Le Marche si confermano una regione vitivinicola di eccellenza, capace di unire tradizione e innovazione. I Migliori Vini delle Marche di UNTOLD 2026 raccontano un territorio variegato, dove colline, montagne e coste adriatiche creano microclimi ideali per produzioni di altissima qualità.

Introduzione – I Tre Cavatappi delle Marche
Quest’anno, la guida UNTOLD 2026 ha premiato con i Tre Cavatappi 13 vini su 37 campioni degustati. Queste etichette rappresentano il meglio della produzione marchigiana. Dal Verdicchio, simbolo indiscusso della regione, ai rossi di carattere, ogni vino premiato è espressione autentica di terroir e competenza enologica. Le degustazioni hanno evidenziato equilibrio, precisione tecnica e capacità di interpretare le annate con sensibilità, mantenendo uno stile riconoscibile e competitivo a livello internazionale.
Tendenze emerse dalle degustazioni
Le degustazioni di UNTOLD 2026 hanno messo in luce una straordinaria varietà di espressioni stilistiche, frutto di sensibilità enologica e profonda conoscenza del territorio. Il filo conduttore è l’equilibrio tra complessità aromatica e coerenza gustativa, con interpretazioni che uniscono freschezza e maturità in modo armonioso.
Molte etichette mostrano la capacità di fondere elementi fruttati e floreali con nuance erbacee, spezie delicate e suggestioni minerali. In alcune interpretazioni, la struttura si traduce in potenziale di invecchiamento e longevità, mentre in altre prevale la fruibilità immediata, sempre accompagnata da profondità gustativa.
Emergono stili che bilanciano morbidezza e vivacità, con aromi che si muovono tra sfumature balsamiche e speziate, frutti pieni e profili freschi e incisivi. La persistenza gustativa si accompagna spesso a una tessitura tattile capace di coinvolgere, segno di vinificazioni attente a preservare identità e territorialità.
Anche le interpretazioni più vigorose mantengono riconoscibilità, scegliendo a volte di privilegiare la forza espressiva rispetto alla finezza, ma senza perdere eleganza. Il quadro complessivo restituisce l’immagine di una regione matura, versatile e fedele alle proprie radici, capace di spaziare tra stili differenti e di soddisfare palati diversificati senza mai rinunciare alla propria autenticità.
Focus sui vitigni principali
Il patrimonio ampelografico marchigiano si fonda su un equilibrio tra vitigni bianchi e rossi, con il Verdicchio come colonna portante. Diffuso nei territori dei Castelli di Jesi e di Matelica, si esprime in versioni fresche e verticali così come in interpretazioni più complesse e strutturate, capaci di evolvere con eleganza negli anni. La sua versatilità unisce freschezza aromatica, mineralità e profondità gustativa, adattandosi a stili sia immediati sia da lungo affinamento.
Tra i rossi, il Montepulciano e il Sangiovese rappresentano due anime complementari: il primo, denso e avvolgente, valorizza concentrazione e pienezza; il secondo, più snello ed elegante, privilegia freschezza e finezza tannica. Entrambi riflettono in modo distinto i microclimi e le esposizioni della regione, risultando capaci di esprimere tanto la forza territoriale quanto una raffinata eleganza.
Vitigni autoctoni meno diffusi, come la Lacrima di Morro d’Alba e la Vernaccia Nera, completano il mosaico produttivo, portando profumi e sapori unici, profondamente legati alla storia locale. Questa ricchezza varietale consente alla regione di offrire un ampio spettro di esperienze sensoriali, dal bianco minerale e teso al rosso complesso e strutturato, mantenendo sempre riconoscibilità e un’impronta identitaria forte, apprezzata dagli esperti del settore.

