Quando sapori golosi incontrano vini raffinati e profumati si crea davvero un’occasione magica: come quella di Lunedì scorso al Ristorante Pipero di Roma, dove i grandi Vini di Ronco dei Tassi hanno sposato la ricercatezza dei piatti firmati dal giovane chef  Ciro Scamardella, per un’autentica avventura del gusto … a cui Decanto non poteva di certo mancare!

I Vini di Ronco dei Tassi: Tre Bianchi del Collio

Un’affascinante viaggio tra piatti arditi e vini di classe, iniziato con tre grandi bianchi del Collio, firmati Ronco dei Tassi, Malvasia, Friulano e Ribolla Gialla, raccontati dall’esperienza e dalla verve appassionata di Luca Gardini.

I Vini di Ronco dei Tassi in Degustazione al Pipero
Luca Gardini ed Enrico Coser
Luca Gardini ed Enrico Coser

Malvasia, Friulano e Ribolla Gialla secondo Ronco dei Tassi

Longevità, mineralità e vellutatezza: questi i tre descrittori che meglio sanno raccontare la personalità di tre diversi vitigni a bacca bianca, tipicamente friulani, splendidamente elaborati in purezza da Fabio Coser, enologo e fondatore della Cantina Ronco dei Tassi, un’azienda vitivinicola, di stampo familiare, tradizionale e innovativa allo stesso tempo.

Enrico Coser, figlio di Fabio Coser e responsabile commerciale di Ronco di Tassi, ci racconta come l’obiettivo in Cantina sia proprio la valorizzazione delle uve autoctone, vinificate in purezza, capaci di esprimere diversamente, nel tempo, i caratteri peculiari di un vitigno e del suo terroir di provenienza.

Non a caso, in questa golosa degustazione, si è scelto di raccontare il carattere della Malvasia, della Ribolla Gialla e del Friulano, confrontando l’annata più recente, la 2018, con alcune vintage più lontane del tempo, proprio per rivelare, nei profumi e nei sapori, l’evoluzione di questi tre grandi autoctoni del Collio.

Una fascinosa predisposizione all’evoluzione che è davvero un piacere rivivere, scrivendo questo audace reportage.

Malvasia 2018 e Malvasia 2012 di Ronco dei Tassi
Malvasia 2018 e Malvasia 2012 di Ronco dei Tassi
Malvasia 2018 e Malvasia 2012 di Ronco dei Tassi: colori a confronto
Che dite? Si capisce qual è la 2018 e qual è la 2012?

La Malvasia 2018 e la Malvasia 2012 di Ronco dei Tassi

Sei anni sulle spalle, senza minimamente risentirne, anzi! La Malvasia 2012 di Ronco dei Tassi regala un sorso ancora bello fresco e dotato di profonda mineralità, quasi salmastra, perfettamente integrata in una struttura morbida e carezzevole. Un sapore corredato da profumi inebrianti di frutta matura e di erbe, con delicate note iodate, in sottofondo.

La 2018 è, al contrario, una Malvasia freschissima, ancora scalpitante in acidità, con profumi di frutta meno morbidi, dove troviamo, sia all’olfatto sia al gusto, le sensazioni rinfrescanti e croccanti dell’ananas e della mela verde, corredate da delicati sentori floreali e vegetali di biancospino e maggiorana.

Alici pomodoro e origano
Alici, Pomodoro ed Origano

Malvasia 2018 e la Malvasia  2012: in abbinamento  alle Alici, Pomodoro e Origano

Cosa succede quando la raffinatezza delle Alici, Origano e Pomodoro, dello chef del Pipero, incontra la duplicità dell’ottima Malvasia di Ronco dei Tassi? Un’orchestra davvero ricca di molteplici sensazioni, olfattive e gustative … anche se un pochino distante dal ricercato abbinamento armonico.

Difatti, la verve fresca e minerale della Malvasia 2018 ha accentuato un po’ troppo la spigolosità salina delle alici. Molto più setoso è stato il tocco della Malvasia 2012, che ha regalato a questo saporito pesce azzurro una golosa e morbida sensazione di frutta secca, ma rischiandone di coprire un po’ troppo la tipica salinità.

