Le migliori cantine da visitare in Valle d’Aosta
Una guida alle migliori cantine della Valle d’Aosta è imperdibile! Perché, altrimenti, si perderebbe una delle sue grandi bellezze. Nella regione piccola c’è il vino buono! Quanto è vera questa affermazione associata alla Valle d’Aosta. Ecco perché questo viaggio è importante: per unire il fascino paesaggistico e vacanziero di questa regione a un tour gustativo che renderà la visita cento volte più coinvolgente.
Quando metti da parte i bastoncini da trekking o gli sci, quando sei di passaggio, quando ti trovi per lavoro in questa magica zona ai confini d’Italia, prova a visitare le migliori cantine della Valle d’Aosta suggerite qui.
Indice
Da Pont St. Martin a Courmayer: le migliori cantine della Valle d’Aosta
Per scoprire le migliori cantine della Valle d’Aosta, percorreremo la regione da Est a Ovest, lungo il suo fiume principale, passando per l’area di Donnas (1), quella di Nus e Chambave (2), la zona di Arvier (3) e arrivando, alla fine, nei comuni di Morgex e La Salle (4).
Il segreto della viticoltura, nella fredda e montuosa Valle d’Aosta, è lo scorrere della Dora Baltea. Il clima di questa regione, a confine con Svizzera e Francia, delimitata da tre delle più famose vette alpine, il Monte Bianco, il San Bernardo e il Monte Rosa, è freddo e quasi continentale.
Per fortuna, proprio il fiume mitiga le durezze climatiche, rendendo possibile, anzi fruttuoso, l’allevamento della vite, su quei ripidi pendii, a ridosso delle Alpi, per cui la regione è diventata esempio di viticoltura eroica. Ovviamente, non tutti i vitigni sono riusciti ad acclimatarsi bene nel contesto pedoclimatico dei suoi luoghi. Però, non pensare solo alle uve a bacca bianca, come l’autoctono Prié Blanc, il Pinot Grigio (qui chiamato alla francese, Pinot Gris), il Müller Thurgau, il Moscato … in Valle d’Aosta sono famosi anche i vini rossi, con protagonisti il Pinot Nero, l’uva Nebbiolo, il Dolcetto e il locale Petit Rouge. Proprio con quest’ultimi iniziamo il nostro viaggio tra le migliori cantine della Valle d’Aosta.
Le migliori cantine della Valle d’Aosta: i rossi di Donnas e Arnad-Montjovet
Le sottodenominazioni Donnas e Arnad-Montjovet, nell’ambito dell’ampia DOC Valle d’Aosta, sono famose per la forza dei loro rossi, realizzati con uve di Nebbiolo, chiamato localmente Picotendro. Siamo in una zona al confine con il Piemonte, delimitata dai centri di Point St. Martin e Arnad con, al centro, proprio la cittadina di Donnas. Un luogo segnato da un suolo di origine alluvionale, formato a valle da depositi glaciali: un habitat che, coltivato a Nebbiolo, permette la nascita di rossi intensi, ricchi di profumi e pure in freschezza, con una bella scia vellutata.
In quali aziende puoi assaporarne i lati migliori? Ecco allora le migliori Cantine della Valle d’Aosta, in queste due speciali sottozone.
Azienda Vitivinicola Selve
Un’azienda a carattere familiare, nata nel 1948, e gestita tutt’oggi dalla famiglia Nicco. Solo due ettari vitati in un’esaltazione totale dell’uva Nebbiolo, una varietà documentata in zona sin dal periodo medioevale. Già i vigneti della Tenuta Selva sono spettacolari, arroccati su ripidi terrazzamenti che ospitano cinque diversi Cru, ognuno capace di trasmettere caratteristiche diverse alle uve coltivate. Le vigne vengono curate in regime biodinamico, seguendo le fasi lunari, cercando di rispettare il più possibile lo sviluppo naturale dell’uva, a seconda dell’andamento climatico di ogni annata. Un numero limitato di bottiglie e una gamma di sole due etichette: i vini prodotti sono delle vere perle da gustare, affinati in botti di rovere o di castagno.
Una visita imperdibile per ammirare la magnificenza del territorio, con le sue uve allevate a pergola per catturare al massimo la magia dei raggi solari.
Azienda Agricola Pianta Grossa
Una giovane azienda di Donnas, nata per celebrare il territorio … e ci riesce con i suoi vini: la forza del Nebbiolo, declinato in tre vini diversi, unita alla freschezza di un solo bianco, ottenuto da uve di Erbaluce in purezza. I rossi creati dall’esperienza di Luciano Zoppo, proveniente da una famiglia di vigneron, raccontano le diverse sfumature del Picotendro. In particolare, il suo rosso più fresco, profumato e giovane, nasce in omaggio a quel secolare ippocastano che, purtroppo, è stato tagliato ma che, ancora oggi, segna il suolo dell’azienda di Luciano. C’è davvero qualcosa di speciale nell’aria e nei terreni di questa Tenuta, oltre alla bontà dei nettari prodotti.
