“Planeta Racconta”: a Roma per conoscere le novità e i progetti della storica azienda siciliana
Martedì 3 ottobre nella splendida terrazza del Rocco Forte Hotel de la Ville di Roma la famiglia Planeta ha raccontato alla stampa specializzata i propri progetti presenti e futuri.
Noi di Decanto eravamo presenti all’evento e adesso ve lo raccontiamo.
Indice
Un percorso enogastronomico per raccontarsi
La strada scelta da Planeta è stata quella di esporre i propri progetti attraverso un percorso enogastronomico ideato dal Creative Director Of Food di Rocco Forte Hotels Fulvio Pietrangelini da sempre unito alla famiglia Planeta da un legame affettivo indissolubile e che, per l’occasione, ha creato un fantastico menù abbinato magistralmente ai vini dell’azienda
Si inizia con un Brindisi di benvenuto con il Metodo Classico Brut 2020 prodotto con uve Carricante in purezza nella zona dell’Etna. Uno spumante che riposa 20 mesi sui lieviti e che si contraddistingue per i suoi sentori floreali e fruttati. Al palato esprime tutte le potenzialità di un grande metodo classico con sensazioni fresco sapide ben bilanciate e con una grande mineralità finale.
Prima della cena Alessio Planeta racconta la storia dell’azienda una storia che inizia in Spagna, dove i suoi antenati si dedicavano alla produzione di olio d’oliva e che prosegue in Sicilia dove nel XVII secolo alcuni membri della famiglia si trasferirono ed iniziarono a coltivare la vite e a produrre vino.
Nel 1958 Vito Planeta fonda la Cantina Settesoli della quale, nel 1973, Diego Planeta diventa presidente. Ed è proprio Diego Planeta che 1985 decide di avviare un progetto personale con i suoi cugini Francesca, Alessio e Santi.
Da allora, la famiglia Planeta ha saputo valorizzare il territorio siciliano, sperimentando varietà autoctone ed internazionali e creando sei diverse tenute in diverse zone dell’isola: Menfi, Vittoria, Noto, Etna (contrada Feudo di Mezzo) e Capo Milazzo.
Progetto Serra Ferdinandea
L’ultima sfida è Serra Ferdinandea, un progetto di 100 ettari di terreno vergine e calcareo sito ai margini dei Monti Sicani a circa 400 m s.l.m. di cui 40 destinati alla produzione di vino e 60 lasciati a bosco e macchia mediterranea nelle immediate vicinanze del luogo dove emerse, per la prima volta nel 1831, l’Isola Ferdinandea a seguito di un’eruzione sottomarina.
L’isola così chiamata in onore del re Ferdinando II di Borbone scomparve presto sotto le onde, a causa dell’erosione e delle maree. La leggenda narra che la sua scomparsa sia dovuta ad un conflitto tra Italia e Francia che ne rivendicavano entrambe la sovranità. Da allora è riemersa solo brevemente – nel 1863 e nel 2000 – anche se non ha mai ha raggiunto la superficie.
In questo territorio si produce il nuovissimo Serra Ferdinandea Doc Sicilia Rosé 2022.
Un blend di Nero d’Avola e Syrah dalla discreta complessità che si presenta al naso con effluvi di pesca, agrumi, un ricordo di salamoia, ed una nota vegetale molto intrigante. Il sorso è dinamico, fresco ed elegante. Un vino dalla buona persistenza che termina con sentori fruttati.
A questo vino è stato abbinato un delizioso Granchio blu, avocado e bottarga di muggine
Progetto Didacus
Dopo averci illustrato il progetto Serra Ferdinandea Alessio Planeta illustra il progetto Didacus che ricomprende due vini prodotti con vitigni internazionali (Chardonnay e Cabernet Franc) legati alla volontà ed alla lungimiranza di Diego Planeta. Egli, infatti, a metà degli anni 80 convinse tutta la famiglia a piantare i primi filari di Chardonnay e di Cabernet Franc nella consapevolezza che la vera sfida era quella di confrontarsi con il mondo intero. Da questa visione la scelta di affinare i vini in legni di rovere composti per due terzi da botti nuove e per un terzo da botti usate.
Didacus Chardonnay 2021 – Sicilia Menfi DOC
Il primo Didacus presentato è lo Chardonnay 2021. Un vino ammaliante, con una notevole complessità che si presenta immediatamente al naso con sentori vanigliati e speziati affiancati ad un’interessante nota fruttata e floreale. Il sorso risulta ricco, potente ma incredibilmente bilanciato con piacevolissime sensazioni fresche ed un finale dal timbro sapido che lo rende goloso e gastronomico. A questo vino sono stati abbinati dei deliziosi Tonnarelli cacio & pepe con gamberi rossi
Didacus Cabernet Franc 2018 – Sicilia Menfi DOC
Il secondo Didacus presentato è il Cabernet Franc 2018. Un rosso prodotto in edizione limitata a partire dai migliori grappoli di cabernet franc, raccolti rigorosamente a mano.