Dovendo scegliere il bianco vittorioso di questo primo avvincente match di wine – food pairing, il gusto vellutato e la morbida aromaticità della Malvasia 2012 sono stati sicuramente i migliori ingredienti complementari per la pietanza proposta dallo chef.

Alici, Pomodoro e Origano + le due Malvasie di Ronco dei Tassi
Alici, Pomodoro e Origano + le due Malvasie di Ronco dei Tassi

La Malvasia 2018 di Ronco dei Tassi: Decanto suggerisce in abbinamento …

Difficilmente potrei riproporre il piatto dello chef Scamardella ma, ora che conosco un pochino più da vicino la recente annata 2018 della Malvasia Ronco dei Tassi, vi dico che potete abbinarla con successo,  a casa e in compagnia, con un bel piatto di ravioli ricotta e spinaci, con degli gnocchetti ai gamberi, con un’insalata tiepida di polpo e patate o con un filetto di baccalà su crema di ceci: pietanze in cui anche la giovane briosità e la ricca mineralità dell’annata 2018 possono trovare la giusta tendenza dolce e grassezza in contrapposizione, in quel gioco perfetto per creare un’indimenticabile e golosa armonia di sapore.

I Friulani di Ronco dei Tassi a confronto
I Friulani di Ronco dei Tassi a confronto

Il Friulano 2018 e il Friulano 2011 di Ronco dei Tassi

Il Friulano del Collio di Ronco dei Tassi, classe 2018, incarna perfettamente l’immagine del vino fresco e dalla briosa profumosità, fatta di toni vegetali e fruttati croccanti, con un semplice tocco floreale. Un bianco in cui spiccano, anche al gusto, le sensazioni piacevolmente acidule della mela verde e del kiwi, accompagnate da una persistenza fatta di ricordi aromatici di salvia.

L’annata 2011 vira nettamente su sensazioni profumose più corpose e piene, di frutta esotica e nocciole tostate, pur mantenendo quel suo sfizioso tocco erbaceo e officinale.

Zolla di Manzo affumicata, Mandorla e Acetosa by Ciro Scamardella
Zolla di Manzo affumicata, Mandorla e Acetosa by Ciro Scamardella

Il Friulano 2018 e il Friulano 2011: in Abbinamento alla Zolla di Manzo affumicata, Mandorla e Acetosa

Quale annata dell’ottimo Friulano di Ronco dei Tassi ha vinto la battaglia con il piatto proposto dallo chef Ciro? Entrambe e nessuna: vini ugualmente capaci di accompagnare con delicatezza il gusto del crudo di manzo ma non altrettanto bene quella gustosa nota affumicata, che firma deliziosamente la pietanza.

Un abbinamento buono ma, a mio parere, non perfetto … per il Friulano di Ronco dei Tassi vedo meglio altri ingredienti, ricette e sensazioni sfiziose. Quali? Leggete di seguito per scoprirlo!

 Il Friulano 2011 di Ronco dei Tassi
Il Friulano 2011 di Ronco dei Tassi

Il Friulano 2018 e il Friulano 2011: Decanto suggerisce in abbinamento …

Per questo Friulano del Collio non ho dubbi: i crudi di pesce sanno benissimo come coccolare quel suo fascino profumato ed esotico e le vivide doti di freschezza e salinità, ben rappresentate in entrambe le annate degustate. In particolare, la 2011 si presta con più facilità all’esplorazione di gusti speziati e piccanti, tipiche di una cucina di mare, orientale e fusion, fatta di pesce a crudo condito con salse profumate e cariche di sapori.

Una vellutatezza, quella del Friulano 2011, che si rivela inaspettatamente ottima anche nell’accompagnare il gusto intenso, speziato e penetrante della magica Carbonara di Pipero.

… se avete un pizzico di pazienza, fra qualche riga vi racconterò il perché.

