Introduzione: i Tre Cavatappi della Toscana
Nell’edizione 2026 della guida UNTOLD – Quello che non è ancora stato detto del vino, la Toscana si afferma per varietà, profondità e capacità narrativa. Attraverso la 47 etichette premiate, infatti, che rappresentano i Migliori vini della Toscana di Untold 2026, la regione compone un mosaico enologico che attraversa colline, coste e altopiani, restituendo con precisione la vocazione di ogni area. Non solo i territori storici, ma anche quelli emergenti hanno saputo esprimere visioni coerenti e identità stilistiche riconoscibili.
I Tre Cavatappi assegnati, quindi, premiano vini capaci di unire rigore gusto‑olfattivo, tensione espressiva ed emozione.

Dalla Maremma al Chianti Classico, passando per Montalcino, Montepulciano e San Gimignano, ogni denominazione ha portato, difatti, la propria firma nelle degustazioni contribuendo a una narrazione corale e stratificata.
In sintesi, è stato evidente da subito che dai profili costieri del Vermentino alle alture del Sangiovese, passando per la finezza aromatica dell’Aleatico e la struttura del Syrah, ogni vitigno contribuisce a un racconto che intreccia tradizione, ricerca e talento produttivo. Dimostrazione pratica che in Toscana, quindi, la varietà ampelografica non è solo ricchezza: è visione, movimento, identità.
I Migliori vini della Toscana di Untold 2026 sono, in definitiva, un invito a riscoprire la Toscana attraverso le sue molteplici espressioni, tra memoria e innovazione.
Tendenze emerse dalle degustazioni dei migliori vini della Toscana di UNTOLD 2026
La selezione toscana ha evidenziato, inoltre, una crescente attenzione alla finezza aromatica, alla trasparenza espressiva e alla valorizzazione dei vitigni autoctoni.
Nei bianchi si afferma una nuova centralità del Vermentino, capace di coniugare freschezza e struttura, mentre il Trebbiano e la Vernaccia mostrano potenziale evolutivo e profondità.
Tra i rossi, invece, il Sangiovese domina con interpretazioni che spaziano dalla classicità rigorosa del Brunello alla versatilità del Chianti Classico.
Parallelamente, emergono blend bordolesi di Bolgheri e varietà come Syrah e Aleatico, che arricchiscono il panorama con personalità e originalità.

Focus sui vitigni principali
Sangiovese
Il Sangiovese rappresenta il cuore pulsante della viticoltura toscana, grazie a una spiccata capacità di adattamento a suoli e microclimi diversi. Nei campioni analizzati, le interpretazioni variano da vini di grande struttura e longevità a versioni più agili e fresche. Aromaticamente, si apre con ciliegia e marasca, seguite da sfumature di viola; con l’evoluzione, emergono note di tè nero, terra umida e, talvolta, cuoio e tabacco dolce. Questa ampiezza espressiva, dunque, ne conferma il ruolo di riferimento assoluto per il territorio.
Cabernet Sauvignon e Merlot
Nell’area di Bolgheri, questi vitigni internazionali hanno trovato un habitat ideale, dove il clima temperato e le brezze marine favoriscono maturazioni ottimali. Il Cabernet Sauvignon offre struttura, longevità e un corredo aromatico che spazia da ribes nero e mirtillo a cenni di grafite, pepe e erbe mediterranee. Il Merlot, invece, contribuisce con rotondità e morbidezza, portando prugna matura, ciliegia scura e leggere note di cacao e tabacco dolce. L’integrazione tra i due, spesso in blend, crea vini dal profilo elegante e complesso, capaci di coniugare potenza e finezza.
Syrah
Il Syrah, pur di origine internazionale, ha trovato in Toscana un contesto ideale, capace di esaltarne la precisione aromatica. Il frutto scuro, che richiama mirtillo, mora e prugna, si intreccia con la speziatura tipica di pepe nero e grafite; inoltre, tocchi di viole, olive nere e leggere sfumature affumicate o balsamiche ne completano il profilo. La maturità equilibrata e la freschezza mantenuta in chiusura ne rafforzano l’eleganza complessiva.
Vernaccia di San Gimignano
La Vernaccia di San Gimignano unisce acidità vibrante e sapidità minerale, restituendo vini dallo stile preciso e riconoscibile. Il quadro olfattivo si apre con agrumi e mela verde, prosegue con fiori bianchi e mandorla fresca, per poi rivelare, con il tempo, pietra focaia e richiami salini; nelle versioni più evolute, si avvertono cera d’api e zafferano. Questa coerenza aromatica conferma la capacità del vitigno di coniugare tradizione e modernità.
