Cerasuolo d’Abruzzo Superiore DOC 2018, Praesidium
E’ sempre un piacere percorrere le strade che solcano l’appennino centrale. Panorami che tolgono il fiato, quasi mimetici.
Proprio qui, per la precisione a Prezza (AQ) – dal latino “Praesideo”, cioè presiedere – si colloca l’azienda Praesidium. Una bella realtà del panorama enologico pedemontano.
Indice
L’azienda
Nata nel 1988 per mano di Enzo Pasquale e sua moglie Lucia, la Praesidium prosegue oggi con la logica della conduzione famigliare, con i figli Antonia ed Ottaviano.
L’ubicazione dei vigneti, in prevalenza posti nella parte occidentale del versante della Valle Peligna, gode di un microclima invidiabile. Un valore aggiunto per le cosiddette vinificazioni “naturali”, artigianali. Da sempre filosofia che orienta le produzioni dell’azienda. Umidità pressoché inesistente, giuste correnti ed ottime escursioni termiche tra la notte ed il giorno.
La qualità preferita alla quantità, insomma. Fermentazioni che vedono l’utilizzo dei soli lieviti indigeni, con bassi livelli di anidride solforosa rispetto agli standard della filiera “biologica”.
Il Cerasuolo d’Abruzzo
Il Cerasuolo d’Abruzzo rappresenta uno dei vini rosati freschi più in voga degli ultimi anni. Una facilità di abbinamento e soprattutto una innata seducente eleganza.
Il Cerasuolo d’Abruzzo Superiore Praesidium, è ottenuto esclusivamente da vigne di Montepulciano d’Abruzzo. Impianti posti su terreni argillosi, ricoperti da ciottoli silicei e con superficie calcarea, a cordone speronato e con una età media di ca. 25 anni. I concimi sono esclusivamente naturali. La vendemmia, manuale, avviene entro la prima metà di ottobre, con l’utilizzo di cassette da 20 kg. La fermentazione è di tipo spontanea in botti di acciaio con macerazione breve di circa 48 ore. La successiva maturazione avviene in acciaio per ca. 6 mesi, con ulteriore affinamento ed aggiunta (minima) di solfiti.
La degustazione
In degustazione, il Cerasuolo d’Abruzzo Superiore, vendemmia 2018 (“superiore” perché presenta una quantità di alcol maggiore rispetto al disciplinare), colpisce alla vista per il suo colore rosato luminoso, intenso.
Il naso è avvolto da sentori fruttati di melograno, fragoline di bosco, amarene, vagamente floreali di rose rosse. Libere di sprigionare il loro caratteristico e persistente profumo. Infine piacevoli sono le sfumature minerali.
In bocca l’apertura è fresca, vivace, caratteristica alimentata da una buona mineralità e sapidità. In contrasto poi con note più fruttate che chiudono ed allungano il finale.
La scommessa per questo Cerasuolo risiede nella sua conservazione. Potrà difatti essere degustato a distanza di qualche anno. Una propensione data anche dalla buona concentrazione di alcool, zuccheri e sostanze minerali.
L’Abbinamento
Carattere versatile e divertimento assicurato infine per quanto riguarda gli abbinamenti. Si può spaziare dagli antipasti di pesce (anche affumicato), ai primi e secondi di pesce con o senza pomodoro. Ad esempio il mitico brodetto alla “vastese”, oppure ancora risotti di pesce, formaggi freschi. Con le carni, preferibilmente da proporre in abbinamento a quelle bianche. Risultati sorprendenti si avranno infine con la pizza.
Un vino fatto proprio come una volta, come amano ricordare gli anziani del luogo, da bere o conservare gelosamente ed accuratamente in cantina.
Quello che non è ancora stato detto del vino
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