Così tanti vini, così tanti stili diversi, così tanti vitigni da scoprire ma sembra che i vini dolci rimangano troppo spesso nel dimenticatoio di noi consumatori.

Sempre meno persone, infatti, acquistano o ordinano al ristorante un vino dolce da abbinare al dessert di fine pasto: a confermarlo sono i dati che riportano che un ristoratore su 4 potrebbe fare a meno di avere vini dolci nella propria carta dei vini.

Ma conosciamo davvero la vastità di vini dolci che possiamo scoprire a fine pasto?

Ecco a voi la mia classifica dei migliori 10 vini dolci italiani.

“Sciacchetrà” Cinque Terre Doc

Un vino ligure unico, difficile da trovare, direi quasi raro. Viene prodotto con uve Bosco per almeno un 40%, ma possono concorrere alla produzione anche il Vermentino e l’Albarola per un massimo complessivo del 40%. Le uve vengono scelte con attenzione e poi lasciate poi in appassimento su graticci.

Ma cosa significa “sciacchetrà”? E’ sicuramente un termine molto particolare e deriva da “sciacca”, cioè “schiaccia” e “tra” cioè “tira via”. Questo descrive il rumore del movimento che si produce per ottenere il vino: si schiacciano gli acini e si estrae il mosto.

Solitamente servito ad una temperatura di circa 12-14 gradi, risulta ottimo in abbinamento con pasticceria secca, alcuni formaggi stagionati e gorgonzola. Oppure si può utilizzarlo anche semplicemente come vino da meditazione (in particolare se il vino ha un invecchiamento di almeno 3 anni).

“Sciacchetrà” Cinque Terre Doc – Bisson

“Torcolato” Breganze Doc

Il Torcolato di Breganze è un vino dolce veneto con una lunga tradizione alle spalle. Tutt’oggi viene mantenuta in vita e divulgata dalle aziende che ancora producono questo nettare e dalla “Magnifica Fraglia del Torcolato Doc Breganze”.

Un vino prodotto con uve Vespaiolo 100%, vitigno autoctono della provincia di Vicenza. Le uve vengono appassite per circa 4 mesi nei tradizionali fruttai e poi il vino affinato in botti di rovere francese per circa un anno.

Il Torcolato colpisce per il suo intenso profumo di miele, fiori, vaniglia, datteri e legni nobili.

Torcolato Breganze Doc – Maculan

Malvasia di Bosa Dolce

La Sardegna sa sempre stupire e lo dimostra anche attraverso questo vino meraviglioso che non può mancare in questa classifica dei migliori vini dolci italiani. La Malvasia di Bosa è prodotta con l’omonimo vitigno aromatico Malvasia di Sardegna prende il nome dal comune di Bosa, situato nella Sardegna occidentale.

Questo vino si presenta nel bicchiere con un meraviglioso colore giallo intenso con riflessi dorati. Ciò che più vi colpirà saranno le note di mandorla tostata, scorza d’arancia e soprattutto di camomilla, tutto ciò unito ad una ben equilibrata sapidità che lega in maniera equilibrata ed elegante.

Malvasia di Bosa Dolce Doc “Alvarega” – Columbu

Picolit Colli Orientali del Friuli Docg

Picolit deriva dal dialetto friulano “piccolo” e fa riferimento alla dimensione dell’acino, del grappolo e sicuramente anche alla scarsa produzione del cosiddetto fenomeno dell’acinellatura o aborto floreale (aborti spontanei e naturali dei frutti).

Questo comporta delle rese molto basse, con il vantaggio di avere acini particolarmente dolci e con aromi estremamente intensi.

Il vino ha un colore giallo paglierino carico con note olfattive ricche e complesse che spaziano da fiori di campo, alla mandorla e un tocco di vaniglia. Al palato raffinato e intenso, con note di pesca, fiori di campo e accenni di miele.

Da abbinare a formaggi erborinati e saporiti, dessert a base di creme e pasticceria secca.

Picolit Colli Orientali del Friuli – Dario Coos

Valle d’Aosta Doc Chambave Muscat Fletri

La Chambave Muscat Fletri è una sottozona dalla denominazione Valle d’Aosta DOC molto conosciuta per i suoi vini dolci.

I vini di questa denominazione sono a base principalmente di Moscato bianco (detto anche Muscat blanc a petits grains) con almeno l’85%.

Le uve vengono raccolte in cassetta per poi essere appassite in modo naturale. Sia la vinificazione che l’affinamento avvengono in acciaio.

