Che siate dei grandi esperti o solo dei piccoli appassionati, sicuramente conoscete il Brunello di Montalcino ma non solo, saprete senza ombra di dubbio che questo fantastico vino viene prodotto in Toscana. Questo perchè la storia, la tradizione e la qualità hanno reso il Brunello di Montalcino uno dei vini più importanti e riconosciuti al mondo. In questo articolo quindi vi presentiamo una cantina storica di questa denominazione: Col d’Orcia e il suo Brunello di Montalcino Vigna Nastagio.
Col d’Orcia, una cantina storica a Montalcino
La cantina Col d’Orcia si trova nella parte meridionale del comune di Montalcino, non molto distante del fiume Orcia da cui prende il nome, ai margini della denominazione Brunello di Montalcino. Stiamo parlando di una delle cantine storiche di Montalcino, dove la storia della viticultura inizia addirittura alla fine dl 1800 quando l’azienda era di proprietà della famiglia Franceschi. I due fratelli, Leopoldo e Stefano Franceschi, ereditarono la proprietà nel 1958 e la divisero in 2 parti dando vita così a due delle cantine storiche della zona: il Poggione e appunto Col d’Orcia.
Nel 1973 la famiglia Cinzano, che già lavorava nel commercio di liquori, acquisì la cantina Col d’Orcia e utilizzò i suoi canali per commercializzare i vini della cantina. Visto che all’epoca i terreni occupati dalle viti erano pochi a favore delle altre culture, i Cinzano decisero di ampliare gli ettari vitati, estendendoli nel tempo fino a raggiungere gli attuali 108 ettari dedicati alla produzione di vino. Le altre coltivazioni sono state tuttavia mantenute, con le quali si arriva agli 140 ettari coltivati dell’azienda.
Nonostante questi numeri importanti, l’azienda Col d’Orcia ha sempre dato un valore importante al sostegno dell’ambiente. Lo dimostra la conversione all’agricoltura biologica nel 2010 non solo dei vigneti, ma anche di tutte le altri coltivazioni, dagli uliveti ai seminativi ma anche prati e giardini, diventando attualmente la più grande azienda vinicola biologica della Toscana.
Clima e Terreni
Nonostante la denominazione sia una, la zona di Montalcino può essere suddivisa in quattro parti secondo i punti cardinali. Col d’Orcia si trova nella parte Sud, la più vicina al Monte Amiata che fa da protezione naturale contro gli eventi atmosferici estremi, meno precipitazioni e più giorni di sole. Questo aspetto, insieme all’influenza marina del Tirreno nella parte Ovest, provoca un clima mediterraneo e privilegiato per la coltivazione della vite. Il suolo è formato da terreni tendenzialmente sciolti, poveri di argilla ma ricchi di calcare e scheletro.
Il Brunello di Montalcino Vigna Nastagio
Il nome Nastagio deriva da un antico podere della Fattoria di Sant’Angelo che era già presente sulle mappe Leopoldine. La vigna si trova ad un altitudine media di 200 metri slm ed ha una grandezza di circa 8 ettari. Le viti di Sangiovese, che sono state piantate nel 2006, affondano le radici in un terreno franco argilloso, dotato di buon scheletro e tra i più ricchi di calcare attivo della tenuta.
La vendemmia delle uve avviene manualmente con una meticolosa scelta dei grappoli migliori prima in vigneto e poi anche in cantina. Successivamente avviene la fermentazione alcolica in vasce di acciaio ad una temperatura controllata inferiore a 28°C con una macerazione sulle bucce della durata di circa 18-20 giorni per estrarre delicatamente antociani e tannini. La maturazione del vino ottenuto avviene in tonneaux di rovere francese da 5hl per il primo anno e successivamente in botti di rovere. Si conclude l’affinamento con 12 mesi in bottiglia nei locali dell’azienda a temperatuta controllata.
L’annata 2016
Nella zona di Montalcino, la 2016 è partita da un inverno piuttosto mite che ha permesso alle viti di partire anticipatamente con il germogliamento. C’è stata poi una primavera che ha portato copiose piogge che hanno frenato la stagione vegetativa riportando così tutto nella norma. Il graduale aumento delle temperature nei mesi di Giugno e Luglio ha portato un beneficio nella gestione delle piante e un Agosto senza piogge ma con importanti escursioni termiche ha permesso di avere una condizione ottimale per la maturazione delle uve.
La Degustazione
Il Brunello di Montalcino Vigna Nastagio presenta un colore rosso rubino che ampi riflessi granata. Dotato di grande luminosità, si presenta già alla vista come un vino importante per la sua consistenza.
Portando il calice al naso si avverte immediatamente tutta l’ampiezza dei sui profumi. Si parte con una marasca sotto spirito, arancia sanguinella e potpourri per passare poi alla noce moscata, tabacco da pipa, cioccolato, liquirizia e pellame. Ma il Brunello di Montalcino Vigna Nastagio ha anche un anima balsamica con anice ed eucalipto e sentori che ricordano le erbe officinali come il rosmarino.
In bocca è piuttosto strutturato, con un impatto fresco che bilancia molto bene la verve alcolica e con un tannino deciso ma vellutato. Un vino piuttosto avvolgente, muscoloso e prorompente che riempie bene la bocca ma che al tempo stesso riesce a mantenere una piacevole eleganza. Ottima la persistenza che rimanda a richiami speziati e balsamici.
Abbinamenti Consigliati con il Brunello di Montalcino Vigna Nastagio
Il Brunello di Montalcino Vigna Nastagio 2016 è ancora scalpitante e necessita di essere accompagnato a piatti importanti che possano domarlo. Chiaramente la Fiorentina resta un abbinamento consigliato e classico, ma forse sarebbe meglio affiancarlo a piatti con più succulenza come il cinghiale in umido con polenta oppure uno stufato di manzo con i funghi.