Didacus Cabernet Franc vuole rappresentare la filosofia di Planeta ai massimi livelli e in effetti il vino è un perfetto connubio tra tradizione e modernità. Un vino dalla complessità importante e da una struttura notevole che si presenta immediatamente con un’esplosione di frutti di bosco maturi, note eteree e vegetali ma soprattutto con elegantissimi sentori balsamici e speziati. Al sorso è potente, succoso, con tannini importanti ma sapientemente educati e supportati da una considerevole spalla acida tipica dei mirtilli e dei ribes. Nel finale chiude con note che ricordano la macchia mediterranea
A questo vino è stata abbinato un delizioso Risotto ai funghi di bosco, rape e misticanza
Santa Cecilia 2020 e Castello di Sollicchiata 2014
Si prosegue il percorso enogastronomico con due fantastici vini il Santa Cecilia 2020 (Nero d’Avola 100%) ed il Castello di Sollicchiata 2014, un taglio bordolese prodotto in Italia per la prima volta nel 1868.
Santa Cecilia 2020 nasce nella tenuta di Noto e, dopo la fermentazione, affina per 12 mesi in barrique di rovere francese (un terzo nuove e per il resto di secondo o terzo passaggio).
Un vino elegante che si apre su note di frutti di bosco, di ciliegia, mirtillo e more che pian pianino lasciano spazio a morbide spaziature ed effluvi balsamici. Il sorso è ricco, potente ed avvolgente coerente con le note olfattive. La chiusura è improntata su fantastiche sensazioni fresche e fruttate.
Castello di Solicchiata 2014 è un progetto che vanta una grande tradizione. È, infatti, un di vino pensato nella seconda metà dell’Ottocento che (quindi) non
nasce nè sulla scia della moda dei tagli bordolesi né, tanto meno, a seguito del successo dei Supertuscan.
È un blend di Merlot, Cabernet Franc e Cabernet Sauvignon affinato a lungo in barrique che esprime un bouquet complesso che spazia da note di piccoli frutti a bacca scura a sentori speziati, passando per sensazioni eteree e balsamiche che ritroviamo in bocca concentrate ed evolute, accompagnate da una notevole freschezza e da un sorso caldo, ricco e molto persistente.
Questi due vini sono stati abbinati a Rosette di agnello, crema di patate, cicoria e salsa al timo
Il nostro percorso termina con una Sfoglietta con ricotta, cioccolato, frutti rossi, gelato al pistacchio al quale è stato abbinato un fantastico Passito di Noto 2021
Planeta, non solo vino
L’Azienda Planeta non è solo vino. Insieme alla produzione vitivinicola, infatti, si producono con altrettanta qualità tre oli (un blend e due monocultivar denocciolati) in regime biologico.
È Santi Planeta figlio di Alessio che racconta come il luogo di produzione per l’olio Planeta è ubicato a Menfi in località Caparrina dove l’oliveto scende dalla collina verso la spiaggia di Porto Palo: 150 ettari totali per produrre un olio di alta qualità.
Caparrina non è soltanto un luogo dove si produce dell’ottimo olio: Caparrina è un Oasi di tutela di un ambiente mediterraneo sul mare, dove flora e fauna intatta e originaria, circondano e convivono con l’olivo.
Le cultivar sono Nocellara del Belice, Biancolilla e Cerasuola rigorosamente raccolte a mano e portate subito nel frantoio, proprio al centro dell’oliveto, capace di estrarre l’olio con la massima delicatezza per rispettare ed esaltare maggiormente le caratteristiche del prodotto.
Hospitality by Planeta
In ultimo ma non per ultimo il progetto hospitality illustrato sapientemente da Francesca Planeta e che comprende: un wine resort tra le vigne a Menfi, con il suo Ristorante e il suo nuovissimo Insula Beach Club che si poggia sulle dune del mare di Menfi ed è totalmente immerso in un’oasi di natura incontaminata tra canneti, pini e gigli marini. Insula Beach Club è pronto ad accogliere gli ospiti in puro stile Planeta dalla mattina al tramonto con eleganza e relax. Un’isola riparata da tutto dove trovare uno spazio di pace e di piacere gastronomico, con una cucina frutto di intrecci culturali secolari e risultato di un melting pot culturale unico.
A completare l’offerta alloggiativa di Planeta Hospitality vi sono: il Suite Apartment Hotel nel cuore del centro storico a Palermo, una casa d’artista a Sambuca di Sicilia e, ovviamente, le Cantine dell’azienda pronte a deliziare i palati di tutti i winelovers.
Considerazioni
La serata si è appena conclusa ed è stata ricca, intensa ed istruttiva. Siamo veramente orgogliosi di averne potuto prenderne parte e di aver condiviso con la famiglia Planeta questa serata di confronto e di progettualità futura.
Quello che non è ancora stato detto del vino
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