Nuovo appuntamento per l’anticipazione dei vini vincitori dei TRE CAVATAPPI di Decanto assegnati durante la prima edizione di “UNTOLD – Quello che non è ancora stato detto del vino”. Oggi sveleremo i vini del Veneto

L’Evoluzione della Viticoltura Veneta

Il Veneto è un territorio di antiche tradizioni vitivinicole, dove la storia del vino si intreccia con quella delle popolazioni che hanno abitato queste terre. Fin dall’epoca preromana, la viticoltura ha rappresentato un elemento centrale dell’economia locale, con i Romani che ne incrementarono la produzione e il commercio grazie alla creazione di porti fluviali. Dopo le invasioni barbariche, furono i Longobardi a operare una rinascita della viticoltura, successivamente ampliata dai mercanti della Serenissima, che resero il “Vino de Venegia” celebre in molte parti del mondo.

Clima e Suolo architetti del gusto

Il territorio veneto, con i suoi 18.407 km², presenta un clima temperato-subcontinentale, con inverni freddi mitigati dalla protezione delle Alpi e estati calde e afose, alleviate dalla brezza del Mar Adriatico. I terreni variegati permettono ai vitigni di esprimersi su diversi livelli quantitativi e qualitativi, con terreni basaltici nei Monti Lessini che offrono sapidità e freschezza ai vini, mentre le colline tufacee di origine vulcanica tra Soave e Gambellara esaltano la versatilità e le note minerali della garganega.

I numeri del Veneto

Le denominazioni

Il Veneto si distingue per le sue numerose denominazioni, con 14 DOCG, 29 DOC e 9 IGT che riflettono la complessità del settore vitivinicolo della regione.

Tra le zone più note vi sono le Colline del Garda e la Valpolicella, con vitigni come la Corvina e la Rondinella, e la zona del Lugana, dove il Trebbiano di Soave, noto anche come Turbiana, dà vita a vini bianchi di grande espressività.

Le varietà autoctone del Veneto

La tipologia di vitigni coltivati è ampia e variegata, con una predominanza di vitigni a bacca bianca che rappresentano circa il 70% della superficie vitata totale.

I vitigni autoctoni del Veneto rappresentano un patrimonio di biodiversità e tradizione enologica che contribuisce in modo significativo all’identità vitivinicola della regione. Tra i vitigni a bacca bianca più rappresentativi troviamo la Garganega, protagonista indiscussa del Soave, che con le sue note minerali e la sua elegante acidità, incarna l’espressione del terroir vulcanico e calcareo su cui cresce. Il Trebbiano di Soave (Turbiana) che dà vita al Lugana, un vino bianco di grande espressività e freschezza. E infine la Durella, un vitigno dalla marcata acidità, spesso utilizzato nella produzione di spumanti metodo classico.

Per quanto riguarda i vitigni a bacca nera, la Corvina si distingue come la varietà principale utilizzata per l’Amarone e il Valpolicella in grado di offrire vini di grande struttura e complessità aromatica. La Rondinella e la Molinara che accompagnano spesso la Corvina nei blend di queste denominazioni, contribuendo con le loro caratteristiche a creare vini equilibrati e armonici.

Altri vitigni autoctoni di rilievo includono il Raboso, noto per la sua robustezza e longevità, e l’Oseleta, che sta guadagnando popolarità per la sua intensità e concentrazione.

La ricchezza dei vitigni autoctoni del Veneto è un tesoro che i produttori locali custodiscono con passione, consapevoli del valore che questi conferiscono ai loro vini. L’attenzione alla qualità e alla sostenibilità, unita alla valorizzazione delle varietà autoctone, rende il Veneto una regione vitivinicola di primo piano, capace di offrire vini che sono espressione autentica di un territorio unico e irripetibile.

La Produzione del Veneto

La produzione annua di vino in Veneto continua ad essere significativa ed anche se nel 2023 si è registrato un calo di produzione del 9, 1% la regione si conferma prima regione vinicola per produzione.