La Kiuva
La Kiuva è la meta regina per chi vuole assaporare lo charme particolare dei rossi di Arnad-Montjovet. Siamo proprio ad Arnad, dove nel 1975 è nata questa cooperativa, la prima riconosciuta dalla regione autonoma di Valle d’Aosta. I suoi vini hanno una storia e, con il passare degli anni e l’esperienza sempre in crescita, sono aumentati di numero, senza perdere in qualità. Una gamma ampia e ben diversificata di etichette. Si inizia con il fascino opulento degli Arnad-Montjovet, da uve Nebbiolo: nettari capaci di sposare la celebra fonduta alla valdostana e, nelle versioni più affinate, anche ricette ricche con ragù di cacciagione e formaggi stagionati. Una produzione in cui si fanno notare anche gli spumanti, da uve di Pinot Grigio e Chardonnay, deliziosi per portare un tocco di mare tra queste alte montagne. Per fortuna che, quando visiti la Kiuva, hai subito l’opportunità di provare tali abbinamenti con i cibi, vista la presenza del loro ottimo ristorante … e così che i loro vini ti restano nel cuore!
Le migliori cantine della Valle d’Aosta: gli aromatici di Chambave e Nus
Poco più nord di Donnas, ci sono le sottozone di Chambave e Nus, tra i paesi di Motjovet e Nus. In quest’area sono soprattutto i bianchi a spiccare, realizzati con uve di Moscato bianco, Pinot Grigio e Müller Thurgau. Dai loro grappoli prendono vita vini secchi, intensamente aromatici e, al contempo, deliziosi passiti, come i famosi Chambave Muscat, Muscat Flétri e Nus Malvoisie, quest’ultimo ottenuto da uve di Pinot Gris. Un’area della Valle d’Aosta in cui le migliori cantine riescono ad accontentare tutti i gusti.
La Vrille
Con la Vrille, sei nel comune di Verrayes, letteralmente nel cuore della Valle d’Aosta, un punto in cui passava la via Francigena. Un’azienda fondata nel 2005 e gestita da Hervé Deguillame, con due ettari vitati rivolti verso Sud, sulla riva Nord della Dora Baltea, a circa 650 metri d’altitudine.
Il loro Chambave Muscat Fletrí è stato recentemente premiato con i 3 bicchieri del Gambero Rosso: sulla bontà dei vini creati dalla famiglia non si discute. Assaggi che meritano da soli e, ancora di più, se assaporati direttamente alle origini, grazie alle speciali degustazioni organizzate in cantina con tavoli che, nella bella stagione, vengono allestiti direttamente tra le vigne. Una visita d’eccellenza per scoprire tutte le sfumature e la bontà, in versione secca e passita, del Moscato di Chambave. Se, poi, hai voglia anche di vini rossi, non temere! La Vrille ti saprà deliziare anche con il fascino delle uve autoctone di Fumin e con il loro Chambave Rosso a base di Pinot Noir.
Les Granges
Siamo a Nus, un luogo speciale d’Inverno come in Estate. Ecco perché quest’azienda vinicola ha ben pensato ad associare la produzione di vini alla gestione di un albergo dotato di panorami da sogno. Circondata da vigneti, quest’azienda, a gestione biodinamica sin dal 2012, è guidata da una famiglia di agricoltori a tutto tondo. Una tenuta autosufficiente che, oltre all’uva, coltiva anche cereali ed ortaggi: tutti prodotti che puoi apprezzare nel ristorante aziendale. La meta perfetta per apprezzare appieno la natura del luogo, anche grazie a delle camere e una struttura costruite seguendo i moderni principi della bioedilizia.
I loro vini, come la qualità dell’accoglienza offerta, sono tipici e generosi. Bianchi e rossi, secchi e dolci, in cui spicca l’anima delle uve. Scegli quali ti piacciono di più: il rosso Cornalin, creato dalle uve omonime, perfetto con i formaggi, il rosso Fumin, ottimo con la cacciagione, e poi il loro profumatissimo Nus Malvoisie secco, da uve di Pinot Grigio. Dopo averli provati, te li vorrai portare dietro per tutta la vacanza.
Le migliori cantine della Valle d’Aosta: I rossi speciali di Arvier
Arvier, un piccolo comune posto a circa 780 metri d’altitudine, pochi Km a Ovest di Aosta. E’ questo il luogo segreto dei rossi più particolari della regione, ottenuti con uve autoctone di Petit Rouge, un vitigno così chiamato per le dimensioni minute dei suoi grappoli. Enfer d’Arvier è stata la prima DOC riconosciuta della Valle d’Aosta, proprio a sancire l’importante legame tra uva e territorio. Il vino rosso tipico della zona si chiama “Enfer”, cioè “Inferno” proprio in omaggio al suo terroir d’origine: un anfiteatro racchiuso tra i monti e sempre ben soleggiato, grazie a un’esposizione a Sud, dove hanno posto tutte le vigne della denominazione. Per chi vuole conoscere questo luogo speciale con i suoi caratteristici vini, una è la meta imperdibile.
