Eccoci qua con un nuovo appuntamento per l’anticipazione dei vini vincitori dei TRE CAVATAPPI di Decanto assegnati durante la prima edizione di “UNTOLD – Quello che non è ancora stato detto del vino”. Oggi sveleremo i vini della Lombardia

Cenni Storici sulla Viticultura in Lombardia

La viticoltura in Lombardia ha radici antichissime, risalenti al Neolitico, come dimostrano i ritrovamenti di vinaccioli presso i siti palafitticoli alpini nei pressi del Garda bresciano. Durante l’epoca romana, la regione era già nota per la produzione di vini pregiati, come testimoniato da Virgilio e Strabone. Furono infatti proprio i Romani che per primi riconobbero il potenziale vitivinicolo della regione, piantando vigneti e sviluppando tecniche di vinificazione.

Nel Medioevo i monasteri giocarono un ruolo cruciale nella conservazione e nella diffusione delle pratiche vitivinicole. Proprio i monaci, infatti, contribuirono alla diffusione della viticoltura, soprattutto nell’Oltrepò Pavese e nel Rinascimento, la viticoltura lombarda conobbe un ulteriore sviluppo grazie all’influenza delle famiglie nobiliari che investirono nella produzione di vini di qualità.

La viticoltura lombarda ha attraversato anche periodi di crisi come, a titolo esemplificativo, l’invasione della fillossera del XIX secolo. Ciononostante la regione ha sempre saputo risollevarsi grazie all’innovazione e alla passione dei suoi viticoltori.

Clima e Composizione dei Terreni

La Lombardia presenta una varietà di microclimi e terreni che contribuiscono alla diversità dei suoi vini. Le Alpi a nord proteggono la regione dai venti freddi, creando un clima temperato ideale per la viticoltura mentre i terreni variano dalle colline moreniche dei laghi di Garda e Iseo, ai suoli calcarei e argillosi dell’Oltrepò Pavese, fino ai terreni sabbiosi e ghiaiosi della Valtellina. Questa diversità permette la coltivazione di una vasta gamma di vitigni, ciascuno con caratteristiche uniche.

I Numeri e le DOCG della Lombardia

Con oltre 20.000 ettari di vigneti e una produzione annua che, nel 2023 è stata di circa 1,3 milioni di ettolitri di vino (in calo di circa il 20% rispetto all’anno precedente), la regione Lombardia è una delle principali regioni vitivinicole italiane. Essa può contare su circa 200 cantine e numerose denominazioni di origine che ricomprendono: 5 DOCG, 22 DOC e 15 IGT.

Per quanto attiene alle DOCG la regione può vantare denominazioni di grande prestigio quali:

Valtellina Superiore DOCG

Il Valtellina Superiore è prodotto con uve Nebbiolo (localmente chiamato Chiavennasca) per almeno il 90%. Il suo areale di produzione è situato nella Provincia di Sondrio e comprende le sottozone Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno, Valgella. Il suo disciplinare prevede un affinamento minimo di 24 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno. La versione Riserva richiede almeno 36 mesi di affinamento.

Sforzato della Valtellina DOCG

Lo Sforzato della Valtellina prodotto con uve Nebbiolo (Chiavennasca) per almeno il 90% è prodotto anch’esso nella provincia di Sondrio. Per la produzione di questo vino le uve sono sottoposte ad appassimento, con pigiatura a partire dal 10 dicembre dell’anno di raccolta. Il suo disciplinare prevede un affinamento minimo 20 mesi, di cui almeno 12 in botti di legno.

Moscato di Scanzo DOCG

Il Moscato di Scanzo DOCG è prodotto con uve moscato di Scanzo al 100% ubicate nel comune di Scanzorosciate, in provincia di Bergamo. È un vino dolce ottenuto dall’appassimento delle uve e prevede un affinamento minimo di 2 anni. I suoi sentori sono delicati ma intensi, fruttati in gioventù si arricchiscono di note speziate con il passere degli anni. Se ne producono circa 50.000 bottiglie (da 500ml) molto apprezzate degli intenditori.

Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG

Prodotto nella zona dell’Oltrepò Pavese (in provincia di Pavia) da uve Pinot Nero (minimo 70%), Chardonnay, Pinot Grigio e Pinot Bianco (massimo 30%) prevede un affinamento minimo 15 mesi sui lieviti (che diventano 24 per la versione “millesimato”).