Ribolla Gialla 2018 e Ribolla Gialla 2011 a Confronto
Ribolla Gialla 2018 e Ribolla Gialla 2011 a Confronto

La Ribolla Gialla 2018 e la Ribolla Gialla 2014 di Ronco dei Tassi

Arriva la Ribolla, e che Ribolla! Un grande vitigno autoctono del Friuli capace di regalare vini diversi, sempre di grande espressività, in base alle modalità di lavorazione.

L’annata 2018 della Ribolla firmata Ronco dei Tassi stupisce per la sua profumosità, composta da note riccamente fruttate, di mela Golden e frutta estiva, con sentori vegetali e speziati, aromatici e piccanti, che ricordano la salvia, il basilico e lo zenzero.

Un vino piacevolmente fresco, minerale ed equilibrato, che non stanca il palato, concedendogli una lunga persistenza fruttata, morbida ma con uno squisito tocco piccantino.

La Ribolla 2014 regala sempre aromi freschi e una gustosità beverina ma una maggiore profondità gustativa e una morbidezza glicerica più percettibile, con le note speziate un pochino più smorzate. Una Ribolla dal gusto pieno e ricco, caratterizzata da una persistenza ricca di rimandi fruttati, di pesche nettarine e albicocche, ma anche vegetali e officinali, in cui ritroviamo l’aromaticità della salvia e del basilico e un lunga scia minerale gessosa.

Tra queste due annate di Ribolla Gialla mi è sembrato di percepire una minore distanza organolettica: si sono rivelate entrambe profumate e morbide, con note piacevolmente più evolute nella 2014.

Genovese di Polpo in Raviolo by Ciro Scamardella
Genovese di Polpo in Raviolo by Ciro Scamardella

La Ribolla Gialla 2018 e la Ribolla Gialla 2014: in Abbinamento alla Genovese di Polpo in Raviolo

Una Ribolla Gialla, quella offerta da Ronco dei Tassi, che sa veramente come comportarsi a tavola, dalle grandi potenzialità in termini di abbinamento.

Accanto alla Genovese di Polpo in Raviolo, dal sapore intenso, deliziosamente marino e persistente, a vincere è stata la Ribolla Gialla 2018, dalla piacevole freschezza e dalla struttura già equilibrata, ben bilanciata tra freschezza e mineralità: doti perfette per accompagnare la tendenza dolce generale del piatto e la delicata sensazione di grassezza, senza enfatizzarne eccessivamente la già gustosa sapidità.

La Ribolla Gialla 2018 e la Ribolla Gialla 2014: Decanto suggerisce in abbinamento …

Se alla Ribolla Gialla 2018 possiamo abbinare dei classici fiori di zucca in pastella, degli spaghetti profumati al verde, con formaggio caprino, degli spaghetti alla chitarra conditi con una Genovese di Polpo, delle trofie con ragù di persico e pesto o un riso saltato, con gamberi e curry, con l’annata 2014 possiamo anche osare pietanze ancora più strutturate e ricche di sapore, come  delle pennette ai 4 formaggi, una gustosa pasta alla Gricia o, se vogliamo rimanere su ricette di mare, degli spiedini di polpo, patate e pancetta.

La Carbonara di Pipero
La Carbonara di Pipero

Il Picolit 2013 di Ronco dei Tassi e la Carbonara di Pipero

Eccoci all’abbinamento principe dell’occasione: quello più avventuroso, originale e coinvolgente!

Per accompagnare la celebre Carbonara di Pipero, si è osato il gusto morbido del dolce Picolit di Ronco dei Tassi, un passito dalle omonime uve, deliziosamente friulane.

Un vino ricco di profumi morbidi, eleganti e persistenti, con note di miele millefiori, marmellata di albicocche, caramella d’orzo, fiori di campo ed erbe aromatiche. Un passito che regala un gusto dolce ma fresco, piacevolmente equilibrato tra sensazioni tattili morbide e delicatamente balsamiche.

Carbonara di Pipero e Picolit 2013 Ronco dei Tassi
Carbonara di Pipero e Picolit 2013 Ronco dei Tassi

Quello con la Carbonara di Pipero è un abbinamento insolito ma che interpreta magistralmente il gioco delle contrapposizioni.

