Nobile di Montepulciano: origini e caratteristiche del vino perfectissimo
Oggi parleremo del Nobile di Montepulciano, il Rosso scelto di Montepulciano o il cosiddetto vino dei Nobili.
Il Montepulciano d’ogni vino è Re, affermava il medico, naturalista e poeta Francesco Redi nella sua opera “Bacco in Toscana” (1685). Per Sante Lacerio, il bottigliere di Papa Paolo III (1530) e forse primo sommelier della storia, lo designava con l’aggettivo perfectissimo.
Il Nobile di Montepulciano è quindi da secoli un vino prezioso, regale, quasi aristocratico e apprezzato in tutto il mondo per le sue caratteristiche e in questo articolo cercheremo di capire il perché.
Indice
Breve storia e origini del Vino Nobile di Montepulciano
Con sorpresa di molti, possiamo trovare la testimonianza del Vino Nobile di Montepulciano già sfogliando le Storie di Tito Livio nel 55 a.C., quando i Galli andarono tra le colline degli etruschi, attratti dal loro vino. E a proposito di Etruschi, le loro tombe ci hanno consegnato delle testimonianze preziose come i kylix, le tazze del vino sul quale erano raffigurate il dio del vino Flufluns.
Le testimonianze del commercio di questo vino regale è da ritrovare nel Medioevo, in un documento del 1350.
Le origini del Vino Nobile di Montepulciano sono quindi antichissime, con un passato pieno di gloria che continua ancora oggi nel nostro Paese e in tutto il mondo.
Il nome del vino di Montepulciano: perché si chiama nobile
Perché molti personaggi importanti come principi, papi e imperatori lo hanno voluto sulle loro tavole, anche su quelle d’Oltralpe. Per fare qualche nome, nella sua lunga storia il Vino Nobile di Montepulciano è stato amato da Papa Paolo III Farnese, Carlo V, Caterina de’ Medici regina di Francia e dal Presidente degli Stati Uniti Thomas Jefferson.
Inoltre, questo vino compare in alcune opere della letteratura francese come nel Conte di Montecristo di Alexandre Dumas: mentre il protagonista Edmond Dantès si trova sull’isola di Montecristo in compagnia di Jacopo bevono “un fiasco di vino di Montepulciano” in abbinamento a un capriolo arrosto.
Una menzione enogastronomica la ritroviamo anche nel racconto satirico di Voltaire, quando Candide invita a mangiare maccheroni, pernici di Lombardia, uova di storione, e a bere vino di Montepulciano, Lachrima Cristi, Cipro e Samo.
Il disciplinare del Vino Nobile di Montepulciano DOCG
Il disciplinare prevede che si possa chiamare Vino Nobile di Montepulciano il vino prodotto nell’area vocata del comune di Montepulciano, in provincia di Siena, e ottenuto da uve provenienti dai vigneti tra i 250 e i 600 metri s.l.m. Anche l’affinamento, l’invecchiamento e l’imbottigliamento devono avvenire nel comune di Montepulciano. Per essere messo in commercio, il vino deve attendere due anni di maturazione e tre anni per la menzione Riserva.
Il Nobile di Montepulciano oggi gode della denominazione docg, e fu il primo vino italiano a ricevere questo riconoscimento il 1 luglio 1980 insieme al Brunello di Montalcino!
Nobile di Montepulciano: le caratteristiche del vino
Grazie all’invecchiamento del Sangiovese, questo vino ha un’intensa colorazione rosso brillante che tende al granato con il passare degli anni.
Al naso il nobile è complesso e si connota di prugna, amarena, lampone e more e spezie come vaniglia, pepe e liquirizia. Non mancano anche delle piacevoli note balsamiche, a volte eteree legate all’affinamento in botte.
Al gusto è decisamente strutturato grazie agli svariati mesi di maturazione in botti grandi e/o barrique previsti dal disciplinare. La freschezza di apertura e l’astringenza dei tannini si contrappongono alla morbidezza conferita dall’affinamento e dal calore alcolico.
Nobile di Montepulciano – Differenze con altre denominazioni di origine protetta
Se ti stai avvicinando al mondo del vino è probabile (e del tutto normale) fare confusione tra questi vini e porsi delle domande se questi vini siano uguali. Ad esempio, ci si chiede spesso: per cosa si distinguono questi vini? Quali sono le differenze?