Franciacorta DOCG

Il Franciacorta DOCG è un vino spumante di alta qualità, prodotto nell’omonima regione situata in Lombardia, vicino al Lago d’Iseo, nella provincia di Brescia. Viene prodotto mediante una tecnica (metodo classico o champenoise) che prevede la rifermentazione in bottiglia del vino base ed una una permanenza minima sui lieviti di 18 mesi per la versione base, 24 mesi per il Rosé e il Satèn, 30 mesi per i millesimati, 60 mesi per le riserve. Le uve utilizzate sono Chardonnay, Pinot Nero, Pinot Bianco ed Erbamat. Un vino particolarmente apprezzato per le sue bollicine fini e persistenti, per gli aromi complessi e per una struttura incredibilmente elegante.

Oltre a queste DOCG, la Lombardia vanta – come già detto – numerose DOC e IGT tra le quali Lugana DOC famoso per i suoi vini bianchi freschi e aromatici, Garda DOC, Buttafuoco dell’Oltrepò Pavese (o Buttafuoco DOC) e l’Oltrepò Pavese DOC rinomata per i suoi vini rossi e spumanti ma anche per interessantissimi vini bianchi e dolci.

Le Varietà Autoctone

La Lombardia è patria di numerose varietà autoctone delle quali le più rappresentative sono:

  • Nebbiolo (Chiavennasca): Utilizzato principalmente nella Valtellina per produrre vini come il Valtellina Superiore DOCG e lo Sforzato di Valtellina DOCG.
  • Croatina: Diffusa soprattutto nell’Oltrepò Pavese, è utilizzata per produrre vini come la Bonarda dell’Oltrepò Pavese
  • Groppello: Coltivato principalmente nella zona del Garda, è utilizzato per produrre vini come il Garda Classico Groppello.
  • Moscato di Scanzo: Un vitigno raro coltivato nell’omonimo comune della provincia di Bergamo, utilizzato per produrre il Moscato di Scanzo DOCG
  • Pignola (detta anche Pignola Valtellinese) e Rossola Nera: Utilizzate principalmente nella Valtellina, spesso in uvaggi con altre varietà.
  • Vespolina: Coltivata principalmente nell’Oltrepò Pavese e nella Valtellina.
  • Trebbiano di Lugana (clone del trebbiano di Soave): vitigno a bacca bianca alla base dei vini bianchi appartenenti alla Lugana DOC.
  • Barbera: Diffusa nell’Oltrepò Pavese, produce vini rossi freschi e vivaci.

Questi vitigni autoctoni contribuiscono a creare vini unici e rappresentativi del territorio lombardo.

Vini Lombardi: Una panoramica sulle varietà e le denominazioni

La Lombardia offre una vasta gamma di vini tra cui:

Vini Bianchi noti per la loro freschezza e aromaticità, tra i più rappresentativi troviamo:

  • Lugana DOC: Un vino bianco secco, fresco e fruttato, con note di agrumi e fiori bianchi.
  • Valcalepio Bianco DOC: Uno vino caratterizzato da profumi fruttati e delicati che al sorso denotano una notevole freschezza ed armonia.
  • Curtefranca Bianco DOC un vino bianco dai profumi freschi e delicati che ricordano la frutta matura e che al palato si presenta ricco e sostenuto da una giusta acidità con un finale notevolmente sapido.

Vini Rosati freschi e versatili, ideali per l’estate, tra i più noti troviamo:

  • Chiaretto del Garda: Un vino rosato leggero e aromatico, con note di fragola e rosa.
  • Oltrepò Pavese Rosato: Un vino rosato fresco e fruttato, con sentori di lampone e melograno.

Vini Rossi apprezzati per la loro struttura e complessità includono, tra gli altri:

  • Valtellina Superiore DOCG: Un vino rosso robusto e tannico, con note di frutti di bosco, spezie e tabacco.
  • Bonarda dell’Oltrepò Pavese: Un vino rosso fruttato e tannico, con sentori di ciliegia e prugna.

Ed infine le Bollicine.

Le bollicine lombarde sono tra le più apprezzate in Italia e nel mondo. Il Franciacorta è il protagonista indiscusso della regione ma anche l’Oltrepò Pavese Metodo Classico è molto apprezzato dai consumatori più esigenti che cercano uno spumante raffinato in grado di offrire un’ottima bevibilità e caratterizzato da note di mela verde, agrumi e ricordi di pasticceria.

Lombardia eccellenza enologia italiana

Come abbiamo visto all’interno di questo articolo la Lombardia con la sua ricca storia vitivinicola, la diversità dei suoi terreni e la qualità dei suoi vini, rappresenta una delle eccellenze del panorama enologico italiano. Che si tratti di un bianco fresco, di un rosso strutturato, di un rosato estivo o di un’elegante bollicina, i vini lombardi offrono un’esperienza unica e indimenticabile per ogni appassionato di vino.

