La storia del vitigno Montepulciano d’Abruzzo
Il vitigno Montepulciano d’Abruzzo è una varietà a bacca nera, da non confondere con il vino Nobile di Montepulciano (o anche il Rosso di Montepulciano) che prende il nome dal famoso comune toscano ed è prodotto con il Sangiovese.
La produzione di questo vitigno è concentrata particolarmente nel centro Italia, in Umbria, Marche e Molise mentre l’origine e la produzione principale sono situate in Abruzzo.
Indice
Caratteristiche del vitigno Montepulciano
Questa varietà ha una bacca con un colorito cupo tendente al blu, il colore del vino tende ad un rubino molto carico; mentre con l’invecchiamento tenderà a virare verso un colore più granato.
Alla degustazione possiamo riconoscere diversi aromi fruttati di frutti rossi, con sfumature floreali e con percezioni di spezie, mentre al gusto possiamo percepire un sapore deciso e secco con un buon corpo e tannino.
Andiamo a scoprire la storia del Montepulciano d’Abruzzo.
La storia del vitigno Montepulciano d’Abruzzo
Ci sono diversi aneddoti che riguardano la nascita e la diffusione di questo vitigno, difficile stabilire quale sia il più veritiero. Uno, ad esempio, racconta che nel XIX secolo un viaggiatore toscano portò il vitigno dalla Toscana e lo piantò in Abruzzo. In questo caso il Montepulciano d’Abruzzo avrebbe origini toscane; tuttavia lo storico Michele Troia, risalente al XVIII secolo, ci dice che il vitigno nasce in Valle Peligna quindi smentirebbe le origini toscane.
E forse lo storico aveva ragione visto che si possono trovare diverse testimonianze scritte sulla presenza del vitigno Montepulciano già dal 1700; in alcuni documenti si trovano anche notizie di produzione e commercializzazione di questo vino.
Una leggenda sul Montepulciano d’Abruzzo raccontata dallo storico Polibio narra che il condottiero Annibale faceva bere e guarire le ferite al suo esercito con un vino prodotto in Abruzzo e lavava suoi cavalli con esso, affinché guarissero dalla scabbia.
Anche Ovidio fa riferimento a questo vino ne “Le Metamorfosi”, celebrando la bellezza dei vigneti della Valle Peligna.
Zona di produzione del Montepulciano
Abruzzo e Marche
Oggi il Montepulciano può essere coltivato, senza nessuna differenza, praticamente ovunque, grazie alle nuove tecnologie viticole, anche se rimarrà sempre il vitigno principe in Valle Peligna grazie alla sua zona e clima ideali.
Nelle Marche i vini più importanti prodotti con questo vitigno sono quelli del Conero, caratterizzati da un frutto tondo ed echi speziati accompagnati dall’influsso iodato del mare.
Invece in Abruzzo dobbiamo considerare la zona delle Colline Teramane, dove il Montepulciano viene usato per produrre vini dai profumi ampi, pieni di erbe aromatiche, frutta, spezie e sentori animali. Al gusto presenta una struttura importante che gli permette di avere una buona capacità di invecchiamento, specie nella versione Riserva.
Nel resto d’Italia
Un’ottima presenza e qualità è inoltre presente nel centro Italia:
- Umbria: lo si trova nel Rosso Orvietano, Colli Amerini Rosso e Lago di Corbara;
- Molise: con ben 3 DOC, Biferno Rosso, Pentro di Isernia Rosso e nel Montepulciano del Molise;
- Lazio: le zone più importanti sono i Colli della Sabina, Velletri, DOC Castelli Romani Rosso, Tarquiniae Colli Etruschi Viterbese.
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