Spumante Metodo Classico “La Nota” 2018, Cantine del Notaio
Quando fai un lavoro come il nostro ti trovi ad assaggiare anche 300 vini in un anno. Dopo un certo numero di degustazioni inizi a sentirti sicuro. Il tuo palato è formato, pronto. E invece, puntualmente, arriva il momento in cui un vino ti spiazza, ancora una volta.
E così, con un bagno di umiltà, mi trovo ad ad assaporare qualcosa di così familiare, ma profondamente diverso.
Sto ovviamente parlando dello spumante millesimato 2018 “La Nota” di Cantine del Notaio, di cui abbiamo già avuto modo di apprezzare La Firma 2015 nel corso di Aglianico del Vulture Untold, l’evento in cui abbiamo attribuito i 3 Cavatappi di Decanto ai migliori Aglianico del Vulture.
La Nota è uno spumante brut metodo classico rosso realizzato, in pieno stile Aglianico del Vulture, da uve 100% Aglianico.
La Degustazione
Lo stappo freddo di frigo, alla temperatura di 8-9°C, confidando nel graduale aumento della temperatura.
Alla vista sembra ridefinire il concetto di “Rosso Rubino”, presentandosi di un colore rubino vivissimo con riflessi porpora.
Le bollicine fluiscono numerose nel calice stendendo un vero e proprio velo sulla superficie del vino che persiste per diversi secondi deliziandomi con un piacevolissimo effetto ottico.
E’ all’olfatto che però abbiamo la vera sorpresa.
Riesco a distinguere in maniera netta i sentori tipici della bacca rossa e anche quelli del metodo classico che temevo sarebbero stati sovrastati dall’intensità dell’aglianico.
Avverto distintamente lamponi, more selvatiche e piccoli frutti rossi, ma anche burro, e persino un delicato rimando di brioche fresca.
A questo punto non sto più nella pelle. Devo assaggiarlo.
Una mousse di frutti di bosco avvolge la mia bocca. La finezza delle bollicine si sente tutta!
Al gusto è delicato come solo uno spumante metodo classico sa esserlo, ma non è sottile. E’ un vino che, dissoltasi la frizzantezza iniziale, fa avvertire tutta la sua robusta presenza mentre scivolta con disinvoltura lungo l’arco palatale.
I sentori di frutti rossi avvertiti all’olfatto, vengono ritrovati al giusto, amplificati. Mentre quelli di burro e brioche sembrano tradursi in dolci sensazioni tattili.
Il calore del titolo alcolometrico di 13% sembra non notarsi piacevolmente coperto dalle altre sensazioni morbide, mentre sorso dopo sorso, anche la bottiglia si svuota.
L’Abbinamento
Incerti su come abbinare questa chicca delle Cantine del Notaio, l’abbiamo prima degustata come aperitivo e poi abbinata ad un bun artigianale con hamburger e cipolle rosse caramellate.
Per questo abbinamento abbiamo confidato nell’abbinamento dei lieviti del panino con quelli del metodo classico e nei sentori tipici dell’aglianico con quelli della carne.
Il risultato è stato un abbinamento abbastanza armonico in cui cibo e vino hanno prevalso a tempi alterni l’uno sull’altro durante la fase dell’assaggio donandoci profondi istanti di giubilo.
Ma “la Nota” si è dimostrato un validissimo spumante metodo classico di gran classe e decisamente versatile.
Perfetto sia come vino da aperitivo, sia come bollicine tutto pasto, che come vino da meditazione.
Siamo pronti a riassaggiare questo vino che ci ha profondamente entusiasmato insieme a un gran piatto di fagioli alla messicana in pieno stile Bud Spencer.
Quello che non è ancora stato detto del vino
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