Il numero effettivo delle aziende vitivinicole e pari a 26.990 unità (anch’esso in calo del -1,9%) mentre la dimensione media aziendale sale del 4,2%.

Tra i migliori vini bianchi del Veneto spiccano, il Soave e il Lugana, che si distinguono per i loro profili aromatici e la loro freschezza mentre per quanto riguarda i vini rossi, l’Amarone della Valpolicella si conferma come uno dei più apprezzati a livello internazionale per la sua complessità e il suo potenziale d’invecchiamento. I vini spumanti del Veneto, in particolare il Prosecco, continuano a riscuotere un enorme successo sia in Italia che all’estero, con il Valdobbiadene Superiore di Cartizze e il Prosecco DOCG che si confermano tra i migliori.

I Vini Bianchi freschi e territoriali

I vini bianchi veneti incarnano l’eccellenza e la diversità del territorio. Tra questi, il Soave si distingue per il suo profilo aromatico e la sua struttura equilibrata. Questo vino, ottenuto principalmente dall’uva Garganega, è apprezzato per le sue note floreali e di agrumi. Un altro esempio di eccellenza è il Lugana, un vino che esprime la freschezza e la sapidità del vitigno Trebbiano di Soave che si presta a diverse versioni tra cui spumante e vendemmia tardiva. Di sicuro rilievo, poi, vi è il Prosecco, prodotto principalmente con uve di Glera e famoso in tutto il mondo per la sua vivacità e le bollicine raffinate. Questi vini non solo celebrano la diversità dei vitigni veneti ma sono anche il risultato di metodi di vinificazione che rispecchiano la storia e la cultura della regione. Dai vini fermi ai frizzanti, dai dolci ai secchi, il Veneto offre un’ampia gamma di vini bianchi che soddisfano il palato di intenditori e appassionati di vino, confermando la regione come una delle colone portanti del vino italiano.

I Vini Rossi intensi e identitari

I vini rossi sono rinomati, invece, per la loro intensa personalità e profondità di sapore, caratteristiche che riflettono la ricca tradizione vinicola della regione del Veneto. L’Amarone della Valpolicella, ad esempio, è celebre per il suo carattere robusto e corposo, ottenuto attraverso un processo di appassimento delle uve che concentra i sapori e crea un vino di grande potenza e complessità. Il Valpolicella Superiore possiede un corpo più strutturato e un gusto più complesso, mentre il Valpolicella Ripasso acquisisce un’intensità aggiuntiva dal contatto con le bucce delle uve utilizzate per l’Amarone. Anche il Recioto della Valpolicella si distingue per la sua dolcezza avvolgente, risultato di una fermentazione interrotta che preserva la dolcezza naturale delle uve. Questi vini non solo esprimono la varietà e la ricchezza del terroir veneto, ma sono anche il risultato di una sapiente combinazione di tradizione e innovazione, che continua a evolversi e a sorprendere gli appassionati di vino in tutto il mondo.

Oltre a questi vini meritano una menzione anche il Bardolino, leggero e vivace, e il Raboso, corposo e tannico, ideale per l’invecchiamento.

Bollicine di qualità

Ma il Veneto è rinomato anche per la sua eccellente produzione di spumanti, che si distinguono per qualità e varietà. Tra i più apprezzati vi sono i Lessini Durello, spumanti ottenuti dal vitigno autoctono Durella, noti per la loro vivace acidità e il profilo olfattivo elegante, con note floreali e agrumate ed il celebre Prosecco che si distingue per freschezza e note fruttate e floreali. Questi spumanti sono il risultato di un terroir unico e di una dedizione senza pari dei produttori veneti, che continuano a esaltare le peculiarità di ogni vitigno, creando vini di indiscutibile qualità e piacere. Vini che rappresentano una tradizione vinicola che affonda le radici in un passato antico, valorizzata negli ultimi decenni attraverso metodi di vinificazione accurati e innovativi.

