Siamo nel Nord della Toscana, in provincia di Prato, dove alle pendici del rilievo di Montalbano sorge la storica Tenuta di Capezzana. La storia documentata dell’azienda ci racconta come questo luogo sia sempre stato un punto di riferimento della viticoltura toscana da più di 1000 anni, con susseguirsi di diverse proprietà, che l’hanno resa una delle realtà vitivinicole più importanti nella zona di Carmignano e un punto di riferimento per questa denominazione.
Dal 1920, la proprietà è della famiglia Contini Bonacossi, che da ben 4 generazioni la porta avanti con tradizione e rispetto del territorio; lo dimostra anche la conversione al biologico avvenuta nell’ultimo decennio.

Oltre a vari vini a denominazione, la Tenuta di  Capezzana produce l’IGT Ghiaie Della Furba, vino ottenuti da vitigni internazionali, tra i primi Supertuscan ad essere prodotti. Il suo nome deriva dal terreno di origine alluvionale estremamente sassoso e ciottoloso formato, nel corso degli anni, dal torrente Furba che scorreva nei pressi della prima vigna destinata alla produzione di questo vino.
Il Ghiaie Della Furba 2008 è un blend formato da 60% Cabernet Sauvignon, 30% Merlot e 10% Syrah, con fermentazione in acciaio e successiva maturazione in barrique per 18 mesi. Una volta imbottigliato il vino resta ancora un anno nella tenuta prima di essere commercializzato.

Si presenta nel calice di un rosso rubino denso e compatto con dei riflessi color mattone, e spicca subito per la sua importante consistenza. L’impatto al naso è invitante, ampio ed è caratterizzato da un’ ottima integrazione tra i profumi fruttati di mora e mirtilli in confettura, e i sentori speziati e tostati soprattutto di pepe, noce moscata, legno di sandalo, liquirizia e cioccolato. Le note balsamiche e di erbe aromatiche completano il corredo. In bocca è come ci si aspetta: voluminoso, caldo e dotato di straordinaria ricchezza glicerica; al tempo stesso ha ancora una freschezza vispa e un tannino setoso che rendono la bocca dinamica. Termina in armonia, con una lunga scia sapida e con ritorni di mora e liquirizia.

Un vino di spessore da abbinare a salmì o brasati, oppure, in alternativa, a una fondue bourguignonne.

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