La Carbonara di Pipero è “tanta” in tutto: in saporosità, speziatura e persistenza. Un gusto intensamente sapido che trova, nella mite dolcezza del Picolit, una morbidezza golosa e seducente, dove le note di frutta e miele coccolano la sapidità del pecorino e il sapore deciso e delicatamente amaro del pepe nero.

Un abbinamento in cui anche la lieve persistenza vegetale del Picolit riesce a rinfrescare la grassezza goduriosa della pasta.

Un wine food pairing originale e decisamente sfidante, bello e buono, devo dire. Non sono abituata a scegliere un vino dolce per un piatto così sapido, come la Carbonara, ma provarlo è stato davvero piacevole … in fondo, in alcuni casi, il Picolit viene proprio suggerito anche in abbinamento a un plateau di formaggi erborinati.

Un abbinamento perfetto per appassionare e stupire! A volte bisogna abbandonare le proprie personali preferenze per abbracciare il nuovo … se ne possono scoprire davvero di belle e buone!

Cjarandon 2015 - Ronco dei Tassi
Cjarandon 2015 – Ronco dei Tassi

Il Cjarandon Collio Rosso Riserva 2015 di Ronco dei Tassi

A concludere l’ottima gamma dei vini Ronco dei Tassi, presentati in occasione di questo ghiotto evento al Pipero di Roma, ecco arrivare la Riserva Cjarandon 2015: un Collio Rosso dall’armonioso taglio bordolese.

Una perfetta fusione tra Merlot, Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc che rivela eleganti sensazioni floreali, di petali di violetta e rosa appassiti, accompagnate da morbide note fruttate e boschive di more e fragoline. Un ventaglio di profumi che si arricchisce di sensazioni vegetali, speziate e vagamente tostate, di bergamotto, rosmarino, alloro, bacche di ginepro e cacao.

Un sorso che non ti aspetti, ricco di freschezza e vivacizzato da un trama tannica fittissima: un rosso che ha ancora bisogno del giusto riposo per rivelare una maggior morbidezza.

Manzo, Cavolo e Ginepro by Ciro Scamardella
Manzo, Cavolo e Ginepro by Ciro Scamardella

Il Cjarandon Collio Rosso Riserva 2015: in Abbinamento al Manzo, Cavolo e Ginepro

In abbinamento al Manzo, Cavolo e Ginepro del Pipero, il Cjarandon 2015 non riesce a mettere in mostra tutta la sua fascinosa personalità.

Il gusto intensamente morbido del manzo, arricchito dalla punta amara del cavolo e insaporito dal magico tocco speziato e aromatico del ginepro, non trova ancora la giusta setosità nel gusto di questa annata di Cjarandon, di piena freschezza e dai tannini piacevolmente graffianti. Al raffinato e gustoso secondo dello Chef serviva già un rosso con tocco di morbidezza in più.

Il Cjarandon Collio Rosso Riserva 2015: Decanto suggerisce in Abbinamento …

Questo sfizioso e particolare rosso del Collio è ancora giovane e irruento e, al momento, mi sembra preferire pietanze caratterizzate da una maggiore tendenza dolce e da una grassezza più percettibile.

Proprio per questo, lo assaggerei molto volentieri in abbinamento a questi squisiti primi e secondi di carne: pappardelle al ragù di lepre, agnello all’alloro, stinco di maiale al forno,  arrosto in crosta con prugne e mele, filetto alla Wellington. Abbinamenti sicuramente meno ricercati, ma per apprezzare la bontà di questo gustoso e raffinato rosso, non bisogna per forza essere grandi chef. Un vino capace di conferire un tocco di classe, persistente e gustosa, a ogni occasione conviviale.

Rosa, Mandorle e Litchi
Rosa, Mandorle e Litchi
Ricordo di un Limone
Ricordo di un Limone

Lo  straordinario pranzo al Pipero si è poi degnamente concluso con degli sfiziosi dessert … di cui ho conservato bene, a mente e palato, la particolare morbida saporosità, certa di scovare in futuro degli ottimi vini, capaci di accompagnarli con la giusta armonia.

Peccato che il Picolit di Ronco dei Tassi fosse già più che finito al momento del dolce!

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