Il colore di questo passito Chambave Muscat Flétri è giallo dorato intenso. Al naso emergono subito aromi fruttati e floreali quali albicocca, pesca e degli eleganti ed intriganti sentori di timo e salvia.

Abbinamento: dolcetti di frolla, come ad esempio le tipiche tegole valdostane – frutta secca

Ramandolo Docg Colli Orientali del Friuli

Un altro vino che merita di stare nella classifica dei migliori vini dolci italiani è il Ramandolo, una delle Docg del Friuli-Venezia Giulia. L’unica tipologia ammessa è proprio la versione “passito dolce” ottenuto da uve Verduzzo Friulano.

Il colore è di un meraviglioso giallo dorato o ambrato. Al naso sentori di frutta matura, albicocca secca, miele, cannella, canditi di agrumi e mela golden.

Al palato è dolce, di corpo, avvolgente ma con un ottimo equilibrio con l’acidità che rende ogni sorso di vino teso e mai banale. L’abbinamento ideale è con formaggi erborinati, pasticceria secca e la tradizionale torta friulana Gubana.

Ramandolo Colli Orientali del Friuli Docg – Dri Roncat

Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg

Questa volta parliamo di un vino rosso passito prodotto nell’assolata Puglia, in parti nelle provincie di Taranto e Brindisi. Come dice il nome stesso, il vitigno con cui è prodotto è l’omonimo Primitivo.

Il colore è di un meraviglioso rosso rubino con possibili riflessi granati. Al naso è un vino che colpisce per la dolcezza dei sentori: frutti di bosco, prugne, ciliegie, mora, frutta sotto spirito, note di tabacco, liquirizia e di legno.

In bocca è molto morbido, dolce, con aroma di frutto e con un importante tenore alcolico.

Un ottimo vino da meditazione che non necessita di particolari abbinamenti per dare il meglio di sé. Ma se volete provarlo con il cibo, via libera a dolci con pasta di mandorle o con del cioccolato fondente.

Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg – Attanasio

Orvieto Classico Muffa Nobile Doc

Orvieto, nella bellissima Umbria, è la culla di questo vino che racconta la storia del territorio dove viene prodotto. Una fitta nebbia nelle mattine autunnali avvolge i vigneti nella zona dell’Orvieto Classico e questo porta le uve ad essere attaccate da una particolare muffa, detta “Botrytis Cinerea” che, se in presenza di determinate condizioni atmosferiche si trasforma in “Muffa Nobile”.

I vitigni che concorrono alla produzione di questo strepitoso vino sono il Grechetto e Trebbiano Toscano.

La vendemmia avviene tra ottobre e dicembre, in fasi diverse, per raccogliere solamente i frutti colpiti di “Muffa Nobile”. Un vino così particolare non poteva mancare nella classifica dei migliori vini dolci italiani!

Di color giallo oro, dal bouquet accattivante ed elegante, con sentori di acacia, sentori speziati, frutta candita e zafferano e ovviamente il caratteristico sentore di “muffa”.

Al palato è opulento e ricco con retrogusto di miele e albicocca. L’abbinamento ideale è con formaggi piccanti.

Orvieto Classico Muffa Nobile Doc – Calcaia – Barberani

Romagna Albana Passito Docg

Un vino quasi sconosciuto alla massa ma che è assolutamente da provare. Prodotto da uve Albana 100%, ha un affinamento di 10 mesi (o 13 mesi per la versione Riserva).

Di un giallo paglierino dorato o ambrato, al naso un bouquet di fieri appassiti, frutta secca, miele, spezie e albicocche secche.

Al palato è dolce, suntuoso, caldo e morbido con una freschezza meravigliosa che regala un’eleganza immediata a questo vino che non risulta mai stucchevole.

Abbinamento ideale è con dolci alla frutta, i classici dolci delle feste natalizie e formaggi erborinati.

Romagna Albana Passito Docg – Bissoni

Falanghina del Sannio Passito Doc

Un’altra chicca da portare ad una cena per chiudere in bellezza la serata: la Falanghina del Sannio Passito Doc prodotta con uve Falanghina per almeno l’85%.

Dal colore giallo dorato, al palato è intenso, con sentori di confetture, miele e frutta candita.

Al palato è caldo, morbido, persistente e di buona struttura.

Gli abbinamenti migliori: costata di frutta a polpa bianca, pasticceria secca, ricotta di pecora laticauda al miele di castagno e formaggi molto stagionati.

Sono riuscita a incuriosirvi? Il mondo del vino dolce è tutto da scoprire, iniziate con il vino che più vi incuriosisce e sicuramente questi vini vi sapranno ammaliare.

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