Vermentino
Il Vermentino esprime al meglio la sua vocazione mediterranea nelle zone costiere, dove la vicinanza al mare regala freschezza e brillantezza aromatica. Le note di pompelmo, lime, pera e pesca bianca si fondono con accenti di salvia, rosmarino e macchia mediterranea; inoltre, sfumature iodate e scorza d’agrumi ampliano la complessità. Ne risulta un sorso agile, fragrante e persistente.
Trebbiano e Malvasia
Trebbiano e Malvasia si fondono in un connubio armonico, bilanciando freschezza e pienezza. Il Trebbiano porta linearità e tensione, con mela gialla, pera e agrumi chiari, arricchiti da fiori di campo e mandorla. La Malvasia, invece, aggiunge morbidezza e un ventaglio aromatico che spazia dalla pesca all’albicocca, dai fiori d’arancio al miele chiaro. Insieme, queste componenti, completate da erbe fini e agrumi maturi, creano un profilo equilibrato, vivace e avvolgente.
Aleatico
L’Aleatico si distingue per un carattere fortemente aromatico, in cui la florealità di rosa e violetta si intreccia con fragola, lampone e una delicata caramella di rosa. A questi si aggiungono cenni di erbe aromatiche e spezie dolci; nelle versioni passite emergono invece confettura e frutta candita, regalando profondità e intensità.
Vin Santo
Il Vin Santo incarna complessità e stratificazione aromatica, frutto di appassimento e lunghi affinamenti. I profumi spaziano da fichi secchi e datteri a miele e caramello chiaro, con richiami di frutta candita e scorza d’arancia; inoltre, note di mandorla, nocciola tostata e, talvolta, resina o tè aggiungono ulteriore ricchezza. La dolcezza, sostenuta da acidità e sapidità, mantiene il sorso teso e luminoso.

Cantine e territori
Dalle maestose colline senesi di Montalcino e Montepulciano, dove il Sangiovese si esprime in forme monumentali, fino alle coste livornesi di Bolgheri, patria di Cabernet e Merlot dal profilo mediterraneo e raffinato, la Toscana del vino continua a raccontare storie di territori e visioni enologiche.
Il Chianti Classico si conferma come un laboratorio d’avanguardia, dove zonazione e ricerca della finezza convivono in equilibrio. Intanto, la Maremma e il Val di Cornia sorprendono per energia espressiva e tratti distintivi.
San Gimignano e Carmignano riaffermano con orgoglio le proprie radici storiche, mentre Cortona si fa notare per l’ascesa qualitativa del Syrah, sempre più convincente.
La varietà di interpretazioni emersa dai campioni degustati arricchisce il mosaico toscano, offrendo un ritratto autentico e in continua evoluzione di una regione capace di innovare senza smarrire la propria identità.
I Migliori vini della Toscana di Untold 2026: elenco completo
Di seguito vi sveliamo i 47 vini toscani che si sono aggiudicati i Tre Cavatappi sorprendendo la commissione per le loro qualità gusto-olfattive.
I vini, quindi, sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata.
Questa di seguito è la selezione ufficiale dei Migliori vini della Toscana di Untold 2026.
