Sempre più spesso si sente parlare di investimenti enoici e di bottiglie dal valore inestimabile battute all’asta a prezzi inarrivabili e forse improbabili.

Nel 2010, ad esempio, una singola bottiglia di Château Lafite 1869 è stata battuta all’asta di Hong Kong per il valore di € 195.000, praticamente il valore di un monolocale in Italia.

Riportando suddetta bottiglia al valore che avrebbe avuto per un acquirente negli anni 70, il suo valore si sarebbe attestato intorno a 250€ attuali.

Il Ritorno d’Investimento (ROI) di questa bottiglia, dopo circa 40 anni di scrupolosa custodia nel buio della cantina di qualche imprenditore, è stato dell’800%.

Ma cosa rende così alto il prezzo di questo vino? Se acquistassimo un Barolo oppure un Brunello di Montalcino oggi a che prezzo potremmo rivenderli tra 40 anni?

Se vi siete mai chiesti come selezionare dei vini da investimento, questo insolito approfondimento vi aiuterà a fare chiarezza.

Il vero valore delle bottiglie di vino

Nel libero mercato il prezzo è sempre e solo dettato dall’acquirente. Se c’è qualcuno disposto ad acquistarlo a quel prezzo, allora è giusto.

Quanto costa un Picasso?

E’ chiaramente una domanda provocatoria, utile però a confermare quanto detto in precedenza.

Il vino è un’opera d’arte, e nel berlo diventi tu stesso l’opera d’arte.

Anonimo

Il valore di un Picasso è inestimabile, perchè, del resto, come si potrebbe quantificare il valore di qualcosa di unico?

Se vi chiedessero quanto valgono gli altoparlanti artigianali ai quali avete faticosamente lavorato per due inverni consecutivi cosa rispondereste?

Ragionandoci pensereste che questi non suonano meglio di un Top Gamma di Bose e che non hanno il design minimalista e accattivamente di Bang & Olufsen.

Magari, con un po’ di superbia, collochereste il prezzo a poche migliaia di euro, ispirandovi agli high-end dell’ hi-fi, ma consapevoli del fatto che il loro valore è per voi inestimabile, soltanto comparabile al numero di gocce di sudore versate nel silenzio di una soffitta.

Potreste vendere la vostra unica opera d’artigianato all’asta per 250€, mentre a voi è costata 500€ di materie prime, oppure per 250.000€.

Quali fattori influenzano il prezzo di un vino?

Prendiamo in disamina i fattori che fanno variare in maniera così netta il prezzo di una bottiglia di vino, rendendola simile ad un’opera d’arte unica.

  • La crescente scarsità
  • La speculazione dei rivenditori
  • Gli Influencer del vino
  • L’effettiva qualità
  • La popolarità del Brand
  • L’affidabilità del rivenditore
  • Lo stato di Conservazione
  • L’ampiezza del mercato
  • La moda
  • Il momento giusto

La crescente scarsità di bottiglie

Ogni anno vengono prodotte 200.000 bottiglie di Sassicaia ed ogni anno diverse migliaia di queste vengono bevute o acquistate o in tutto il mondo.

Poiché il numero di bottiglie disponibili per una certa annata è in costante riduzione, se la domanda resta costante il prezzo del vino è legittimato ad aumentare.

Riassumendo: più anni ha sul groppone la bottiglia, maggiore è il prezzo.

La speculazione dei rivenditori

Acquistare una bottiglia d’annata di Gaja non è facile, soprattutto se volete fare un buon affare!

Essendo un bene di lusso, complesso da reperire persino per l’azienda che l’ha prodotto, il prezzo del vino d’annata è in mano ad un oligopolio di rivenditori che non hanno alcun interesse a privarsene a basso costo.

Gli Influencer del vino

Mai sentito parlare di Robert Parker ? L’enologo di Baltimora è senza dubbio il maggior critico enologico al mondo aka “influencer”.

Ogni anno viene rilasciata la classifica dei 100/100, i vini ai quali il “Wine Advocate” ha dato il punteggio massimo ed il valore di mercato impenna quasi istantaneamente.

L’effettiva qualità del vino

L’eccelsa qualità è il presupposto fondamentale per un vino venduto ad un alto prezzo.

La popolarità del Brand

Comprare un vino di un Brand affermato e solido è fondamentale se si considera che dopo 20-30 anni l’azienda in questione potrebbe finire per chiudere oppure iniziare a perdere colpi, il che avrebbe inevitabilmente ripercussioni anche sulla popolarità dei suoi vini.

L’affidabilità del rivenditore

E’ di pochi giorni fa la notizia riportata dai colleghi di winemag.it riguardante una bottiglia di Tignanello di Antinori contraffatta e venduta su Tannico.it.

I responsabili della truffa sono stati sgominati e l’acquirente risarcito, ma l’impatto che la notizia ha avuto sulla credibilità dei fornitori di Tannico lascerà comunque i suoi strascichi.

Lo stato di conservazione

Se state acquistando una bottiglia che ha 40 anni sul groppone chi vi garantisce che non sia stata conservata in posizione verticale in un sottoscala baciato dal sole?

Per ulteriori informazioni potete leggere il nostro articolo su Come conservare il Vino o comunque affidarvi ad un venditore in grado di certificare lo stato di conservazione oppure ad una banca del vino.

L’ampiezza del mercato

Urlare con un megafono che volete vendere un vino da invecchiamento in piazza vi aiuterà soltanto ad attirare l’attenzione di qualche malintenzionato, tuttavia più persone saranno a conoscenza dell’asta del vino e più sarà probabile che il prezzo possa schizzare alle stelle.