Differenze con il Montepulciano d’Abruzzo
Il Vino Nobile di Montepulciano si produce in Toscana in provincia di Siena, da non confondere con il Montepulciano d’Abruzzo, che è invece è prodotto in Abruzzo e a partire da vitigni diversi.
Il vino toscano si produce con un clone del Sangiovese, mentre il Montepulciano d’Abruzzo con uve del vitigno Montepulciano d’Abruzzo.
Differenze con il Brunello di Montalcino
Chiaramente stiamo parlando di due vini completamente diversi, ma, dato che hanno anche diversi aspetti in comune, tra cui la vicinanza geografica.
Si producono entrambi con uve Sangiovese, con una differenza nella percentuale e nelle uve utilizzate: per il Brunello l’unica uva ammessa è il Sangiovese Grosso, mentre per il Nobile di Montepulciano si utilizza un clone di Sangiovese per il 70%, noto come Prugnolo Gentile, e uve di altri vitigni a bacca rossa come il Mammolo o il Canaiolo fino al 30%.
Anche uve a bacca bianca possono concorrere all’uvaggio del Nobile di Montepulciano, ma soltanto fino a un massimo del 5%.
Differenze con il Rosso di Montepulciano
Il Rosso di Montepulciano può essere considerato il vino base per il Nobile di Montepulciano, con delle rilevanti differenze in cantina e delle specifiche più stringenti sulla produzione.
Una importante differenza tra Vino Rosso e Vino Nobile di Montepulciano, ad esempio, risiede nel periodo di invecchiamento: il rosso di Montepulciano invecchia per almeno sei mesi, mentre il Vino Nobile di Montepulciano richiede un affinamento più lungo che va da un minimo di 2 anni, nel caso del vino base, e di 3 anni nel caso della riserva.
I migliori piatti da abbinare al Nobile di Montepulciano
Il perfectissimo vino, con nobili nome e caratteristiche, si mantiene coerente anche con gli abbinamenti gastronomici.
A tavola andrà quindi d’accordo con piatti molto strutturati come le lasagne al forno e cibi molto succulenti, come la selvaggina, pensiamo a delle beccacce al tartufo e alla faraona. Inoltre accompagnerà in modo degno anche preparazioni accompagnate da salse.
Passando invece a degli abbinamenti tradizionali, ti consigliamo di degustare il Vino Nobile di Montepulciano con i piatti e i prodotti della tradizione toscana, come ad esempio una tipica bistecca alla fiorentina, salumi di cinta senese, pici al ragù bianco di chianina e pappardelle al ragù.
Per gustare questo vino regale al meglio, ti consigliamo di aprire il vino almeno un’ora prima della degustazione e aumentare il tempo se l’invecchiamento è molto avanzato.
Siccome il Vino Nobile di Montepulciano è un vino strutturato, avrai bisogno di un calice ampio per aprire tutti i suoi preziosi profumi. La temperatura ideale di servizio si aggira tra i 16 e i 18 gradi.
Nobile di Montepulciano Untold: qualche anticipazione sul prossimo contest targato Decanto
Da pochissimo abbiamo chiuso le partecipazioni per il contest che si svolgerà ad aprile dal nome Nobile di Montepulciano Untold, il nostro evento di degustazione alla cieca incentrato sul Nobile di Montepulciano nel quale un team di 10 esperti assegnerà i 3 cavatappi di Decanto e altre menzioni speciali, tra le quali miglior bouquet aromatico e miglior cantina.
Ci saranno 48 vini in degustazione di cui 33 Nobile di Montepulciano e 15 Nobile di Montepulciano Riserva, di differenti annate e da 29 aziende partecipanti:
- Antico Colle
- Barbanera
- Bindella
- Cantina Chiacchiera
- Cantine Fanetti
- Carpineto
- Croce de Febo
- Fattoria della Talosa
- Fattoria Svetoni
- I cipressi
- Il Molinaccio
- La Ciarliana
- La Piccola Cantina
- Le Bertille
- Luteraia
- Manvi
- Metinella
- Montemercurio
- Podere Casa al Vento
- Podere della Bruciata
- Podere Le Berne
- Poderi Boscarelli
- Poliziano
- Ruffino
- Terra Antica
- Tenute Del Cerro
- Tenuta Di Gracciano Della Seta
- Tenuta Valdipiatta
- Villa Sant’Anna
Ma non vogliamo spoilerarvi niente! Per ricevere altri aggiornamenti e dettagli sull’evento, seguici anche sulla nostra pagina Instagram @decantowine.
Quello che non è ancora stato detto del vino
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