La Puglia si è presentata a questa edizione di UNTOLD “Quello che non è ancora stato detto del vino” con una selezione ampia e variegata. Su 34 campioni degustati, ben 10 hanno ottenuto il massimo riconoscimento entrando a far parte dei Migliori Vini della Puglia di UNTOLD 2026. Un risultato che conferma la vitalità di una regione capace di unire tradizione e innovazione, con vini che raccontano il territorio in ogni sorso.
Introduzione: i Tre Cavatappi della Puglia
Dieci etichette, dunque, hanno conquistato il nostro riconoscimento più prestigioso: i Tre Cavatappi. Un traguardo che premia la qualità diffusa e la capacità dei produttori di interpretare al meglio vitigni autoctoni e internazionali.
Dalla Valle d’Itria al Salento, passando per le Murge e il Tavoliere delle Puglie, la regione ha dimostrato di saper esprimere vini di grande personalità, capaci di competere con le migliori produzioni nazionali.
Tendenze emerse dalle degustazioni
Le degustazioni hanno messo in luce una Puglia vitivinicola in piena evoluzione. La valorizzazione dei vitigni autoctoni resta centrale, con Negroamaro, Verdeca, Nero di Troia e Primitivo in primo piano. Molti campioni hanno mostrato un equilibrio esemplare tra struttura e freschezza, con aromi nitidi che spaziano dai fiori bianchi agli agrumi, fino alla frutta matura e alle spezie dolci, sempre in coerenza con la tipicità territoriale.
La sostenibilità è un tema sempre più presente: molte cantine adottano pratiche agronomiche a basso impatto, riducendo i trattamenti e privilegiando la biodiversità. In cantina, cresce la tendenza verso vinificazioni pulite e rispettose del frutto, privilegiando contenitori neutri e limitando l’impiego del legno, per esaltare la fragranza del frutto e la nitidezza aromatica.
I rosati confermano la loro vocazione gastronomica, con profumi intensi e sorso agile, arricchiti da intrecci di frutta rossa e gialla che ne ampliano la versatilità.
I rossi di punta si distinguono per profondità e complessità, con tannini ben integrati e un ottimo potenziale evolutivo; alcuni offrono eleganza misurata e mineralità sottile, altri esprimono pienezza e carattere deciso.
Anche i bianchi, soprattutto da Verdeca e Bombino, sorprendono per freschezza, mineralità e persistenza. Infine, i vini dolci come il Moscato di Trani mantengono un fascino intramontabile, con aromi complessi che uniscono frutta candita, fiori e note balsamiche, regalando un sorso elegante e mai pesante.
Focus sui vitigni principali
Il patrimonio ampelografico pugliese, come abbiamo visto, si esprime attraverso vitigni che raccontano il territorio con personalità distinte e riconoscibili.
- Verdeca – Coltivata soprattutto nella Valle d’Itria, regala bianchi dalla brillantezza cristallina, dove freschezza agrumata e fiori bianchi si intrecciano a una sapidità precisa. L’acidità ben disegnata accompagna un finale persistente e tipico.
- Negroamaro – Protagonista del Salento, si conferma versatile: nei rosati offre equilibrio e armonia, con frutta rossa e gialla che si fondono a un bouquet floreale elegante; nei rossi esprime profondità e coerenza gusto-olfattiva, con tannini integrati e persistenza appagante.
- Nero di Troia – Tipico del nord della regione, privilegia la finezza alla potenza. Le versioni più eleganti rivelano aromi di rosa e pietra, mineralità sottile e struttura armoniosa; altre interpretazioni puntano su frutta matura e confettura, con persistenza convincente.
- Primitivo – Soprattutto nelle aree di Manduria e Gioia del Colle, mostra un’anima intensa e generosa. La frutta matura si alterna a spezie dolci e note balsamiche, in equilibrio tra energia e pulizia espressiva. Alcune versioni si distinguono per profondità cromatica e complessità olfattiva, con richiami a rosa appassita, tabacco e ciliegia sotto spirito.
- Moscato di Trani – Emblema della dolcezza raffinata pugliese, unisce fiori bianchi, pesca sciroppata e albicocca disidratata a sfumature erbacee e balsamiche, mantenendo sempre una freschezza che rende il sorso elegante e mai pesante.
Questi vitigni, interpretati con sensibilità e rispetto per il territorio, dimostrano come la Puglia sappia coniugare tradizione e innovazione, offrendo vini capaci di emozionare e raccontare la loro origine con autenticità.
Focus sulle annate degustata
I vini premiati con i Tre Cavatappi di Decanto appartengono ad un arco temporale abbastanza ampio tale da offrire un quadro fedele della capacità della regione di esprimere qualità costante nel tempo.
Le annate più recenti, come la 2024 per i rosati, hanno beneficiato di un andamento climatico equilibrato, con estati calde ma ventilate che hanno preservato freschezza e fragranza aromatica. Ne sono nati vini dal colore brillante (con profumi nitidi di frutta e fiori) e una beva agile che esprime al meglio la vocazione gastronomica di questa tipologia.