I migliori vini della Toscana – Bianchi
Toscana IGT
- Fattoria di Bacchereto – “Sassocarlo” 2022
Colli di Luni DOC
- Pietraserena – Vermentino Superiore “Vigna Del Prefetto” 2023
Maremma Toscana DOC
- Vignaioli del Morellino di Scansano – “Vigna Fiorni” 2024
Vernaccia di San Gimignano DOCG
- Poderi Arcangelo – “Madama Dorè” 2024
I migliori vini della Toscana – Rossi
Bolgheri DOC
- Campo Alla Sughera – “Adèo” 2023
- Podere Conca – “Agapanto” 2021
Brunello di Montalcino DOCG
- Altesino – “Vigna Montosoli” 2020
- Argiano – Brunello di Montalcino 2020
- Caparzo – Brunello di Montalcino 2020
- Caparzo – “Vigna La Casa” 2020
- Giodo – Brunello di Montalcino 2020
- Loacker – Corte Pavone “Corte Pavone” 2020
- Loacker – Corte Pavone “Vigna Poggio Molino Al Vento” 2020
- Marchesi Frescobaldi – “Castelgiocondo” 2020
- Mocali – “Vigna Delle Raunate” 2020
- Pietroso – Brunello di Montalcino 2020
- Tornesi – “Benducce 570” 2020
Carmignano DOCG
- Fattoria Ambra – Riserva “Elzana” 2021
Chianti Classico DOCG
- Badia a Coltibuono – Chianti Classico 2022
- Castello La Leccia – Riserva 2021
- La Montanina – Chianti Classico 2022
- Le Fonti – Panzano – Riserva 2020
- Pagliarese – Chianti Classico 2023
- Poci – Riserva 2020
- Principe Corsini – Villa Le Corti – Gran Selezione “Don Tommaso” 2021
Chianti DOCG
- Buccia Nera – Riserva “Tenuta di Campriano” 2020
Vino Nobile di Montepulciano DOCG
- Fattoria del Cerro – “Antica Chiusina” 2020
- Le Berne – Riserva 2020
- Luteraia – Riserva 2016
- Tenuta di Gracciano della Seta – Riserva 2020
Toscana IGT
- Fattoria La Leccia – Sangiovese “Gotarossa” 2021
Cortona DOC
- Fabrizio Dionisio – Syrah “Il Castagno” 2022
I migliori vini della Toscana – Dolci
Val di Cornia DOC
- Petricci & Del Pianta – Aleatico Passito “Stillo” 2023
Vinsanto del Chianti DOCG
- Pietraserena – “Vinsanto” 2021

Focus sull’annata corrente – Migliori vini della Toscana di Untold 2026
In questa cornice, la selezione dei Migliori vini della Toscana di Untold 2026 evidenzia, di fatto, una notevole varietà di millesimi, uniti da due elementi
chiave: precisione stilistica e forte radicamento territoriale.
I bianchi dell’annata
Il 2023 e il 2024 si impongono tra i bianchi con espressioni fresche e nitide: il Vermentino mostra tensione e sapidità, la Vernaccia 2024 rivela mineralità e struttura, mentre il Trebbiano 2022 sorprende per profondità e capacità evolutiva.
I rossi dell’annata
Il 2020 si impone come annata regina per il Brunello di Montalcino: i vini di questa vendemmia, infatti, si distinguono per tensione, eleganza e longevità. Per quanto riguarda il Chianti Classico, le annate 2020, 2021 e 2022 si distribuiscono in modo equilibrato, evidenziando una notevole versatilità stilistica e una coerenza espressiva che attraversa le diverse interpretazioni. Anche il Vino Nobile di Montepulciano, nella versione 2020, conferma la propria vocazione alla classicità, mostrando al contempo un interessante potenziale evolutivo. Infine, a Bolgheri, le annate 2021 e 2023 offrono rossi mediterranei e strutturati, capaci di coniugare maturità del frutto e profondità gustativa.
I dolci dell’annata
Il Vinsanto 2021 e l’Aleatico Passito 2023 si distinguono per precisione aromatica e profondità gustativa, riportando, quindi, l’attenzione su due tipologie storiche e affascinanti.
Una Toscana espressiva e multiforme
Nel complesso, le annate in degustazione restituiscono l’immagine di una Toscana vitivinicola vitale e sfaccettata, capace di raccontarsi attraverso stili diversi e interpretazioni territoriali sempre credibili. La selezione, infatti, ha messo in luce una regione che sa fondere eleganza e struttura, tradizione e innovazione, con una naturalezza che nasce da una profonda conoscenza del proprio paesaggio. I Migliori vini della Toscana di Untold 2026 dimostrano come questa terra sappia esprimere la propria identità in forme molteplici, mantenendo sempre una forte tensione qualitativa e una voce stilistica riconoscibile.
Conclusione – Migliori vini della Toscana di Untold 2026
In conclusione, la Toscana si racconta con voce chiara e sfaccettata. I Tre Cavatappi assegnati nell’edizione 2026 di UNTOLD, quindi, celebrano talento, dedizione e visione dei produttori toscani. Ogni bottiglia premiata tra i Migliori vini della Toscana di Untold 2026 è un invito a scoprire ciò che non è ancora stato detto: un sorso alla volta, un’emozione alla volta.
Per il momento è tutto.
Vi diamo appuntamento con la prossima regione ed i relativi Tre Cavatappi
Stay tuned!


