Nuovo appuntamento per l’anticipazione dei vini vincitori dei TRE CAVATAPPI di Decanto assegnati durante la prima edizione di “UNTOLD – Quello che non è ancora stato detto del vino”. Oggi sveleremo i vini della Liguria

La Viticoltura in Liguria: Un Viaggio tra Storia, Territorio e Tradizione

Cenni Storici sulla Viticultura

La storia della viticoltura in Liguria affonda le sue radici nell’antichità, risalendo all’epoca degli Etruschi, dei Greci e dei Romani che coltivavano la vite lungo le coste liguri sfruttando il clima mite e i terreni fertili.

Documenti storici attestano che la viticoltura era praticata in Liguria già nel periodo pre-romano ma solo successivamente (in epoca romana) si ebbe un miglioramento della qualità della produzione tant’è che Plinio il Vecchio conferì ai Liguri una vera e propria “patente” dell’epoca come esperti vinificatori e produttori di vini di qualità.

Durante il Medioevo, i monaci benedettini e cistercensi contribuirono alla diffusione delle tecniche vitivinicole, migliorando ancor più la qualità dei vini prodotti.

Nel corso dei secoli, la viticoltura ligure ha attraversato periodi di fioritura e di declino, adattandosi alle esigenze del mercato e alle innovazioni tecnologiche, ma ha sempre mantenuto un legame indissolubile con il territorio e le sue tradizioni.

Clima e Composizione dei Terreni

Il clima della Liguria è tipicamente mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde e soleggiate. Le precipitazioni sono distribuite principalmente durante l’autunno e l’inverno, mentre la primavera e l’estate sono generalmente asciutte. La vicinanza del mare e la protezione offerta dalle montagne creano condizioni climatiche ideali per la viticoltura, riducendo il rischio di malattie fungine e garantendo una maturazione ottimale delle uve.

I terreni liguri sono prevalentemente collinari e montuosi, con una composizione variegata che include argille, marne, arenarie e scisti. La presenza di terreni calcarei e sabbiosi contribuisce a conferire ai vini liguri una particolare mineralità e freschezza. Questi terreni, spesso terrazzati per sfruttare al meglio le scarse porzioni di terra coltivabile e garantire un’adeguata esposizione solare, danno vita a un paesaggio vitivinicolo unico.

Viticultura Eroica

La viticoltura ligure è spesso definita “eroica” per le condizioni estreme in cui viene praticata. I vigneti sono di frequente situati su ripidi pendii terrazzati, spesso a picco sul mare, accessibili solo a piedi o con l’ausilio di funicolari. Questa viticoltura richiede un lavoro manuale intenso e faticoso, e una dedizione senza pari. La costruzione e la manutenzione dei terrazzamenti, così come la raccolta delle uve, sono operazioni che richiedono grande abnegazione e passione. Nonostante le difficoltà, i viticoltori liguri continuano a coltivare la vite con amore e rispetto per la tradizione, producendo vini di alta qualità che riflettono l’unicità del territorio.

I Numeri della Liguria

La Liguria, nonostante la sua estensione limitata, vanta numeri significativi nel panorama vitivinicolo italiano. Con circa 1.500 ettari di superficie vitata, la produzione annua si attesta intorno ai 42.000 ettolitri di vino.

La regione non possiede Denominazioni di Origine Controllata e Garantita (DOCG) ma possiede ben 9 Denominazioni di Origine Controllata (DOC) e 4 Indicazioni Geografiche Tipiche (IGT) che includono vini bianchi e rossi di eccellenza e testimoniano l’alta qualità dei vini liguri.

Le Denominazione di Origine Controllata sono

  • Cinque Terre DOC
  • Cinque Terre Sciacchetrà DOC
  • Colli di Luni DOC
  • Colline di Levanto DOC
  • Golfo del Tigullio-Portofino o Portofino DOC
  • Pornassio o Ormeasco di Pornassio DOC
  • Riviera Ligure di Ponente DOC
  • Rossese di Dolceacqua o Dolceacqua DOC
  • Val Polcevera DOC

Le IGT (Indicazione Geografica Tipica) sono

  • Liguria di Levante IGT
  • Colline del Genovesato IGT
  • Colline Savonesi IGT
  • Terrazze dell’Imperiese IGT

Le Varietà Autoctone

La Liguria è ricca di varietà autoctone, che contribuiscono a rendere unici i suoi vini. Varietà che si sono adattate perfettamente al clima e al terreno ligure, conferendo ai vini caratteristiche uniche e inconfondibili. Tra le principali varietà troviamo:

  • Vermentino: un vitigno a bacca bianca che produce vini freschi, aromatici e minerali.
  • Pigato: un’altra varietà a bacca bianca, simile al Vermentino ma con un profilo aromatico più complesso.
  • Rossese: un vitigno a bacca rossa che dà origine a vini leggeri, fruttati e speziati.
  • Ormeasco: una varietà a bacca rossa coltivata principalmente nella zona di Pornassio, che produce vini strutturati e tannici.