Per questo motivo esistono case d’asta e siti web ( catawiki.it è uno di questi ) specializzati ai quali potersi affidare per rivendere (oppure per acquistare) le proprie bottiglie.

La moda del vino

Oggi il vino fa trendy, fa instagram, fa story ed il termine sabrage si è volgarizzato fino diventare sbocciare.

Ogni giorno decine di bottiglie di Dom Pérignon vengono brutalizzate da mani inesperte e palati inadeguati soltanto allo scopo di affermare il proprio status sui social.

Anche se queste pratiche immonde meriterebbero il girone dell’inferno dantesco nel quale si è costretti a bere brick di Tavernello in eterno, esse contribuiscono a tenere alta l’attenzione sul mondo del vino.

Il momento giusto

Come nel trading, la strategia da seguire è quella di acquistare basso e rivendere alto.

Considerando quanto detto fino ad ora il momento migliore per acquistare il vino è poco prima che gli Influencer di settore facciano uscire le loro Guide e Ratings.

Mentre il momento migliore per vendere…beh quando l’attenzione sul Brand è molto alta, il vino è all’apice della sua curva qualitativa e la scarsità di bottiglie è tale da aver fatto alzare il prezzo alle stelle.

“Buy on rumors, sell on news”

Quale vino da investimento acquistare?

Ovviamente non è una scelta facile che chiaramente dipende anche dalla propria disponibilità economica.

Abbiamo deciso di concentrarci sui vini Italiani in quanto il loro rapporto voti della critica / prezzo li rende potenzialmente più redditizi.

Nello scrivere questo articolo ci siamo esposti ed abbiamo testato in prima persona le considerazioni fatte fino ad ora decidendo così di acquistare una cassa di un Supertuscan.

Wine Spectator © – Sassicaia Tenuta San Guido 2015

La scelta è ricaduta sul Bolgheri Sassicaia 2016 della Tenuta San Guido.

Perchè abbiamo scelto il Sassicaia 2016 come vino da investimento?

Al momento il Sassicaia è tra i vini Italiani più adatti per un investimento, in quanto la sua fama ha valicato i confini italiani fino a divenire uno status symbol internazionale dei vini di lusso.

Il numero di bottiglie prodotte dalla Tenuta San Guido è di circa 200.000 l’anno, rendendo il Sassicaia un vino relativamente semplice da reperire.

Tuttavia senza avere contatti con i distributori ufficiali, risulta quasi impossibile acquistarlo ad un prezzo di favore e le stesse enoteche hanno difficoltà nel trattare questa particolare bottiglia.

Per poter acquistare Sassicaia molti rivenditori richiedono infatti l’acquisto simultaneo di altri vini della Tenuta San Guido, ovvero i meno blasonati Guidalberdo e Le Difese.

Il rating del Sassicaia 2016 per i wine influencer

La consacrazione avvenuta nel 2018 da parte di Wine Spectator che incoronò il Sassicaia 2015Best Wine in the World” ha reso questo supertuscan al centro dell’attenzione a livello internazionale.

Il Sassicaia 2016 ha surclassato l’annata precedente al punto che Robert Parker gli ha attributo l’incredibile punteggio di 100/100 (mentre la 2015 aveva avuto un “modesto” 97/100).

Prima dell’annata 2016, soltanto un’annata di Sassicaia aveva ottenuto un punteggio di 100/100 da Robert Parker: la 1985.

Sassicaia Ranking scores
Valutazioni di diverse annate di Sassicaia da parte di Robert Parker Wine Advocate ©

Questo ci fa particolarmente comodo per andare ad analizzare il prezzo di vendita online del Sassicaia 1985, a distanza di circa 30 anni dalla sua commercializzazione e farci una idea delle potenzialità di investimento.

Addirittura il Sassicaia 1985 viene battuto a 3680€ a bottiglia sul sito dell’enoteca Properzio, ma è la sua irreperibilità a renderne il prezzo incredibilmente alto.

Sassicaia - Robert Parker & wine Spectator score by bottle price and vintages
Punteggio Medio di diverse annate di Sassicaia in relazione al prezzo – Decanto ©

Osservando il grafico risulta evidente l’enorme differenza di prezzo tra l’annata 1985 e tutte le altre, il cui impatto è da attribuirsi, oltre che all’indiscussa qualità della bottiglia, alle valutazioni dei due più prestigiosi critici di vino internazionali.

Robert Parker che ha dato all’annata 1985 il giudizio di 100/100 e Wine Spectator che l’ha premiata con 99/100.

L’annata di Sassicaia 2016, invece, ha ricevuto il punteggio di 100/100 da Robert Parker e 97/100 da Wine Spectator.

Dopo queste considerazioni decidiamo felici di investire nel Sassicaia 2016, che riteniamo il migliore nel rapporto giudizio della critica/costo.

Ma questa ricerca ci ha aperto la mente a nuove e importanti domande:

E’ sufficiente una differenza di un paio di punti in una scala da 1 a 100 per determinare una così generosa differenza di prezzo?

Ogni congettura sta a zero. In questo mondo di esteti alla ricerca di nuovi concetti di perfezione non c’è spazio per vini quasi-perfetti.

Da qualche parte un ricco banchiere starà bevendo un Sassicaia 2016 esclamando: “Buono, peccato che non sia il 1985“.

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