Nuovo appuntamento per l’anticipazione dei vini vincitori dei TRE CAVATAPPI di Decanto, assegnati durante la prima edizione di “UNTOLD – Quello che non è ancora stato detto del vino”. Oggi sveleremo i vini del Friuli Venezia Giulia: una regione incastonata nel cuore dell’Europa che ha fatto della viticultura non solo un’attività economica, ma un vero e proprio tratto distintivo della sua cultura.

Cenni storici sulla viticoltura

La storia vitivinicola del Friuli Venezia Giulia è antica quanto le sue colline. Le sue radici risalgono ai tempi dei Romani e dei Celti, con i primi riferimenti storici alla coltivazione della vite risalenti all’epoca romana.

Dopo il crollo dell’Impero Romano, la regione attraversò un periodo di incertezza a causa delle invasioni barbariche. Nell’VIII secolo, i monaci benedettini arrivarono in Friuli Venezia Giulia portando con sé una grande conoscenza della viticoltura. Grazie a loro, la produzione di vino riprese vigore, con l’introduzione di nuove tecniche di coltivazione e selezione delle uve.

Durante il Rinascimento, il commercio del vino conobbe un grande sviluppo. Città come Udine, Gorizia e Trieste divennero importanti centri commerciali grazie alla loro posizione strategica e, sotto l’influenza dell’Impero Austro-Ungarico, la regione adottò nuove tecniche di coltivazione e produzione del vino, che portarono a una modernizzazione dell’industria vinicola locale.

Nel corso del Novecento il vino friulano ottenne riconoscimenti internazionali, consolidando la reputazione della regione come una delle zone vitivinicole più importanti d’Italia.

Oggi, i vini friulani sono apprezzati in tutto il mondo per la loro qualità e unicità, frutto di una storia che continua a evolversi, mantenendo vivi i valori della tradizione e dell’eccellenza.

Clima e Composizione dei Terreni

Il clima è di tipo sub-mediterraneo, influenzato dalle correnti fredde delle Alpi e quelle calde dell’Adriatico che creano condizioni ideali per la viticoltura, con estati calde e inverni freddi che favoriscono la maturazione delle uve e la salute dei vigneti.

I terreni, poi, sono un patchwork di composizioni:

  • La regione del Collio è caratterizzata da suoli di marna e arenaria, noti come ponca (o flysch di Cormons), che trattengono l’umidità e la rilasciano gradualmente, contribuendo alla mineralità dei vini.
  • Nella zona carsica, i terreni ferrosi e calcarei sono ideali per vitigni come la Malvasia Istriana e il Terrano e conferiscono a questi vini caratteristiche uniche.
  • La pianura friulana, con terreni alluvionali e ciottoli, è particolarmente adatta alla produzione di vini bianchi e rossi di alta qualità.

I Numeri del Friuli Venezia Giulia

Le Denominazioni di Origine

Il Friuli Venezia Giulia vanta una serie di denominazioni di origine che garantiscono la qualità e l’autenticità dei suoi vini. La regione può contare su 4 DOCG (Denominazione di Origine Controllata e Garantita), 12 DOC (Denominazione di Origine Controllata) e 3 IGT (Indicazione Geografica Tipica).

Tra le DOCG è d’obbligo ricordare denominazioni come il Collio e il Ramandolo, mentre tra le DOC, meritano una menzione particolare Friuli Grave e Friuli Isonzo.

Le Varietà Autoctone

Il Friuli Venezia Giulia è custode di varietà autoctone che sono espressione della biodiversità regionale e rappresentano un patrimonio enologico di inestimabile valore, frutto di una lunga storia e di una profonda connessione con il territorio. Tra i più interessanti e rappresentativi troviamo:

Tocai Friulano

Conosciuto semplicemente come Friulano, è il vitigno simbolo della regione. Produce vini bianchi di grande struttura, con note floreali e di mandorla e una piacevole acidità che ne esalta la freschezza.

Ribolla Gialla

Antico vitigno a bacca bianca, dà vita a vini dal carattere vivace e minerale, con una marcata acidità e con aromi che spaziano dagli agrumi ai fiori bianchi, fino a sfumature di mela verde.

Verduzzo Friulano

Utilizzato sia per vini dolci che secchi, il Verduzzo si distingue per la sua robustezza e per i suoi profumi di frutta gialla e miele, con una tipica nota amarognola nel finale.

Picolit

Vitigno pregiato, noto per la produzione di vini dolci da dessert, ha una naturale tendenza a produrre grappoli con pochi acini, il che concentra gli zuccheri e gli aromi, regalando vini di grande eleganza e complessità.

Refosco dal Peduncolo Rosso

Tra i vitigni a bacca rossa, il Refosco è apprezzato per i suoi vini intensi e tannici, con note di frutta rossa matura e una leggera vena erbacea che ne caratterizza il profilo.

Schioppettino

Vitigno che sta vivendo una riscoperta, produce vini rossi aromatici e speziati, con sentori di pepe nero e bacche selvatiche e un palato estremamente equilibrato tra acidità e tannini.

