Durante gli assaggi della guida “Untold- Quello che non è ancora stato detto del vino”, un Vermentino sardo ha suscitato nei giurati una particolare attenzione: stiamo parlando del “Cala Silente” di Cantina Santadi.
Questo vino è riuscito a ottenere i prestigiosi tre cavatappi e non solo. Infatti Cantina Santadi ha ricevuto il premio come migliore cantina della Sardegna, premiata per essere un’icona dell’enologia sarda da più di sessant’anni.
Ma cos’è la guida Untold? La guida Untold, creata da Decanto Wine Blog, ha l’obbiettivo di porgere uno sguardo diverso e un’attenzione particolare ai vitigni autoctoni e alle tipicità e diversità dei vari terroir. Proprio per questo la guida si è concentrata sulla valutazione di vini esclusivamente DOC e DOCG, degustati alla cieca per cercare tra essi i vini più rappresentativi delle rispettive regioni.
L’azienda Santadi
La cantina Santadi nasce nel lontano 1960 grazie a un gruppo di produttori d’uva che, stanchi di venderla come “uva da tavola”, vollero impegnarsi nel produrre e vendere vino.
Ci troviamo nella zona sud della Sardegna, nel Sulcis, uno dei territori più antichi e vocati della regione. Composto da un tratto costiero ricco di varietà come lecci, olivi e specialmente vigna.
Nonostante la nascita della cantina risalga agli anni ’60, la prima bottiglia immessa in commercio risale al 1984: “Terre Brunate”, un rosso barricato, che ancora oggi è il vino simbolo della cantina.
Un momento significativo per la vinificazione e lavorazione del vino, fu quando cominciò una collaborazione con il prestigioso enologo Dr. Giacomo Tachis, il quale cambiò radicalmente il modo di lavorare sia in vigna che in cantina.
Negli anni avvenire, con la costruzione di una sala barriques e un locale di imbottigliamento, la cantina si è sempre dimostrata al passo con i tempi. Uno studio capillare, grazie alle nuove tecnologie, ha portato ad alzare notevolmente il livello qualitativo del vino. Inoltre recentemente sono state aggiunte una serie di vasche di cemento e, per tutelare l’ambiente, un impianto fotovoltaico.
In questo territorio numerosi sono i vitigni che esprimono tutte le loro peculiarità al meglio. Tra questi troviamo il Carignano, vitigno con caratteristiche affini al carignan francese e spagnolo. Il Nuragus, vitigno autoctono a bacca bianca, un vino con una grande freschezza e sapidità. Naturalmente troviamo il Vermentino, precursore assoluto della viticoltura dei vini bianchi sardi.
Visitare l’azienda Santadi
La cantina si trova a Santadi, nel sud della Sardegna, nel Sulcis. È possibile raggiungerla sia in auto, usufruendo il parcheggio per i visitatori, sia con trasporto pubblico in bus o treno. La visita in cantina comincia all’esterno, attraversa le vigne sino ad arrivare in barricaia e nella sala degustazione dove si tiene una degustazione guidata dei vini abbinati naturalmente ai prodotti tipici locali. Inoltre, c’è la possibilità di acquistare vini al dettaglio o di spedire il vino direttamente a casa.
Il “Cala Silente” Vermentino di Sardegna DOC 2022
Prodotto con Vermentino di Sardegna in purezza, il Cala Silente rispecchia a pieno la territorialità e la forza di questa zona. La vendemmia comincia la prima decade di settembre per poi terminare ad inizio ottobre.
Il raccolto, una volta arrivato in cantina e selezionato, viene vinificato in serbatoi di acciaio a temperatura controllata. Successivamente prosegue la fermentazione in vasche di cemento per donare una maggiore eleganza al vino. Il numero di bottiglie prodotte sono circa 90mila.
La degustazione del “Cala Silente”
Il vino nel calice si presenta giallo paglierino con una bellissima lucentezza.
La potenza territoriale conferisce al vino una grandissima complessità e intensità. Frutta fresca come mela e pesca, sentori agrumati di tamarindo, sentori di erba appena tagliata. Un vino che nonostante sia alquanto giovane potrebbe migliorare regalandoci note ancora più complesse nel tempo.
Assaggiandolo la grande acidità rilascia una freschezza al palato che ci induce un altro sorso. Inoltre riemergono in bocca tutti i sentori che abbiamo scovato all’olfatto: la croccantezza della mela e i sentori agrumati inebriano il sorso. Il vino risulta essere di una grandissima eleganza e persistenza.
Abbinamenti con il Cala Silente
Cala Silente è ideale con piatti a base di pesce, in particolare con crostacei o molluschi come uno spaghetto alle vongole o con delle linguine con gamberi e zucchine. Tuttavua si sposerebbe benissimo anche con un buon tagliere di formaggi freschi e salumi accompagnato da verdure grigliate o al forno.