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Vini italiani più originali di UNTOLD 2026

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I Vini italiani più originali di UNTOLD 2026 raccontano un’Italia enologica capace di sorprendere, innovare e restare fedele alle proprie radici. Venticinque etichette, tredici regioni e un filo conduttore fatto di creatività, identità territoriale e tecnica impeccabile: un viaggio che attraversa il Paese alla scoperta di bottiglie che emozionano e lasciano il segno.

L’essenza dell’originalità

Nel vino, l’originalità è un atto di coraggio e di visione. Significa innovare senza recidere il legame con il territorio, interpretare un vitigno in modo personale e sorprendere senza artifici.

I Vini italiani più originali di UNTOLD 2026 premiano proprio questo: identità, stile e creatività che si traducono in un’esperienza unica nel calice. Qui trovano spazio vini che hanno saputo dare letture inedite di varietà note, riportare alla luce vitigni dimenticati o sperimentare tecniche di vinificazione non convenzionali. Così facendo, hanno incuriosito, emozionato e aperto nuove prospettive sul panorama enologico italiano.

Vini pluripremiati

Tra i Vini italiani più originali di UNTOLD 2026 spiccano alcune etichette che non si sono fermate a un solo riconoscimento. La loro qualità complessiva, la coerenza stilistica e la capacità di esprimere più dimensioni dell’eccellenza li ha portati a convincere i commissari in ambiti diversi.

Si tratta di vini che, oltre a colpire per originalità, hanno saputo distinguersi per evoluzione, versatilità gastronomica o rapporto qualità-prezzo.

In alcuni casi, infatti, la stessa bottiglia ha raccontato una storia complessa e completa: dal sorso capace di maturare e trasformarsi nel tempo, alla perfetta armonia con il cibo, fino a un posizionamento di mercato che unisce pregio e accessibilità.

Questi risultati multipli non sono frutto del caso, ma della somma di scelte produttive mirate: selezione attenta delle uve, vinificazioni calibrate, affinamenti studiati e un’identità visiva coerente con il contenuto. Il fatto che più giurie, con criteri diversi, abbiano premiato le stesse etichette è la conferma che ci troviamo di fronte a vini completi, capaci di eccellere su più fronti e di lasciare un segno duraturo nella memoria di chi li assaggia.

Elenco dei vini premiati per regione

Abruzzo

  • Ciavolich – Colline Pescaresi IGT Pecorino Fosso Cancelli 2022
  • Tenuta Pescarina – Cerasuolo d’Abruzzo DOC Superiore Radusa 2022
  • Pesolillo – Montepulciano d’Abruzzo DOC Riserva 2020 (anche Miglior Vino Gastronomico)

Basilicata

Calabria

  • Santa Venere – Cirò DOC Rosso Classico Superiore Riserva 2021 (anche Miglior Vino Gastronomico)

Campania

  • Michele Contrada – Fiano di Avellino DOCG 2022

Liguria

  • Lunae – Colli di Luni DOC Vermentino Numero Chiuso 2021 (anche Miglior Vino Gastronomico)

Lombardia

  • Monte Rossa – Franciacorta DOCG Brut Cabochon Fuoriserie N. 025 (anche Miglior Vino da Evoluzione)
  • Marchesi di Montalto – Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG Cruasé Brut Costagrossa 2018 (anche Miglior Vino Gastronomico)
  • Giubertoni – Provincia di Mantova IGT Lambrusco Bianco Sole d’Inverno (anche Miglior Vino Rapporto Qualità Prezzo)
  • Il Gabbiano – Valtellina Superiore DOCG Sassella Riparo 2021

Marche

  • Santa Barbara – Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Tardivo Ma Non Tardo 2021

Piemonte

  • Angelo Negro – Roero Arneis DOCG Riserva Sette Anni 2017
  • Schiavenza – Barolo DOCG Cerretta 2021
  • Barbera Sei Castelli – Nizza DOCG Le Vignole 2021 (anche Miglior Vino da Evoluzione e Miglior Vino Rapporto Qualità Prezzo)

Sardegna

  • Murales – Vermentino di Gallura DOCG Miradas 2023
  • Gibadda – Isola dei Nuraghi IGT Nasco Sorbino 2023

Sicilia

  • Serafica – Etna Bianco DOC Grotta Della Neve 2022
  • Gulfi – Terre Siciliane IGT Carricante Carjcanti 2021
  • Massimo Lentsch – Etna DOC Rosso Feudo di Mezzo 2021
  • Fazio – Erice DOC Nero d’Avola Torre dei Venti 2022

