Chi non conosce il Moscato?

Un vino molto conosciuto e diffuso, spesso assaggiato per la prima volta durante una festa, specialmente nella sua versione spumante dolce.

Non tutti sanno, però, che il Moscato bianco dà vita anche a vini fermi secchi molto interessanti.

Ecco che, mossi dalla voglia di approcciare in modo diverso questa uva aromatica, provando un’esperienza gustativa insolita, abbiamo assaggiato L’Incompreso, prodotto dall’azienda agricola Ca ed Curen di Mango (CN).

L’azienda agricola Ca ed Curen

Ca ed Curen è un’azienda agricola a conduzione familiare che si trova, appunto, a Mango in Provincia di Cuneo, al confine tra le Langhe e il Monferrato.

Il nome significa “Casa di Curen”, in dialetto locale. Così era detto il nonno Giacomo, fondatore dell’azienda e padre dell’attuale titolare, Ercole.

Oltre al Moscato, con il quale si ottiene anche un vino passito, l’azienda produce vini a base di uva Favorita, Chardonnay, Dolcetto e Barbera D’Asti. Completano l’ampia offerta, la grappa di Barbera e quella dell’immancabile Moscato.

L’Incompreso: filosofia produttiva

Partiamo dal nome: perché L’Incompreso?

Il nome del vino, spiega il titolare dell’azienda, deriva dalla convinzione che il potenziale del vitigno Moscato non è stato ancora pienamente compreso. Come a dire: la versione dolce è per tutti, ma quella secca è riservata solo agli intenditori!

L’Incompreso è ottenuto con uve Moscato in purezza, che sono scelte e raccolte a mano. La vendemmia è leggermente tardiva in modo tale da ottenere un mosto meno carico di acidità.

Dopo la fermentazione, il vino riposa per due mesi sulle fecce fini, prima di essere filtrato e, infine, imbottigliato. La gradazione alcolica è di 13 gradi.

La degustazione dell’Incompreso

L’Incompreso si presenta di un bel colore giallo paglierino, limpido, trasparente e abbastanza consistente.
Al naso è un vino intenso e abbastanza complesso che si contraddistingue per le tipiche note floreali e fruttate del vitigno con il quale è prodotto. In particolare, si avvertono sentori di glicine, rosa bianca, pesca e agrumi.

Ma la vera sorpresa l’avrete al primo sorso. Percepirete l’aromaticità tipica del Moscato e, inconsapevolmente, andrete alla ricerca delle due caratteristiche che siete abituati ad associare al vino ottenuto con questo vitigno: le bollicine e la dolcezza.

Non troverete nulla di tutto questo.

Al contrario, avrete a che fare con un vino secco, abbastanza caldo e morbido, dotato di una buona freschezza e di un’ottima sapidità. Nel complesso si tratta di un vino equilibrato, di corpo medio e con una buona persistenza.

L’Incompreso può essere una “chicca” per chi vuole sorprendere gli amici a tavola con un vino bianco decisamente particolare. Magari potrà non essere apprezzato da tutti ma, di sicuro, avrete la possibilità di godere dello sguardo confuso dei vostri amici, quando riconosceranno il vitigno in questa veste insolita.

L’abbinamento con il cibo

Trattandosi di un vino fine, aromatico e non particolarmente strutturato, l’impiego ottimale per l’Incompreso di Ca ed Curen è l’aperitivo, ma può accompagnare anche pesci e crostacei, nonché carni bianche, come pollo e coniglio.

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