La Cooperativa Co-enfer
Tre i pendii di Arvier crescono rigogliose le uve dei viticoltori aderenti alla cooperativa Co-enfer, grandi interpreti nella creazione di vini con protagonista l’uva Petit Rouge, regina di questa zona della Valle d’Aosta. Una visita essenziale per chi desidera conoscere dei rossi particolari, unici al mondo.
Nata nel 2009, questa piccola cooperativa opera esclusivamente in regime biologico, valorizzando i terreni del luogo, di origine morenica, sabbiosi e ben drenanti. Esposti a Sud, i vigneti curati permettono una perfetta maturazione dell’uva, nonostante il clima rigido. Situata nel centro di Arvier, la loro sala di degustazione ti permetterà di assaggiare ben 4 diverse espressioni dell’uva autoctona Petit Rouge (alcune sono ottime in abbinamento a delle lasagne), ammirando i vigneti situati nei ripidi terrazzamenti alle spalle della tenuta.
Le migliori cantine della Valle d’Aosta: i bianchi di Morgex e La Salle
Ecco l’ultima tappa del nostro viaggio tra le migliori cantine della Valle d’Aosta. Siamo a Nord, a pochi Km da Courmayer, rinomata località sciistica. In questa zona della regione, sempre lungo il corso della Dora Baltea, sono i vitigni a bacca bianca a raccontarne di ghiotte. Non per caso, tra i comuni di Morgex e La Salle è racchiusa la denominazione Blanc de Morgex et de la Salle, a sancire il predominio dei vini bianchi. I famosi nettari del luogo vengono realizzati soprattutto con uve di Prié Blanc, vitigno autoctono e coltivato a piede franco, grazie all’altitudine. Questi vini sfoggiano una personalità delicata con note floreali ed erbacee, perfetti in abbinamento a ricette semplici e aromatiche a base di verdure, frutti di mare e pesce di lago.
Accanto al Prié Blanc, re di questa DOC, si fanno notare, per il loro gusto più intenso e fragrante, anche i bianchi a base di Petit Arvine, ottimi accanto a ricette a base di salumi e formaggi poco stagionati.
Quali saranno le migliori cantine per gustare le peculiarità di questi vini?
Cave Mont Blanc
Uno dei nomi di spicco della vitivinicoltura della Valle d’Aosta! Cave Mont Blanc nasce nel 1971 dalla cooperazione tra viticoltori della zona. Un’associazione che si è fatta custode dei vigneti più alti di tutta Europa con, alle spalle, l’imponente sagoma del Monte Bianco. Un’azienda che racconta le potenzialità del Prié Blanc in tutte le sue sfumature. Nelle tante formule di degustazione proposte avrai modo di assaporare bianchi profumati e beverini, vini intensi e persistenti e spumanti raffinati, realizzati secondo il metodo Champenoise. Un’azienda che organizza anche eventi speciali, come aperitivi in vigna, percorsi gourmet e visite per i più curiosi che vogliono vedere cosa avviene nelle diverse fasi di produzione dei vini e degli spumanti.
I vini creati alla Cave Mont Blanc sono una scoperta che unisce le bellezze della montagna al piacere di una vacanza in qualsiasi luogo. Per dirla tutta, alcuni dei loro bianchi li vai a comprare in loco per poi portarli con te per occasioni speciali in riva al mare … fanno una figura strepitosa in compagnia di un plateau di ostriche!
Pavese Ermes
Nata nel 1999, quest’azienda, fondata e gestita dalla famiglia Pavese, cura vigne che si trovano ben oltre i 900 metri di quota. Ancora un esempio di viticoltura eroica in uno dei paesaggi più montuosi d’Italia.
Durante le degustazioni organizzate alla Tenuta avrai modo di conoscere tutte le sfaccettature del Prié Blanc, assaggiando freschi e croccanti Metodo Classico, bianchi leggeri e profumati, nettari rotondi e dal gusto penetrante, nonché prodotti realizzati con grappoli stramaturi, come il particolare Ninive. Assaggi golosi, intriganti anche per le etichette dai toni vivaci, e l’esperienza più bella sta proprio nel sorseggiarli in quota, in quei luoghi da cui provengono le loro uve. Solo la degustazione “Le Sette Scalinate”, proposta da Ermes Pavese, vale tutto il viaggio, anche se abiti a Catania.
Esperienze di gusto che possono anche essere facilmente regalate.
Quali sono le tue cantine della Valle d’Aosta preferite?
Adesso non penserai più solo allo sci e alle passeggiate in montagna, alla cioccolata calda e alla fonduta … i tuoi prossimi viaggi saranno costellati anche da grandi calici, specialmente se vai a scoprire di persona i vini e le cantine raccontate in questa guida.
Se sei un appassionato dei paesaggi della Valle d’Aosta o hai la fortuna di abitare vicino o – addirittura – proprio lì, racconta le tue esperienze nelle aziende vinicole del luogo. Quali ti hanno più coinvolto per organizzazione, charme, accoglienza e vini? Rivelacelo nei commenti.
Se passi anche nella vicina Lombardia, non perderti la nostra guida alle migliori cantine di Valtellina, un’altra regione famosa per la sua viticoltura eroica.
Quello che non è ancora stato detto del vino
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