La 2023, annata di riferimento per alcuni bianchi, ha regalato uve sane e ricche di aromi grazie a una maturazione lenta e regolare. I vini mostrano luminosità e precisione aromatica, con acidità ben calibrata e sapidità che riflette il territorio.
La 2022 ha dato vita a rossi di grande equilibrio, dove la maturità fenolica si è tradotta in tannini morbidi e struttura avvolgente. Le condizioni climatiche hanno favorito concentrazione e complessità, con note di frutta matura e spezie dolci ben integrate.
La 2020 si distingue per rossi di spessore, capaci di coniugare potenza e finezza. L’andamento stagionale ha permesso di ottenere vini longevi, con trama tannica fitta e aromi stratificati.
Le annate più mature, come la 2018, dimostrano la capacità di alcuni vitigni pugliesi di evolvere con eleganza. I rossi di questa vendemmia offrono oggi un bouquet complesso, dove frutta sotto spirito, note terziarie e spezie si fondono in un sorso armonico e persistente. Nei vini dolci, la stessa annata ha esaltato la concentrazione aromatica e la freschezza, garantendo equilibrio tra dolcezza e vivacità.
Nel complesso, le annate degustate raccontano una Puglia capace di adattarsi a condizioni climatiche diverse, mantenendo costante la qualità e interpretando ogni vendemmia con sensibilità tecnica e rispetto per il carattere varietale.
I Migliori Vini della Puglia di UNTOLD 2026: elenco completo
Di seguito i 10 vini pugliesi – su 34 campioni degustati – premiati con il nostro maggiore riconoscimento: i Tre Cavatappi di Decanto.
Quella di seguito è la selezione ufficiale dei Migliori Vini della Puglia di UNTOLD 2026.
I vini sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata, così da facilitarne la lettura.
I Migliori Vini della Puglia – Bianchi
- Giovanni Aiello Enologo per Amore – Valle d’Itria IGT Verdeca “Chakra Essenza” 2023
I Migliori Vini della Puglia – Rosati
- Amalberga – Salento IGT Negramaro Rosato 2024
- Leone de Castris – Salento IGT Rosato “Five Roses Anniversario” 2024
I Migliori Vini della Puglia – Rossi
- Leone de Castris – Salento IGT Susumaniello “Per Lui” 2022
- Leone de Castris – Salice Salentino DOC Negroamaro Riserva “Donna Lisa” 2020
- Menhir Marangelli – Terra d’Otranto DOC Negroamaro Riserva “Filo” 2022
- Rivera – Castel del Monte Nero di Troia Riserva DOCG “Puer Apuliae” 2018
- Cantine Bosco – Primitivo di Manduria DOC “Nonno” 2022
- Menhir Marangelli – Terra d’Otranto DOC Primitivo Riserva “Vega” 2022
I Migliori Vini della Puglia – Dolci
- Franco Di Filippo – Moscato di Trani DOC “Estasi Passito Liberty” 2018
Una Puglia generosa
La Puglia è una regione generosa, capace di offrire vini che uniscono intensità e bevibilità. Il sole abbondante, i venti che accarezzano le vigne e la varietà dei suoli creano un mosaico di condizioni ideali per la viticoltura. Qui la generosità non è solo una caratteristica del clima, ma un tratto distintivo della cultura. Il lavoro in vigna è fatto di dedizione, pazienza e rispetto per la natura, con la consapevolezza che ogni vendemmia è un dono da custodire.
Dalle Murge al Salento, passando per le colline della Daunia e le pianure del Tarantino, ogni zona contribuisce con la propria identità a un patrimonio enologico ricco e sfaccettato. I vitigni autoctoni raccontano storie di radici profonde e di un legame indissolubile con il territorio.
Questa generosità si riflette nei calici con vini che sanno essere opulenti e avvolgenti, ma anche freschi e fragranti. Vini capaci di accompagnare la cucina locale e di sorprendere in abbinamenti più audaci. È una ricchezza che non si misura solo in quantità, ma soprattutto in autenticità e capacità di emozionare, annata dopo annata.
Non sorprende quindi che la Puglia sia oggi anche una meta privilegiata per l’enoturismo, dove cantine e territori accolgono visitatori da tutto il mondo per far vivere esperienze immersive tra vigne, degustazioni e cultura locale.
Migliori Vini della Puglia di UNTOLD 2026: Conclusione
Come abbiamo visto nel corsi di questo articolo la Puglia ha dimostrato di poter competere ai massimi livelli, con vini che esprimono identità e carattere. La selezione dei Migliori Vini della Puglia di UNTOLD 2026 conferma la maturità di un comparto vitivinicolo in costante crescita. La valorizzazione dei vitigni autoctoni, unita a tecniche di vinificazione moderne, ha dato vita a etichette di grande fascino.
Ogni vino premiato è il risultato di un lavoro attento e di una visione chiara sul futuro. E con questo è tutto, vi diamo appuntamento alla prossima regione ed i suoi relativi Tre Cavatappi.
Stay Tuned!