste espressioni di lunga vita, il territorio umbro offre anche vini che si distinguono per un equilibrio virtuoso tra qualità e accessibilità, frutto di un’attenta gestione agronomica e di scelte enologiche mirate a valorizzare il frutto senza eccessi. Non mancano poi interpretazioni dal carattere gastronomico e originale, pensate per dialogare con la cucina regionale e nazionale, capaci di sorprendere per versatilità e personalità.
L’Umbria, inoltre, si conferma meta privilegiata per l’enoturismo. Le cantine premiate non sono solo luoghi di produzione, ma anche spazi di accoglienza dove il visitatore può vivere esperienze immersive: degustazioni guidate, passeggiate tra i filari, visite alle barricaie e percorsi sensoriali che raccontano la storia e la cultura del vino locale. Questa sinergia tra eccellenza produttiva e ospitalità contribuisce a rafforzare l’immagine della regione come destinazione enogastronomica di primo piano, capace di attrarre appassionati da tutto il mondo.
Migliori Vini dell’Umbria di UNTOLD 2026: Conclusione
A conclusione di questo articolo mi piace sottolineare come l’Umbria di quest’anno si rivela intensa e autentica. I vini premiati raccontano un territorio che sa innovare senza perdere le proprie radici. Ogni calice è un viaggio tra colline, borghi e vigne curate con passione.
La selezione 2026 conferma come questa regione sia una delle più interessanti del panorama enologico italiano. I Tre Cavatappi premiano non solo la qualità, ma anche la capacità di interpretare il territorio in chiave contemporanea.
E con questo è tutto vi diamo appuntamento alla prossima regione ed i suoi relativi Tre Cavatappi.
Stay Tuned!