Focus sull’annate degustate
Le annate dei vini premiati raccontano tre profili distinti. Il 2019 ha offerto condizioni climatiche equilibrate, con escursioni termiche ideali per preservare aromi e freschezza. Ne sono nati bianchi eleganti e rossi armonici, dotati di buona capacità di evoluzione.
Il 2021 è stato caratterizzato da un clima regolare, che ha favorito maturazioni complete e bilanciate. I Verdicchio di quest’annata mostrano precisione aromatica, acidità viva e struttura, mentre i rossi offrono equilibrio e tannini setosi.
Il 2022, più caldo e siccitoso, ha portato a vini concentrati e strutturati, con note fruttate più mature e una tessitura tannica più decisa nei rossi. Nelle zone collinari, la scarsità idrica ha esaltato complessità e profondità gustativa.
Il 2023 ha beneficiato di piogge ben distribuite e temperature moderate, permettendo maturazioni lente e complete. I bianchi si distinguono per finezza e freschezza vibrante; i rossi per armonia e profili olfattivi complessi.
Queste annate dimostrano la capacità dei produttori marchigiani di interpretare al meglio le condizioni climatiche, trasformandole in vini che esprimono identità territoriale e qualità costante.
Cantine e territori
Il territorio vitivinicolo marchigiano è un mosaico di colline dolci, montagne e coste, con microclimi che spaziano dal mediterraneo al continentale. I Castelli di Jesi presentano terreni calcareo-argillosi ideali per Verdicchio eleganti e longevi. Matelica, più interna e fresca, regala bianchi minerali e strutturati, dall’ottima capacità di invecchiamento.
Nella zona del Conero il Montepulciano trova la sua massima espressione, dando vita a rossi intensi e complessi. Il Piceno, invece, offre un’ampia varietà di vitigni, dal Sangiovese ai bianchi autoctoni, con vini equilibrati e versatili. Le aree costiere come la valle del Metauro producono etichette fresche e fragranti, perfette per accompagnare la cucina di mare.
Le cantine interpretano questi paesaggi con stili distinti ma sempre legati alla tradizione. L’enoturismo cresce costantemente, offrendo percorsi tra vigneti, borghi storici e degustazioni che raccontano la storia e l’anima della regione.
I Migliori Vini delle Marche di UNTOLD 2026 – Elenco completo
Di seguito i 13 vini marchigiani – su 37 campioni degustati – premiati con il nostro maggiore riconoscimento: i Tre Cavatappi di Decanto.
Quella di seguito è la selezione ufficiale dei Migliori vini delle Marche di UNTOLD 2026. I vini sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata, così da facilitarne la lettura

Migliori Vini delle Marche – Bianchi
- Bacelli – Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG “Ciocò” 2019
- Marotti Campi – Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG Classico “Salmariano” 2021
- Santa Barbara – Castelli di Jesi Verdicchio Riserva DOCG “Tardivo Ma Non Tardo” 2021
- Bacelli – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore “Brèjo” 2022
- Benforte – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico “Juli’” 2024
- Tenuta di Tavignano – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore “Misco” 2023
- Vigna degli Estensi – Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC Classico Superiore “Soteria” 2022
- Produttori di Matelica 1932 – Verdicchio di Matelica DOC “Terramonte” 2023
- Mecella – Verdicchio di Matelica Riserva DOCG “Godenzia” 2022
- Produttori di Matelica 1932 – Verdicchio di Matelica Riserva DOCG “Matérga” 2022
- Produttori di Matelica 1932 – Verdicchio di Matelica Riserva DOCG “90 Anniversario” 2019
Migliori Vini delle Marche – Rossi
- Fontezoppa – Marche IGT Sangiovese “Catò” 2022
- Accattoli – Marche IGT Montepulciano “Santa Paolina 17” 2021
Una Regione Armoniosa e Identitaria
Come abbiamo visto nel corso di questo articolo, le Marche vitivinicole sono una regione armoniosa nella varietà e identitaria nell’espressione del proprio territorio. Dai rilievi appenninici alle coste adriatiche, ogni area produce vini che raccontano storie di suolo, clima e tradizione. La capacità di integrare innovazione e rispetto per la storia locale ha permesso di mantenere uno standard qualitativo costante negli anni. I vitigni autoctoni, lavorati con attenzione maniacale, riflettono una cultura che non scende a compromessi sulla tipicità. Questa coerenza stilistica ha consolidato un’immagine forte e riconoscibile anche all’estero. L’offerta enologica, ampia e stratificata, si adatta tanto alla cucina di mare quanto alle preparazioni più robuste dell’entroterra. Ne risulta un panorama in cui la ricchezza dei microclimi diventa risorsa per proporre stili differenti, sempre fedeli alla matrice territoriale.
Migliori Vini delle Marche di UNTOLD 2026: Conclusione
La rassegna Migliori Vini delle Marche di UNTOLD 2026 ha confermato il ruolo della regione come protagonista autorevole nel panorama enologico nazionale. L’equilibrio tra innovazione tecnica e salvaguardia delle radici storiche è il vero motore di una crescita costante e credibile. Le degustazioni hanno messo in luce una maturità produttiva che non rinuncia alla sperimentazione, mantenendo intatto il legame con i luoghi d’origine. La varietà stilistica dei vini proposti racconta un territorio che sa parlare a pubblici diversi, offrendo esperienze sensoriali complete e memorabili. Dalle colline interne alle coste bagnate dall’Adriatico, ogni calice diventa ambasciatore di cultura e passione.
E con questo è tutto vi diamo appuntamento alla prossima regione ed i suoi relativi Tre Cavatappi.
Stay Tuned!