Pignolo

Un altro rosso di grande struttura e longevità è il Pignolo. Noto per la sua intensità aromatica, esprime note di frutti di bosco, cuoio e tabacco. Ha una incredibile longevità ed un grande potenziale di invecchiamento.

Questi vitigni, insieme ad altri meno noti ma non meno interessanti, come lo Tazzelenghe e la Malvasia Istriana, contribuiscono a rendere il panorama vitivinicolo friulano estremamente variegato e unico. La passione dei viticoltori e la continua ricerca di qualità hanno permesso a questi vitigni di esprimersi al meglio, dando vita a vini che raccontano la storia e il terroir di questa magnifica regione italiana.

La Produzione in Friuli Venezia Giulia

La produzione vitivinicola friulana rappresenta un equilibrio tra tradizione e innovazione. Con circa 18.000 ettari vitati, il Friuli Venezia Giulia produce circa 2 milioni di ettolitri di vino (dato del 2023), di cui una parte significativa è destinata all’esportazione.

La viticoltura è una componente essenziale dell’identità e dell’economia della regione. Con una storia che si perde nella notte dei tempi, il Friuli Venezia Giulia ha saputo evolversi diventando un punto di riferimento nel panorama vinicolo mondiale. La produzione di vino in questa regione è il risultato di un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, tra il rispetto del terroir e l’adozione di tecniche all’avanguardia.

Impatto Economico e Culturale

La produzione vitivinicola non è solo una questione di numeri; essa ha un impatto profondo sull’economia regionale e sulla cultura del Friuli Venezia Giulia. Ogni bottiglia venduta contribuisce all’economia locale, supporta l’occupazione e promuove la cultura del vino friulano a livello internazionale. La viticoltura, inoltre, è un elemento chiave nell’attrazione turistica della regione, con visitatori che giungono da ogni angolo del globo per degustare i vini e scoprire le bellezze del territorio.

Tipologia dei Vini Friulani

I vini friulani, sia bianchi che rossi, sono apprezzati a livello internazionale per le loro qualità distintive, che riflettono la ricchezza del terroir e la tradizione vinicola della regione.

Vini Bianchi

I vini bianchi sono rinomati per la loro freschezza, eleganza e marcata mineralità. Vitigni come il Friulano, la Ribolla Gialla e il Sauvignon Blanc sono tra i più rappresentativi. Questi vini presentano una struttura complessa e si caratterizzano per le note fruttate e floreali accompagnate da una piacevole acidità e sapidità.

La combinazione di un terroir unico, con terreni marnosi e arenacei e l’influenza del clima alpino e marittimo, conferisce ai vini bianchi friulani una qualità eccezionale. La loro versatilità li rende ideali per abbinamenti con piatti di pesce, frutti di mare e formaggi freschi.

Vini Rossi

I vini rossi, come il Refosco dal Peduncolo Rosso, lo Schioppettino e il Merlot, sono caratterizzati da un corpo pieno e tannini ben integrati. Presentano note di frutti di bosco, spezie e, talvolta, sentori di cioccolato e caffè.

Il loro successo risiede nella combinazione di vitigni autoctoni e internazionali, coltivati in un terroir che favorisce la maturazione ottimale delle uve. Questi vini sono apprezzati per la loro capacità di invecchiare e migliorare nel tempo e sono ideali per accompagnare carni rosse, selvaggina e formaggi stagionati.

Vini Dolci

I vini dolci, come il Ramandolo e il Picolit, sono noti per la loro dolcezza naturale e complessità aromatica. Presentano note di frutta matura, miele e spezie. La loro produzione è radicata in una lunga tradizione vitivinicola. La particolare conformazione del territorio e le tecniche di appassimento delle uve conferiscono a questi vini una qualità superiore rendendoli perfetti per accompagnare dessert, formaggi erborinati e piatti speziati.

Esperienza di degustazione unica

Il successo dei vini del Friuli Venezia Giulia è dovuto, come si è visto, a diversi fattori come la presenza di un terroir unico composto da una varietà di microclimi e terreni che offrono condizioni ideali per la coltivazione della vite. La presenza di terreni marnosi e arenacei, noti come ponca o flysch di Cormons, che conferisce ai vini una marcata mineralità e la vasta gamma di tipologie di vino che offre opzioni per ogni gusto e occasione, rende i vini friulani apprezzati a livello globale.

Questi vini offrono al consumatore un’esperienza di degustazione unica, che celebra la diversità e la ricchezza di uno dei terroir più affascinanti d’Italia dove ogni sorso è un viaggio attraverso la storia e la cultura di una regione che ha saputo esprimere al meglio la propria identità vitivinicola.

Sveliamo adesso i vini della regione che si sono aggiudicati i TRE CAVATAPPI superando l’ardua selezione di vini degustati dai nostri commissari.

I vincitori sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata.

