Fino agli anni ‘70, il Lagrein ha rischiato di scomparire, ma per fortuna i vignaioli dell’Alto Adige lo hanno custodito e ce lo hanno consegnato fino ad oggi, con le sue caratteristiche e le sue affascinanti leggende.

Una fra le più curiose è la leggenda che racconta il perché, per molti secoli, le uve di questo vitigno siano state vinificate solamente in rosé. Per scoprirla, catapultiamoci subito nel medioevo, intorno al 1300, alla corte dell’imperatore del sacro romano impero Carlo IV. Ebbene, secondo la leggenda fu proprio lui ad incentivare la produzione del Lagrein rosé (o Lagrein Kretzer), perché il Lagrein rosso era troppo pesante per le sue truppe. La versione rosé risultava più leggera e quindi più adatta per i suoi soldati.

Tornando alla realtà e alla certezza, sappiamo che il rosso Lagrein Dunkel (in tedesco significa scuro) riappare solamente negli anni ‘90 del secolo scorso.

Dove nasce il Lagrein? La coltivazione del vitigno

Il Lagrein è un vitigno a bacca nera autoctono dell’Alto Adige che predilige i suoli calcareo-argillosi.

La produzione si espande nella zona altoatesina e alla limitrofa provincia di Trento. Tuttavia, la zona di coltivazione del Lagrein per eccellenza è Bolzano, nello specifico in una delle sue cinque circoscrizioni, Gries, dove si producono le migliori qualità di vino, grazie al terreno fluviale del fiume Talvera.

Un altro territorio tradizionalmente destinato alla coltivazione del Lagrein si trova nei dintorni di Ora, nella Bassa Atesina. Superfici di minore entità di coltivazione sono le zone le zone orientali di Bolzano (Piani e Rencio) e quelle di Ora (Auer).

Dove si produce il vitigno
Lagrein: il vitigno dell’Alto Adige

Curiosità sul nome Lagrein: origine e pronuncia

Come spesso accade, le origini sul nome sono incerte, tanto da avere oggi tre ipotesi:  

  1. Il suo nome deriva dalla Vallagarina o Val Lagarina, in Trentino Alto Adige. 
  2. Il nome potrebbe derivare da Lagara, una colonia della Magna Grecia che corrisponde oggi alla Basilicata. Qui si produceva un vino che è considerato l’antenato del Lagrein, il Lagaritanos.
  3. L’ultima ipotesi sull’origine del nome è da ritrovare al di fuori dei confini italiani, esattamente in Borgogna. Sembrerebbe che, dopo alcuni studi, ci sia una stretta correlazione tra il Lagrein e il Pinot Nero e, proprio per questo motivo, alcuni studiosi definiscono il Lagrein un vitigno tipico Trentino Alto Adige e non autoctono.

Per quanto possano essere affascinanti tutte queste ipotesi, non abbiamo fonti certe, perché il Lagrein appare per la prima volta in un documento commerciale “solamente” nel 1379. 

Ciò che invece possiamo dire con certezza è come si pronuncia il Lagrein.

Siccome è una parola tedesca, il dittongo [ei] si pronuncia [ai]. Quindi il modo corretto per chiamare questo vitigno sarà /lagrain/, che spesso viene pronunciato (erroneamente) alla francese, con un suono nasale alla fine della parola.

A proposito di nome: Lagarino e Lagrein sono la stessa cosa?

Restando in tema nome, potresti aver sentito una parola molto simile, cioè Lagarino.
E qui, avere dubbi è normalissimo: c’è differenza oppure sono la stessa cosa?

Lagarino e Lagrein sono due varietà ben distinte: 

  • Il Lagarino è la varietà trentina a bacca bianca
  • Il Lagrein è invece la varietà a bacca rossa

E il nome Lagrein Kretzer?

La versione rosata del Lagrein è conosciuta come Lagrein Kretzer. Il suo nome deriva dai kroizere, dei graticci di vimini che venivano utilizzati per la vinificazione in rosato, nello specifico per la fase di separazione delle bucce dal mosto.

Un’altra versione meno probabile, ma più “graffiante”?
La parola Kretzer somiglia molto al verbo tedesco aufkratzen, cioè graffiare. E sembra che il Lagrein Kretzer fosse il vino preferito tra i giocatori di carte nelle osterie, dove si finiva spesso per alzare le mani contro altri giocatori…dopo aver alzato parecchio il gomito. 

Caratteristiche organolettiche del vitigno

Dopo questo viaggio nel tempo tra leggende e curiosità linguistiche, passiamo alle informazioni squisitamente tecniche: partiamo dalle caratteristiche organolettiche del vitigno

Il vitigno ha bisogno di un clima mite, di una buona esposizione, di forti escursioni termiche e terreni argillosi. Va ricordato anche che questo vitigno è molto sensibile alle malattie della vite, ma ha una produttività e una resa molto alte

Tutte queste caratteristiche, insieme alle precipitazioni di fine estate e quelle autunnali, influiscono molto sulla qualità del prodotto finale.

Che vino è il Lagrein? Le caratteristiche del vino

Calice di Vino Lagrein
Un calice di Lagrein

Ricordiamo che quando parliamo esclusivamente di Lagrein intendiamo il rosso! Detto questo, possiamo dire che questo vino dell’Alto Adige ha le seguenti caratteristiche:

Colore: rosso rubino, con sfumature violacee

Al naso: il bouquet è esuberante. Il Lagrein ha note dolci di liquirizia, frutti di bosco, pepe, funghi e sottobosco con una buona persistenza, con note anche di cioccolato e cacao

Al palato: corposo, vivace, avvolgente, con cenni sapidi, alta presenza di tannini, ma ben vellutati grazie al lungo affinamento in botte di legno. Molto presenti sono anche pepe e liquirizia, ma sono accompagnati da un frutto caldo che avvolge tutta la bocca.

Come abbinare il Lagrein? Idee per il food pairing eccezionale

Il Lagrein, per le caratteristiche che abbiamo appena visto, accompagna bene formaggi e molte tipologie di carne, dalla selvaggina agli arrosti di maiale, grazie alla presenza di tannini che vanno a contrapporsi alla succulenza tipica di questi cibi. Grazie ai sentori di pepe, questo vino si abbina bene anche a piatti ricchi di aromi e spezie come il pulled pork e costine in salsa barbecue. 

Per un abbinamento tradizionale, prova il Lagrein con i canederli allo speck, piatto tipico del bellissimo Trentino.

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