Gli Assaggi

Soave

La commissione giudicatrice di Decanto, riunitasi per valutare la selezione di vini veneti, ha apprezzato il Soave per il suo equilibrio e la sua complessità aromatica, frutto di annate particolarmente favorevoli. I giudici hanno apprezzato la freschezza e la vivacità dei vini, sottolineando le note floreali e fruttate che si intrecciano armoniosamente con una sottile mineralità. La valutazione ha rispecchiato l’alta qualità del terroir e l’abilità dei produttori che hanno saputo interpretare e valorizzare le peculiarità delle annate in degustazione.

Valpolicella Ripasso

Il Valpolicella Ripasso, noto per la sua complessità e la struttura elegante, è stato elogiato in quanto eccellente compromesso tra la potenza dell’Amarone e la freschezza del Valpolicella. Un vino che con le sue note di ciliegia, spezie e un tocco di vaniglia ha offerto un’esperienza degustativa equilibrata e appagante.

Amarone della Valpolicella

Per quanto riguarda invece l’Amarone della Valpolicella, i giudici hanno riconosciuto la complessità e la ricchezza degli aromi che caratterizzano questi vini, frutto di una tradizione vinicola che si tramanda di generazione in generazione. L’eccellenza del bouquet, che spazia dalle note di frutta matura a quelle speziate, unita alla sua importante struttura ma anche al suo sorso carezzevole, ha garantito all’Amarone un posto d’onore tra i vini recensiti.

Prosecco

Per ciò che concerne il prosecco la commissione ha valutato una selezione di Prosecco provenienti dalle prestigiose zone di Asolo, Conegliano e Valdobbiadene. Questi vini, noti per la loro effervescenza raffinata e il bouquet aromatico, sono stati sottoposti a un’attenta analisi sensoriale.

Il Prosecco di Asolo è stato apprezzato per la sua struttura equilibrata e le note floreali, mentre quello di Conegliano Valdobbiadene è stato elogiato per la sua vivacità, freschezza e persistenza aromatica, confermando la regione come un’eccellenza nella produzione di queste rinomate bollicine.

Sveliamo adesso i vini della regione Veneto che si sono aggiudicati i TRE CAVATAPPI superando l’ardua selezione di vini degustati dai nostri commissari.

I vincitori sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata.

Degustazione alla cieca decanto untold

I Migliori vini Bianchi

  • Tenuta Solar – Soave Classico DOC “Le Bancole” 2022
  • Villa Canestrari – Soave Superiore Riserva DOCG 2018

I Migliori vini Rossi

Amarone della Valpolicella DOCG

  • Massimago – Amarone della Valpolicella DOCG “Conte Gastone” 2019
  • Giarola – Amarone della Valpolicella DOCG 2018
  • Paolo Cottini – Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2018
  • Palazzo Montanari – Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2017
  • Cà Dei Conti – Amarone della Valpolicella DOCG “Tano” 2014
  • Clementi – Amarone della Valpolicella Classico DOCG 2012

Malanotte del Piave DOCG

  • Rechsteiner – Malanotte del Piave DOCG “Dominicale Rosso” 2019

Colli Berici Merlot DOC

  • Tenuta Zai – Colli Berici Merlot DOC “Corin” 2017

Valpolicella Ripasso Superiore DOC

  • Corte Adami – Valpolicella Ripasso Superiore DOC 2021
  • Paolo Cottini – Valpolicella Classico Superiore Ripasso DOC 2021
  • Palazzo Montanari – Valpolicella Ripasso Classico Superiore DOC 2019

I Migliori vini Spumanti

Asolo Prosecco Superiore DOCG

  • Giusti – Asolo Prosecco Superiore Extra Brut DOCG
  • San Vettor – Asolo Prosecco Superiore Extra Brut DOCG “Caldrer” 2023

Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG

  • Reggia Leone – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Extra Dry DOCG 2023
  • Bortolin Angelo Spumanti – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Brut DOCG 2023
  • Bortolin Angelo Spumanti – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Dry DOCG 2023
  • Bisol1542 – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Extra Brut DOCG “Relio Rive Di Guia” 2022
  • Villa Maria – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Brut DOCG 2022
  • La Tordera – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Rive di Guia Extra Brut DOCG “Otreval” 2022
  • Andreola – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Extra Dry DOCG “Mas De Fer” 2022
  • Sanfeletto – Conegliano Valdobbiadene Prosecco Millesimato Brut DOCG “Sanpiero” 2021