Migliori Vini Bianchi

  • La Frassina – Lison DOCG 2021
  • Castello di Spessa – Collio Goriziano Friulano DOC “Rassauer” 2022
  • Zorzenone Leorino – Friuli Colli Orientali Friulano DOC 2021
  • Terre del Faet – Friulano Collio Goriziano DOC 2021
  • Ronco del Gelso – Friuli Isonzo Malvasia Istriana DOC “Vigna Della Permuta” 2021
  • Scubla – Friuli Colli Orientali Pinot Bianco DOC 2022
  • Casa delle Rose – Collio Goriziano Pinot Bianco DOC 2022
  • Borgo San Daniele – Friuli Isonzo Pinot Grigio DOC 2022
  • Ad Coos – Friuli Colli Orientali Pinot Grigio DOC 2020
  • Costabona – Collio Goriziano Ribolla gialla DOC 2020
  • Villa Russiz – Collio Sauvignon DOC 2021
  • Cantarutti Alfieri – Friuli Colli Orientali Sauvignon DOC “Terre Di Rosazzo Scacco Al Re” 2008

Migliori Vini Dolci

  • Valentino Butussi – Colli Orientali del Friuli Picolit DOCG 2015

Migliori Vini Rossi

  • Borgo San Daniele – Friuli Isonzo Pignolo DOC “Arbis Ros” 2018
  • Cantarutti Alfieri – Friuli Colli Orientali Pignolo DOC 2008
  • Cabert – Friuli Refosco dal Peduncolo Rosso DOC 2022
  • Cafelice – Friuli Colli Orientali Refosco dal Peduncolo Rosso DOC “Finibus” 2021
  • Isola Augusta – Friuli Venezia Giulia Refosco dal peduncolo rosso DOC 2020
  • Cabert – Friuli Colli Orientali Schioppettino DOC “Casali Roncali” 2022
  • Zorzenone Leorino – Friuli Colli Orientali Schioppettino DOC 2020
  • Michele Moschioni – Friuli Colli Orientali Schioppettino Riserva DOC 2013

Analisi dell’annata 2022

L’annata 2022 è stata caratterizzata da condizioni climatiche estreme, con una siccità prolungata e temperature superiori alla media storica. Già dalla primavera, il 2022, si è rivelato l’anno meno piovoso degli ultimi sette anni, con un deficit idrico importante. Le elaborazioni effettuate hanno evidenziato che è stato l’anno più siccitoso degli ultimi 26 anni. Annate simili si sono verificate solamente nel 2015 e nel 2000.

La siccità ha causato un ritardo nel germogliamento delle viti, che però hanno recuperato arrivando alla fioritura alla fine della seconda decade di maggio. Il ciclo vegetativo si è svolto in maniera normale, ma ha subito un rallentamento nella fase centrale a causa della forte siccità. Questo ha comportato un anticipo della maturazione e della raccolta.

Nonostante le difficoltà climatiche, la qualità delle uve è risultata superiore alla media, con una scarsissima incidenza di malattie. Le rese della vendemmia sono state in linea con quelle dell’anno precedente e dal punto di vista qualitativo l’annata ha sorpreso positivamente, con punte di eccellenza inaspettate, vista la siccità estiva.

I vitigni che hanno mostrato una performance migliore

L’annata ha messo in luce la resilienza e la qualità di alcuni vitigni che si sono distinti nonostante le sfide climatiche.

Il Pinot Grigio ha mantenuto una qualità ottimale, rivelando fragranze floreali fresche, un corpo eccellente e un notevole equilibrio. Il Sauvignon Blanc ha mostrato una buona resistenza, producendo vini di alta qualità risultando armonico ed elegante al sorso. Anche il Friulano ha registrato una buona performance, con vini complessi e fini, nei quali sono esaltate le note di fiori di campo e fieno secco, e nei quali il sorso è risultato estremamente bilanciato. Il Merlot ha mantenuto il suo bouquet di frutti di sottobosco, un sorso avvolgente e pieno, confermandosi un vino armonioso ed elegante. Infine, il Refosco dal Peduncolo Rosso ha esaltato la sua intensità fruttata e la sua struttura tannica, risultando fresco, sapido e strutturato.

Queste varietà hanno saputo adattarsi meglio alle condizioni climatiche dell’annata 2022, offrendo vini di alta qualità nonostante le difficoltà e confermando la regione come una delle più innovative e qualitative nel settore vitivinicolo. La capacità di questi vitigni di adattarsi e di esprimere la loro identità anche in condizioni avverse è un chiaro segnale della forza e del potenziale del terroir.

Friuli Venezia Giulia: una regione sorprendente

Il Friuli è una regione che continua a sorprendere e a innovare, mantenendo sempre un profondo rispetto per la sua storia e il suo terroir. I vini friulani sono il risultato di questa filosofia, e ogni sorso racconta una storia di passione e dedizione.

La severa conduzione del vigneto, il diradamento continuo dei grappoli di vite e la raccolta manuale delle uve, sono pratiche che garantiscono la qualità dei vini friulani. Queste tecniche, insieme all’innovazione tecnologica e alla passione dei produttori locali, hanno portato il Friuli Venezia Giulia a diventare una delle zone vitivinicole più innovative e riconosciute a livello internazionale.

E con questo, per il momento, è tutto. Vi diamo appuntamento con la prossima regione ed i relativi TRE CAVATAPPI

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