Il vino di cui vi racconterò oggi è stato uno dei protagonisti del nostro Nobile di Montepulciano Untold. Stiamo parlando del Nobile di Montepulciano Riserva di Tenuta Sant’Agnese, della famiglia Fanetti: vino sensazionale che è riuscito ad aggiudicarsi i prestigiosi tre cavatappi di Decanto Wine.

La storia di Tenuta Sant’Agnese

La Tenuta Sant’Agnese nasce intorno agli anni ’20, grazie ad Adamo Fanetti.

Il nome ti suggerisce qualcosa? 

Questa figura è stata pioniera del Vino Nobile del Montepulciano. Nel lontano 1933 produsse circa 30 quintali di Nobile per poi proporlo in un mercato a Siena, ottenendo un enorme successo e diventando così il legittimo precursore di questo vino.

La storia continua grazie a suo figlio Giuseppe e a sua nipote Elisabetta che, seguendo la filosofia del nonno Adamo, oggi continuano a tramandare questo meraviglioso prodotto, ormai conosciuto in tutto il mondo.

La cantina si trova sui pendii del centro storico di Montepulciano e conta circa 20 ettari di vigneto e 12 di uliveti. Grazie a questa posizione favorevole e al terreno sabbioso-argilloso, la qualità delle uve prodotte è eccellente. Questo grazie anche alla limitazione dell’utilizzo di prodotti chimici e alla selezione delle uve tramite la raccolta manuale.

Nobile di Montepulciano Riserva Sant’Agnese 2017: la Degustazione

Ci troviamo di fronte a un grandissimo vino. Nasce dalla perfetta unione tra Sangiovese, esattamente la tipologia del Prugnolo Gentile, e una piccola quantità di Cabernet Sauvignon che dona intensità cromatica, freschezza e nobiltà nel tannino.

Tutto ha inizio dalla paziente raccolta dei grappoli migliori per poi successivamente riposare in botti di rovere e castagno selvatico per almeno 3 anni, come riporta il disciplinare.

Dopo tutti questi anni di evoluzione, il prodotto si presenta nel calice di un colore rosso rubino con splendidi riflessi granati, che fan presagire la degustazione di un vino che ha una vita ancora lunga davanti.

I sentori sono molteplici. Sono caratterizzati da frutti rossi come ciliegia, mora di rovo e prugna. Proseguono con note che spingono verso i profumi terziari; parliamo di sensazioni erbacee, di sottobosco, di muschio, sino a note tostate come legno e tabacco e anche qualche sentore animale di cuoio. Un olfatto spettacolare, intenso, complesso che stupisce grazie a tutti i aromi che vengo fuori dal calice.

All’assaggio le papille gustative godono di un tripudio di sapori. Il ritorno dell’intensità e complessità gusto-olfattiva prosegue. Nonostante la presenza di un tannino pungente, il vino si presenta equilibrato in tutti i suoi aspetti. Tutte le sensazioni che troviamo in bocca ci fan venir voglia di continuare la beva a dispetto del tenore alcolico elevato, 14,5%. Stiamo parlando di un prodotto che mantiene il suo equilibrio degustato sia nel breve che nel lungo periodo. Infatti potrebbe anche essere lasciato in cantina per un paio di anni e regalare ancora più stupore quando verrà assaporato.

Nobile di Montepulciano Riserva Sant’Agnese 2017: l’Abbinamento

Questo vino si lega perfettamente a pietanze della tradizione toscana. Si sposerebbe perfettamente con un’ottima bistecca alla fiorentina grazie al contrasto tra tannini e succulenza della carne. Ma anche con selvaggina, come quella di cervo o camoscio: carni che fanno della persistenza il loro punto forte. Il vino riuscirebbe perfettamente a bilanciarsi esprimendo tutta la sua potenza.
Inoltre, per i più temerari, potrebbe essere ottimo anche degustato come digestivo, naturalmente con moderazione.

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