La Produzione in Liguria

Nonostante le sfide poste dal territorio, la Liguria produce vini di alta qualità, apprezzati sia a livello nazionale che internazionale. La produzione limitata e la cura artigianale sono la firma di ogni bottiglia di vino ligure. La produzione vinicola infatti è caratterizzata da piccole aziende familiari, che lavorano con passione e dedizione per mantenere viva la tradizione vitivinicola della regione.

Nel 2023, la produzione ha visto un incremento significativo: la raccolta dell’uva è aumentata del 15%, raggiungendo i 60.000 quintali rispetto ai 52.000 dell’anno precedente e la produzione è aumentata del 5%, passando dai 40.000 ettolitri del 2022 ai 42.000 ettolitri nel 2023. Il numero di bottiglie prodotte si è attestato a circa 5,6 milioni. Questo risultato è stato ottenuto grazie all’attento lavoro dei viticoltori locali, che hanno garantito uve in perfette condizioni nonostante le sfide climatiche.

Tipologia dei Vini Liguri

La Liguria offre una vasta gamma di vini, che spaziano dai bianchi freschi e aromatici ai rossi leggeri e fruttati per arrivare anche a vini strutturati e tannici.

Vini Bianchi

I vini bianchi liguri sono apprezzati per la loro freschezza, aromaticità e mineralità. Tra i più rappresentativi troviamo:

  • Vermentino: un vino fresco e aromatico, con note di agrumi, fiori bianchi e erbe aromatiche.
  • Pigato: un vino complesso e strutturato, con sentori di frutta matura, miele e spezie.
  • Bosco: un vitigno autoctono utilizzato principalmente nella produzione del Cinque Terre DOC, che dà origine a vini freschi e sapidi.

Vini Rossi

I vini rossi liguri sono generalmente leggeri e fruttati, con una buona acidità e tannini morbidi. Tra i più rappresentativi troviamo:

  • Rossese di Dolceacqua: un vino leggero e fruttato, con note di ciliegia, lampone e spezie.
  • Ormeasco: un vino strutturato e tannico, con sentori di frutta rossa, spezie e note erbacee.
  • Granaccia (nota anche come Grenache, Alicante o Cannonau): un vitigno a bacca rossa coltivato principalmente nella Riviera di Ponente. Si tratta di una rarità dell’enologia ligure con la quale si producono vini ricchi, fruttati e speziati con una buona gradazione alcolica, acidità vibrante, tannini ricchi e setosi con l’invecchiamento e un equilibrio straordinario tra componenti dure e morbide.

Come si è visto la viticoltura in Liguria rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, frutto di secoli di storia, tradizione e passione. I vini liguri, con la loro unicità e qualità, sono il risultato di un territorio straordinario e del lavoro eroico dei viticoltori che, giorno dopo giorno, continuano a coltivare la vite con amore e dedizione. Vediamo adesso quali sono i vini della regione Liguria che si sono aggiudicati i TRE CAVATAPPI superando l’ardua selezione di vini degustati dai nostri commissari.

I vincitori sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata.

Migliori Vini Bianchi

  • Linero – Colli di Luni Vermentino DOC “Pianoro” 2022
  • Il Monticello – Colli di Luni Vermentino DOC “Poggio Paterno” 2022

L’annata vitivinicola 2022 in Liguria: Un Bilancio Positivo Nonostante le Sfide Climatiche

L’annata vitivinicola 2022 si è rivelata una sorpresa positiva per gli appassionati e gli addetti ai lavori del settore. Nonostante le sfide poste da un clima estremo, con ondate di calore che hanno superato i 40 gradi e una siccità prolungata, la qualità delle uve raccolte è stata ottima. Questo risultato è stato possibile grazie all’arrivo di piogge ben distribuite nel mese di agosto, che hanno permesso alla vite di riprendersi e portare a maturazione le uve senza stress particolari.

Il comparto vitivinicolo ha dimostrato una capacità di adattamento e una resilienza degne di nota, mantenendo livelli produttivi e commerciali vicini ai valori pre-pandemia nonostante le varie vicissitudini.

La Liguria, d’altronde, con il suo paesaggio caratterizzato da terrazzamenti e piccole parcelle coltivate, ha una tradizione vitivinicola che si distingue (come abbiamo visto nel corso di questo articolo) per la produzione di vini di qualità, spesso legati a vitigni autoctoni e a pratiche di coltivazione sostenibili. L’approccio scientifico e la ricerca applicata alla viticoltura e alla produzione enologica hanno giocato un ruolo fondamentale nel contenere gli effetti negativi dei cambiamenti climatici e nel garantire la qualità del prodotto finale.

Gli amanti del vino, i wine lover ed i semplici appassionati possono aspettarsi in questa annata etichette che riflettono non solo il terroir unico della regione ma anche la tenacia e l’impegno dei produttori liguri ed avranno modo di degustare vini che sapranno emozionare e non poco.

Con questo, per il momento, è tutto. Vi diamo appuntamento con la prossima regione ed i relativi TRE CAVATAPPI

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