Dalla banca alla campagna: è questa l’affascinante storia di Roberto Scubla che, con il suo Pinot Bianco Friuli Colli Orientali (FCO) 2022, ha conquistato i Tre Cavatappi nell’edizione 2025 di “Untold – Quello che non è stato ancora detto del vino“, la prima edizione della guida al vino italiano di Decanto interamente dedicata alle DOC e alle DOCG
Cantina Roberto Scubla: la storia dell’azienda
L’Azienda nasce nel 1991 da una radicale scelta di vita del fondatore Roberto Scubla: abbandonare la banca dove lavorava per diventare produttore di vino nei Colli Orientali del Friuli, di cui si era innamorato da piccolo frequentando la tenuta di proprietà di uno zio.
Il punto di partenza sono state alcune vecchie vigne ma negli anni, grazie all’acquisto di nuovi filari e all’indispensabile supporto dell’enologo Gianni Menotti, questa piccola azienda boutique è riuscita a ottenere numerosi riconoscimenti con i suoi vini di qualità, prodotti adottando un’agricoltura tradizionale e sostenibile.
Visitare l’azienda: cantina Roberto Scubla
L’Azienda si trova a Ipplis di Premariacco in provincia di Udine, nella parte meridionale dei Colli Orientali del Friuli. La cantina è raggiungibile esclusivamente con la propria auto e offre visite solo su appuntamento con degustazione di vini gratuita. Durante la visita è possibile ammirare la splendida casa padronale ristrutturata, oltre alla cantina in cui si trova una barriqueria completamente interrata.
Una particolare attenzione è riservata anche alla clientela internazionale, infatti, le visite guidate possono essere svolte in inglese e c’è la possibilità di chiedere che i prodotti acquistati siano spediti all’estero.
Caratteristiche del Pinot Bianco Friuli Colli Orientali DOC 2022
Il vino è prodotto con uve Pinot Bianco derivanti da viti coltivate su terreni collinari marnosi. La metà degli impianti ha oltre 70 anni, mentre i restanti 30. I vigneti si trovano a un’altitudine di 100-200 metri s.l.m. con un’esposizione a sud-ovest. L’allevamento delle viti è doppio capovolto (cappuccina) con 4.000 ceppi per ettaro e 5.000 per i vigneti più recenti nei quali si utilizza il metodo Guyot.
Le uve sono raccolte a mano e sottoposte a pressatura soffice. Dopo la decantazione a bassa temperatura, il mosto fermenta a temperatura controllata in vasche di acciaio inox e rimane sui residui dei lieviti per circa 8 mesi. La produzione media annua di questo vino è di 6.000 bottiglie, la gradazione alcolica di 14% vol. e la temperatura di servizio consigliata di 10°-12° centigradi.
Degustazione del Pinot Bianco Friuli Colli Orientali DOC 2022 di Scubla
Il vino si presenta di un bel colore giallo paglierino, limpido, trasparente e con una buona consistenza.
Avvicinando il naso al calice si avverte una piacevole intensità e un bouquet variegato: fiori bianchi (in particolare tiglio), crosta di pane, mela, agrumi e un finale in cui emergono sentori di mandorla e una suggestiva nota affumicata.
In bocca sono la freschezza e, soprattutto, la sapidità a farla da padrone. Questi elementi sono, però, perfettamente bilanciati da una componente alcolica ben presente che conferisce al sorso un piacevole sensazione pseudocalorica. Un vino quindi che risulta equilibrato, dotato di una buona struttura e un’ottima persistenza.
Il Pinot Bianco di Scubla è un prodotto che può essere apprezzato sin da subito, ma che potrebbe migliorare ancora con un ulteriore periodo di affinamento in bottiglia.
Consigli sull’abbinamento
Per le sue caratteristiche, il vino si può abbinare bene ad antipasti magri, minestre asciutte, brodi e piatti a base di pesce. Alcune tipicità regionali consigliate sono i “Sardoni impanai”, varietà di pesce azzurro pescato del golfo di Trieste oppure la “Jota”, minestra di patate, fagioli e cavolo cappuccio.