Prosecco DOC

  • Bona Dea – Prosecco Millesimato Extra Dry DOC 2022

Riflessioni sulle vendemmie 2021, 2022 e 2023

L’analisi delle annate vitivinicole venete dal 2021 al 2023 rivela un panorama complesso ed in continua evoluzione, caratterizzato da instabilità climatica che ha generato numerose sfide ed altrettanti successi. Il livello qualitativo rimane alto, con vini che riflettono l’autenticità e la diversità di un territorio unico.

Annata 2021

La vendemmia 2021 in Veneto è stata di buona qualità, ma in calo rispetto alal 2020. Nonostante il calo quantitativo, la qualità delle uve è stata ottima grazie alle favorevoli condizioni climatiche estive.

La vendemmia è iniziata in ritardo a causa delle basse temperature primaverili anche se il caldo della seconda parte di agosto ha accelerato i tempi di raccolta, riducendo il ritardo. La raccolta delle varietà precoci, come il Pinot Grigio e lo Chardonnay, è iniziata tra la fine di agosto e i primi giorni di settembre mentre le varietà tardive, come il Cabernet e il Sauvignon, sono state raccolte a ottobre. Nonostante il calo di produzione, l’attenzione è stata rivolta alla qualità delle uve. I vini veneti del 2021 sono di buon livello, in particolare per alcuni vitigni come il Glera e per i vitigni a bacca rossa.

Annata 2022

Le condizioni climatiche del 2022 in Veneto sono state abbastanza favorevoli per la viticoltura anche se non sono mancate alcune criticità. In particolare la gelate tardive di aprile in alcune zone della regione quali le colline della Valpolicella e del Coneglianese, hanno danneggiato i germogli delle viti, causando un calo di produzione, soprattutto per il Prosecco e il Pinot Grigio. L’estate è stata caratterizzata da caldo intenso e siccità, soprattutto nei mesi di luglio e agosto e le alte temperature hanno accelerato il ciclo vegetativo della vite, anticipando la vendemmia. Le precipitazioni sono state distribuite in modo irregolare, con alcune zone che hanno sofferto di carenza idrica e altre che hanno avuto a che fare con grandine e temporali intensi. La mancanza di precipitazioni in alcune zone ha, quindi, causato stress idrico alle viti, con un impatto negativo sulla resa e sulla qualità delle uve. Nonostante le condizioni sfavorevoli il 2022 si è chiuso con un aumento del export del 2,5% rispetto al 2021 sebbene la produzione di vino sia diminuita del 4%.

Annata 2023

In generale, la vendemmia 2023 in Veneto è stata un’annata di contrasti. Nonostante il calo di produzione, la qualità delle uve è stata eccellente e i vini di alto livello. L’andamento climatico è stato a dir poco bizzarro e caratterizzato da una primavera con gelate tardive e piogge frequenti durante la fioritura che hanno compromesso la produzione in alcune zone, soprattutto per il Prosecco mentre l’estate è stata calda e siccitosa con conseguente accelerazione del ciclo vegetativo della vite ed anticipo della vendemmia. Un’altra criticità è stata rappresentata dagli attacchi di peronospora, seppur meno gravi rispetto ad altre regioni italiane. Il calo di produzione, tuttavia, non ha influenzato la qualità delle uve che è stata definita “eccellente”, con un buon rapporto zuccheri-acidi e una buona concentrazione di polifenoli. I vini prodotti sono stati di alto livello, soprattutto per i bianchi e per i rossi come il Raboso e il Marzemino. La produzione di Prosecco ha registrato un calo, ciononostante la qualità del Prosecco 2023 è molto buona, con un prodotto finale di alto livello.

E con questo, per il momento, è tutto

Vi diamo appuntamento con la prossima regione ed i relativi TRE CAVATAPPI

Stay Tuned.

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