Sveliamo adesso i vini della regione Lombardia che si sono aggiudicati i TRE CAVATAPPI superando l’ardua selezione di vini degustati dai nostri commissari.

I vincitori sono organizzati per tipologia, denominazione o vitigno ed annata.

I Migliori vini Bianchi

  • Malavasi Daniele – Lugana Trebbiano DOC “San Giacomo” 2022
  • Finigeto – Oltrepò Pavese Riesling Renano Riserva DOC “Lo Spavaldo” 2021

I Migliori vini Rosati

  • Zaglio – Riviera del Garda Classico Valtnesi Chiaretto DOC “Sole Di Mezzanotte” 2022

I Migliori vini Rossi

  • Il Gabbiano – Sforzato della Valtellina DOCG “Stigma” 2020
  • Il Gabbiano – Valtellina Superiore Sassella DOCG “Riparo” 2020
  • Cooperativa Agricola Triasso e Sassella – Valtellina Superiore Sassella DOCG “I Ciaz” 2020
  • La Perla – Valtellina Superiore Riserva DOCG “Elisa” 2016
  • Il Molino di Rovescala – Bonarda dell’Oltrepò Pavese DOC “Vigna Del Povromme” 2021

I Migliori Spumanti

  • La Montina – Franciacorta Extra Brut DOCG
  • Caruna – Franciacorta Brut DOCG
  • Tenuta Moraschi – Franciacorta Satèn Brut DOCG “Moraschi” 2019
  • Bertè Cordini – Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut Nature DOCG
  • Torre Degli Alberi – Oltrepò Pavese Metodo Classico Dosaggio Zero DOCG 2019
  • Bruno Verdi – Oltrepò Pavese Metodo Classico Pas Dosè DOCG “Vergomberra” 2019
  • Calatroni – Oltrepò Pavese Metodo Classico Pas Dosè DOCG “Riva Rinetti” 2018

Riflessioni sulle annate 2021, 2022 e 2023

Le annate vinicole 2021, 2022 e 2023 in Lombardia hanno rappresentato un periodo di significativa evoluzione e sfida per i produttori della regione.

Annata 2021

L’annata 2021 è stata caratterizzata da un clima favorevole che ha permesso una maturazione ottimale delle uve, con una raccolta che ha evidenziato vini di grande equilibrio e struttura. In particolare, la DOCG Valtellina Superiore ha mostrato vini con un’eccellente concentrazione di aromi e una struttura tannica ben definita, merito del vitigno che si è saputo adattare al terroir e sa esprimersi splendidamente in questa zona.

Annata 2022

L’annata 2022, invece, ha visto condizioni climatiche più variabili, con una primavera tardiva seguita da un’estate calda e asciutta. Questo ha portato a una vendemmia anticipata per alcune varietà, con una maggiore attenzione alla gestione dell’acqua e alla selezione in vigneto. Lo Sforzato di Valtellina DOCG, noto per il suo processo di appassimento delle uve, ha beneficiato di queste condizioni, producendo vini di grande intensità e complessità aromatica, con note di frutta matura e spezie.

Annata 2023

Il 2023, invece, è stato un anno particolarmente impegnativo a causa di condizioni meteorologiche estreme, che hanno messo alla prova la resilienza dei vitigni e la capacità dei viticoltori di adattarsi. Nonostante ciò, la qualità delle uve è rimasta alta, con una particolare attenzione alla sostenibilità e alle pratiche biologiche. L’Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG ha continuato a distinguersi per la sua eleganza e finezza, con spumanti che riflettono la tipicità del terroir e l’abilità (dei produttori) nella vinificazione con metodo classico.

Il Franciacorta DOCG, infine, ha mantenuto il suo status di eccellenza tra gli spumanti italiani, con annate che continuano ad esprimere la ricchezza e la complessità che la caratterizzano. La costante ricerca di qualità e l’attenzione ai dettagli in cantina si sono tradotte in vini con una straordinaria finezza di perlage e una gamma aromatica che spazia dai frutti a bacca bianca a note più evolute di lievito e pane tostato.

Il confronto tra le annate 2021, 2022 e 2023 rivela una dinamica di costante adattamento e innovazione da parte dei produttori. Ogni annata ha le sue peculiarità ma tutte condividono un impegno verso l’eccellenza che si riflette nei vini prodotti. Le DOCG analizzate dimostrano la diversità e la ricchezza del panorama vinicolo lombardo, con ogni denominazione che porta con sé una storia unica e una promessa di qualità che si rinnova ad ogni raccolto. E con questo, per il momento, è tutto

Vi diamo appuntamento con la prossima regione ed i relativi TRE CAVATAPPI

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