Toscana

  • Loacker – Corte Pavone – Brunello di Montalcino DOCG Vigna Poggio Molino al Vento 2020

Trentino-Alto Adige

  • Cora – Mitterberg IGT Sauvignon Blanc Ouverture Nature 2023
  • St. Quirinus – Alto Adige DOC Pinot Nero Quirinus 2023 (anche Miglior Vino da Evoluzione)

Umbria

  • Tenute Lunelli – Castelbuono – Montefalco Sagrantino DOCG Carapace Lunga Attesa 2018 (anche Miglior Vino Gastronomico)

Vini che hanno lasciato il segno

Ci sono vini che non si limitano a essere premiati: restano nella memoria come tappe di un viaggio. In questa edizione, alcuni protagonisti già segnalati tra i vini premiati hanno saputo distinguersi per sfumature, personalità e dettagli che vanno oltre il conteggio dei riconoscimenti.

Il nostro itinerario parte dalle Marche, dove il Verdicchio Tardivo Ma Non Tardo 2021 di Santa Barbara gioca con il tempo: la maturità del frutto si fonde con una tensione viva, creando un equilibrio che invita a tornare al calice come a un appuntamento atteso.

Scendendo lungo l’Adriatico, approdiamo in Abruzzo con il Fosso Cancelli Pecorino 2022 di Ciavolich: un bianco che sembra scolpito nella pietra e nel vento, con freschezza vibrante, profondità misurata e una scia minerale che accompagna il sorso come un’eco lontana.

Vini italiani più originali di UNTOLD 2026 : vini che lasciano il segno

Attraversiamo il Tirreno per raggiungere la Sardegna, dove il Vermentino di Gallura Miradas 2023 di Murales è salino come uno spruzzo di mare e nitido come l’aria d’estate. Un bianco che cattura la luce e la restituisce in aromi puri e vibranti, come un paesaggio costiero al tramonto.

Rientrando sulla terraferma, in Calabria, il Cirò Rosso Classico Superiore Riserva 2021 di Santa Venere unisce il calore del Sud a una precisione quasi sartoriale: frutto scuro e spezie sottili si intrecciano in una tessitura tannica fine, capace di raccontare la tradizione con voce contemporanea.

Il viaggio si conclude in Sicilia, dove il Nero d’Avola Torre dei Venti 2022 di Fazio veste la tipicità di eleganza sobria. Linee pulite, ritmo armonico e un carattere che conquista senza bisogno di alzare la voce: un sigillo di autenticità che chiude il percorso con la forza di un ricordo destinato a durare.

Originalità come filo conduttore

L’originalità efficace non è esibizionismo: è coerenza che osa. Questi vini mostrano come il carattere nasca dall’incontro tra cultura materiale (suolo, vitigno, clima) e decisioni consapevoli in vigna e in cantina. Il coraggio produttivo si traduce in scelte tecniche misurate — gestione dei legni, tempi di maturazione, sperimentazioni su contenitori e macerazioni — sempre subordinate alla leggibilità del territorio.

L'originalità come filo conduttore

Colpisce, trasversalmente alle regioni, la volontà di riattivare linguaggi locali con strumenti contemporanei. Ne derivano vini nitidi, identitari, capaci di dialogare con cucine e contesti diversi. L’originalità così intesa non chiude, ma apre: amplia la mappa del gusto, porta il lettore-degustatore a fare un passo in più, senza perdere la rotta.

Conclusioni – Il valore di distinguersi

UNTOLD 2026 consacra un’idea semplice e impegnativa: distinguersi significa assumersi la responsabilità del proprio stile. I vini qui premiati non cercano scorciatoie; chiedono tempo, attenzione, curiosità. In cambio offrono autenticità, profondità e un piacere che non si esaurisce al primo sorso.

In un mercato affollato, l’originalità è un atto culturale oltre che tecnico. Vale nel calice e sull’etichetta: ciò che vediamo e ciò che beviamo raccontano la stessa storia. È questo allineamento, raro e prezioso, che trasforma una buona bottiglia in un riferimento.

Per noi, il riconoscimento dei Tre Cavatappi rappresenta la base imprescindibile: solo i vini che raggiungono questo livello di eccellenza assoluta possono concorrere ai Premi Speciali. È un sigillo che certifica qualità, coerenza e personalità, e che apre la strada a ulteriori riconoscimenti, premiando non solo ciò che si assaggia, ma l’impronta che il vino lascia nella memoria di chi lo incontra.

E con questo è tutto. Vi do appuntamento al prossimo articolo per un’altra categoria di vini premiati.

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Untold

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