Il Cabernet Sauvignon è annoverato tra i vitigni internazionali ma questo vitigno assume caratteristiche diverse in base al luogo dove viene coltivato, tanto da essere considerato quasi un “autoctono”.

Le sue origini

Il Cabernet Sauvignon è stato definito il “vitigno perfetto” per la sua infinita adattabilità dal filosofo Montesquieu nel XVIII secolo. Tuttavia, le sue origini di questo vitigno sono in Francia, nella zona di Bordeaux e in particolare nelle zone del Médoc e Graves.

Molto spesso il Cabernet Sauvignon lo si trova vinificato in assemblaggio con il Merlot e con il Cabernet Franc, con i quali forma il cosiddetto “taglio bordolese”.

Il suo nome deriva proprio dal fatto che questo vitigno è nato dall’incrocio tra il Sauvignon Blanc e il Cabernet Franc. Un affermazione di facile intuizione, ma mai scontata nel mondo del vino, ma in questo caso decisamente comprovata da analisi genetiche. Le caratteristiche del Cabernet Sauvignon sono quindi legate alle caratteristiche dei suoi ”genitori”.

La diffusione in Italia

Il Cabernet Sauvignon è un uva diffusa un po’ ovunque nel nostro stivale, ma in alcune regioni è più presente che in altre.

La Toscana è sicuramente una delle regioni nella top 3: il Cabernet Sauvignon regna incontrastato nella famosa Doc Bolgheri insieme ovviamente ad altri vitigni quali il Merlot, Syrah e Cabernet Franc. In questa regione dove regna il Sangiovese, il Cabernet Sauvignon, grazie alle sue caratteristiche, si è ritagliato una buona fetta ampelografica, essendo uno dei 3 vitigni a bacca nera più coltivati in Toscana.

A seguire possiamo trovare maggiormente questo vitigno in Veneto grazie alla Doc Colli Berici e Colli Euganei e il Friuli-Venezia Giulia.

Per onestà intellettuale devo sottolineare che la sua presenza è veramente diffusa quasi ovunque e quindi ne sentiremo parlare dal Trentino Alto Adige fino alla Sardegna o alla Sicilia.

La Diffusione nel Mondo

Il Cabernet Sauvignon è uno dei vitigni di riferimento per molte zone produttive nel mondo.

In primis rinomino la Francia, sua patria di origine, e la zona di Bordeaux. La zona del Médoc (Haut-Médoc) adagiata sulla riva sinistra del fiume Garonne è considerata la zona di produzione dei migliori vini a base di Cabernet Sauvignon.

Questo vitigno è molto diffuso anche in Spagna, in California (Napa Valley e Sonoma Valley), in Australia (Barossa Valley), in Nuova Zelanda (Hawkes’s Bay), in buona parte dell’Argentina e in Sudafrica.

Il Cabernet Sauvignon in Cile trova un habitat ideale: l’acqua viene garantita dalla presenza dell’Oceano e delle Ande che influenzano profondamente la produzione vitivinicola grazie alle escursioni termiche tra giorno e notte.

Le Caratteristiche Organolettiche del Cabernet Sauvignon

Il Cabernet Sauvignon ha le seguenti caratteristiche:

  • Color rosso rubino intenso (quasi impenetrabile se con lunghe macerazioni), a volte con sfumature violacee
  • Complessità olfattiva
  • Aromi di peperone verde, caratteristico del Cabernet Sauvignon
  • Aroma di frutta a polpa rossa o scura: mirtillo, prugna, mora, ribes nero
  • Aromi di sottobosco: muschio
  • Buona ricchezza tannica

Spesso gli aromi posso richiamare alla memoria sentori di note di peperone e foglia di pomodoro: questi sentori derivano dalle pirazine, una caratteristica ereditata del Sauvignon Blanc. Questi aromi sono più probabili in quesi vini che vengono prodotti in zone con climi freddi.

Spesso il Cabernet Sauvignon viene affinato in legno. Questo passaggio permette l’evoluzione degli aromi e lo sviluppo di note terziarie balsamiche e speziate: menta, cacao amaro, eucalipto e tabacco.

Al palato il Cabernet Sauvignon è solitamente caldo e corposo, ricco di tannini e di ottima struttura. Tutte queste caratteristiche lo portano ad essere un vino longevo che può evolvere e dare il meglio di sé nel tempo. Nei vini migliori un vino di Cabernet Sauvignon può raggiungere anche i 20 anni di vita.

Cabernet Sauvignon

Il Cabernet Sauvignon e le differenze climatiche

Il Cabernet Sauvignon è un vitigno che non si adatta particolarmente ai climi troppi freddi. In quei casi si rischierebbe di non raggiungere la perfetta maturazione. Può invece tollerare climi molto caldi ma in questo caso si potrebbe perdere la sua tipica freschezza che lo rende così elegante.

Quando questo vitigno viene coltivato in un clima fresco presenterà maggiore acidità, note aromatiche più “aspre” e minor tenore alcolico. I tannini saranno più grintosi, a volte astringenti.

Un Cabernet Sauvignon invece nato in un clima caldo avrà una acidità inferiore, gli aromi svilupperanno sentori di frutta più matura, un maggior grado alcolico e più morbidezza.

Questa differenziazione tra situazioni climatiche è fondamentale, perché ogni vino rappresenta e rispecchia l’ambiente dove è nato.

I possibili abbinamenti tra Cabernet Sauvignon ed il cibo

Un vino a base di Cabernet Sauvignon è adatto a molteplici abbinamenti ma le sue caratteristiche lo rendono decisamente adatto alla carne. Dalla selvaggina (capriolo, fagiano, cinghiale..) a piatti grassi come i brasati o alla tradizionale grigliata.

Barbeque e tutta la carne alla brace è l’abbinamento più immediato: che sia a base di maiale o carne mista, la succulenza della carne si abbina perfettamente ai tannini del Cabernet Sauvignon.

Un altro abbinamento che vi propongo è il filetto di maiale e prugne o con un risotto al tartufo.

Siete amanti del formaggio? Provatelo con formaggi stagionati a pasta molle o dura.

Un abbinamento che è anche un “salva-cena” sono i peperoni ripieni abbinati ad un buon calice di Cabernet Sauvignon. Provare per credere.

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